Esplode il calciomercato a Gubbio. Dopo una stagione travagliata, il club umbro ha deciso di voltare pagina. Il presidente Sauro Notari ha acceso la miccia della rivoluzione tecnica e dirigenziale, affidandosi a due figure chiave: mister Domenico Di Carlo, ufficializzato nella serata di ieri come nuovo allenatore, e Mauro Leo, nuovo direttore sportivo con il compito di ricostruire una rosa competitiva. Le manovre sono già iniziate, e il primo tassello del nuovo progetto sembra riguardare la porta: Nicola Bagnolini, giovane promessa del Bologna, è il profilo individuato per raccogliere l’eredità di Giacomo Venturi.
L’estremo difensore classe 2004, come riportato da "La Casa di C", è in cima alla lista del Gubbio per il ruolo di titolare tra i pali. Il suo possibile arrivo rappresenterebbe non solo una scelta tecnica, ma anche una dichiarazione d’intenti: ripartire dai giovani, puntare sulla fame, sul talento e sulla costruzione di un’identità nuova, in campo e fuori.
Nicola Bagnolini non è un nome qualsiasi. Nato nel 2004, è cresciuto nel settore giovanile del Bologna, dove è approdato nella stagione 2020-21 militando inizialmente nell’Under 17. Da lì ha scalato tutte le categorie fino a diventare una colonna della Primavera rossoblù, con cui ha collezionato complessivamente 70 presenze in tre stagioni nel campionato Primavera 1.
Il debutto tra i grandi è arrivato nel 2022, quando il compianto Siniša Mihajlović lo ha premiato con l’esordio in Serie A, schierandolo negli ultimi minuti del match vinto 1-0 sul campo del Genoa nell’ultima giornata della stagione. Una manciata di minuti che ha rappresentato molto per il ragazzo, simbolo della fiducia e dell’investimento che il Bologna ha sempre riposto in lui.
Nella stagione 2024-25, Bagnolini è stato aggregato stabilmente alla prima squadra sotto la guida di Vincenzo Italiano, ma senza trovare spazio in campo in partite ufficiali. Ha continuato ad allenarsi a contatto con portieri di livello e con lo staff tecnico di Serie A, arricchendo il proprio bagaglio di esperienza e preparandosi al grande salto tra i professionisti.
Ora, quella chiamata potrebbe arrivare da Gubbio. Il club umbro lo vuole per offrirgli una vetrina importante per crescere e misurarsi in un campionato duro e selettivo come la Serie C.
L’arrivo di Bagnolini sarebbe anche il completamento di un passaggio di testimone tra i pali. Il classe 1992 Giacomo Venturi, tornato a Gubbio solo un anno fa dopo la prima parentesi del 2012, ha lasciato il club a parametro zero, accasandosi all’Arezzo di mister Cristian Bucchi. Un addio che era nell’aria, e che la società ha gestito con lucidità, evitando di restare scoperta e muovendosi subito con tempestività sul mercato.
Con l’uscita di Venturi, il Gubbio si libera anche di un ingaggio importante, aprendo lo spazio per investire su un profilo giovane ma di prospettiva. Bagnolini, per età, curriculum e mentalità, corrisponde perfettamente all’identikit tracciato dalla nuova dirigenza.
L’altra grande novità in casa Gubbio è l’arrivo di Domenico Di Carlo sulla panchina rossoblù. Una scelta di spessore, fatta per dare credibilità e stabilità a un progetto che ha bisogno di ricostruzione e identità. L’ex tecnico di Parma, Chievo, Sampdoria e Cesena in Serie A porta in dote oltre 600 panchine tra i professionisti, un mix di esperienza e pragmatismo che può fare la differenza.
Nel comunicato ufficiale, il club ha espresso con chiarezza la direzione intrapresa:
"As Gubbio 1910 comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra per la stagione 25-26 a mister Domenico Di Carlo.
Nato a Cassino il 23 marzo 1964, Domenico Di Carlo ha iniziato la sua carriera di allenatore alla guida della Primavera del L. R. Vicenza e da tecnico vanta oltre 600 panchine nei campionati professionistici italiani.
In serie A mister Di Carlo ha allenato Parma, Chievo Verona, Sampdoria, Livorno e Cesena totalizzando oltre 200 presenze, sono più di 200 anche le panchine in serie B con Mantova, Spezia, Novara e L.R. Vicenza mentre in serie C il neo tecnico rossoblù ha allenato Mantova, L.R. Vicenza, Pordenone, Spal e Ascoli.
A mister Di Carlo il più cordiale benvenuto e l’augurio di un buon lavoro da parte di tutta la famiglia rossoblù".
Al suo fianco, come direttore sportivo, c’è Mauro Leo, uomo di calcio con un passato da osservatore per Juventus e Inter e una recente esperienza da dirigente nella Roma di Tiago Pinto. È lui l’architetto della nuova rosa: un mix di esperienza e gioventù, di elementi già pronti e altri da plasmare.