Non c’è due senza tre. Così recita un vecchio adagio, che si concilia perfettamente con la terza ammenda in altrettante partite per il Gubbio di Sauro Notari.
La società rossoblù era già era stata sanzionata dopo Lucca e Ternana. Ieri eccone un’altra (1200 euro) che fa riferimento al derby contro il Perugia “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato: 1. prima dell’inizio della gara mentre le squadre facevano ingresso in campo, due fumogeni sul terreno di gioco, senza conseguenze;
- al 20° minuto del primo tempo, un fumogeno sul terreno di gioco, così determinando la sospensione della gara da parte dell’Arbitro per circa 30 secondi per consentire ai Vigili del Fuoco la relativa rimozione. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13 comma 2, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, ivi compresa la sospensione della gara per il ripristino delle condizioni di sicurezza, rilevato che la società sanzionata disputava la gara in trasferta e considerati i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., r. c.c.)”.
Una questione che inizia a preoccupare il presidente rossoblù Notari, che è tornato sulla vicenda, parlandone in un’intervista al Corriere dell’Umbria.
“A me piace il tifo corretto. I nostri tifosi sono stati eccezionali a Perugia quando hanno sostenuto la squadra, ma tirare fumogeni, sparare bombe carta proprio no.
E questo andazzo non va bene -ha sottolineato Notari- perchè a fine campionato il conto sarà di decine e decine di migliaia di euro buttati al vento per colpa di pochi che con il loro fare rovinano la grande espressione di affetto che i mille tifosi eugubini hanno dimostrato nei confronti della squadra. E’ davvero un peccato e questo mi fa arrabbiare -ha concluso il presidente-”.
Gubbio, una squadra quadrata che non molla mai
Contro il Perugia il Gubbio ha disputato un’altra buona prestazione. Squadra compatta, che copre bene il campo, attenta nelle due fasi di transizione, che prova a costruire dal basso e che riparte bene anche nelle situazioni di contropiede. Il derby del Curi ha lanciato dei messaggi. I rossoblù se continueranno su questa strada potranno recitare un ruolo importante in questo insidioso e impegnativo girone B di serie C, che somiglia tanto a una B2.
Campobasso nel mirino
Come detto, ci sono tanti lati positivi dopo la gara di Perugia, ma anche dei punti dove la squadra deve ancora crescere. E’ chiaro e noto, che davanti, il solo Tommasini va assistito di più e meglio. Soprattutto dai trequartisti.
Contro il Grifo è mancato l’ultimo tocco. Praticamente quello decisivo verso la prima punta, che tra l’altro a dirla tutta non è nemmeno così strutturata e fa un gran lavoro anche in fase di transizione negativa. Ma, piano piano, verranno affinati anche questi concetti insieme alla tecnica.
E’ solo questione di tempo. La squadra ha dimostrato che chi va in campo è un professionista a 360 gradi e quindi non ci saranno dubbi sotto questo punto di vista. Quindi? Non resta che aspettare, perchè il Gubbio è pronto ancora a stupire. E venerdì un altro bel banco di prova: il Campobasso dell’ex Piero Braglia.
Gubbio-Campobasso, dirige Gigliotti
A dirigere la gara Gubbio-Campobasso (venerdì, ore 20.45), valevole per la quinta giornata del girone B di serie C, sarà il Signor Enrico Gigliotti della sezione di Cosenza. Il fischietto calabrese sarà coadiuvato dai Signori Rodolfo Spataro di Rossano e Gheorghe Mititelu di Torino.
Quarto ufficiale sarà il Signor Gerardo Simone Caruso di Viterbo. Gigliotti è un arbitro esperto, al quarto anno in Lega Pro e non ha alcun precedente con la squadra rossoblù.