23 Nov, 2025 - 18:00

Il Gubbio vola con La Mantia titolare: numeri, statistiche e rendimento

Il Gubbio vola con La Mantia titolare: numeri, statistiche e rendimento

Il Gubbio di Domenico Di Carlo continua a mostrare di che pasta è fatto. Una squadra viva, intensa, capace di soffrire e di giocare, di entrare nel fango quando serve e di tirare fuori qualità quando il contesto lo richiede. Quattro risultati utili consecutivi - tre lontano dal Pietro Barbetti e uno davanti al proprio pubblico - raccontano solo una parte della realtà. L’altra, forse ancora più significativa, è che questo Gubbio sta crescendo in identità, continuità e concentrazione. Sta diventando una squadra vera.

Contro avversari tosti, contro campi difficili, contro situazioni che un mese fa avrebbero potuto far vacillare chiunque, gli uomini di Di Carlo hanno risposto con determinazione e maturità. E non è un caso: perché la resilienza, la capacità di giocare sia nel corto sia nel lungo, la voglia di combattere su ogni pallone, sono diventati marchi di fabbrica.

Il pareggio ottenuto ieri a Ravenna, contro una delle squadre più in forma del campionato e seconda in classifica, è solo l’ultimo capitolo di un percorso tecnico e mentale in continua crescita. Una gara complicata, interpretata con intelligenza, con momenti di sofferenza e momenti di ottimo calcio. Perché il Gubbio difende, corre, gestisce, ma non rinuncia mai alla propria idea: provare a giocare.

E dentro questa idea convivono giovani di prospettiva, con qualità ancora acerbe ma potenzialità evidenti, e giocatori d’esperienza come Carraro, leader silenzioso e padrone della mediana anche a Ravenna. E poi c’è lui, Andrea La Mantia, il colpo arrivato negli ultimi giorni di mercato, uno che ha accettato di scendere di categoria per rimettersi in discussione e che oggi sta trascinando l’intero reparto offensivo. Dopo un periodo fisiologico di adattamento - dovuto alla preparazione mancata in estate e al ritmo gara da recuperare - il classe ’91 è diventato un punto fermo, una bussola, un appoggio costante per la squadra e per il suo partner d’attacco.

(Foto copertina Simone Grilli)

Numeri, statistiche e impatto: con La Mantia titolare il Gubbio non perde mai

C’è un dato che più di tutti racconta l’impatto di Andrea La Mantia: con lui titolare, il Gubbio non ha mai perso. Mai. Le tre sconfitte stagionali - Campobasso e Arezzo in trasferta, Guidonia al “Barbetti” - hanno una costante: il classe 1991 partiva dalla panchina. Con lui dall’inizio, il Gubbio fa sempre punti. E non è un dettaglio.

I numeri offensivi confermano la crescita. Tre gol: uno decisivo contro la Vis Pesaro per strappare un pareggio in rimonta, uno nella netta vittoria per 3-0 contro il Carpi, e uno - l’ultimo in ordine di tempo - nella serata di Ravenna. In totale, cinque punti portati direttamente grazie alle sue reti.

A questi gol vanno aggiunti gli assist, altrettanto pesanti. Ieri ha verticalizzato per Minta in occasione dell’azione che ha generato il rigore poi da lui stesso trasformato. Contro la Ternana ha firmato un altro passaggio decisivo, così come contro il Carpi. Segna, fa segnare, pulisce palloni, detta i tempi della risalita offensiva. È tornato il La Mantia che tutti conoscevamo.

E tutto questo accade perché la squadra è cresciuta, e Di Carlo ha trovato una quadra solida. Anche fisicamente e mentalmente, il gruppo sembra un altro. L’intesa con Minta è il simbolo di questo salto in avanti. Il ghanese, alla prima stagione tra i professionisti dopo la trafila nel settore giovanile del Sassuolo, ha saputo accendere la squadra con la sua velocità devastante, la sua capacità di attaccare lo spazio e la sua abilità nello stretto. Una sorpresa? Forse sì. Ma questo non toglie nulla al suo impatto.

La Mantia e Minta sono diversi, complementari, compatibili. Il primo è un riferimento d’area, fisico, esperto, bravo nella protezione della palla e negli appoggi. Il secondo è energia pura, imprevedibilità, un problema costante per le difese rivali. E quando lì davanti una coppia così funziona, la squadra intera sale di livello.

Le ultime quattro gare lo dimostrano: contro Ternana, Ascoli, Carpi e Ravenna il Gubbio non solo non ha perso, ma ha sempre prodotto partite di alto livello, per intensità, organizzazione e occasioni create. È una squadra che sa adattarsi alle avversità, che sa sporcare le partite ma anche pulirle quando si presenta la possibilità, che sa sfruttare i momenti giusti.

E ora? Ora arriva il momento di confermarsi. Mercoledì, alle ore 15, gli eugubini scenderanno in campo per il recupero della quattordicesima giornata contro la Juventus Next Gen. Una partita da non fallire, soprattutto perché si gioca al “Barbetti” e perché il Gubbio vuole completare il proprio percorso di crescita ricacciando al più presto lo sguardo verso la zona playoff.

Poi sabato arriverà il Livorno, un altro esame impegnativo. Due gare in casa, due opportunità per dare continuità, due appuntamenti che diranno molto sulle reali ambizioni dei rossoblù. Il Gubbio ha ritrovato identità, ritmo e certezze. Ha ritrovato una coppia gol che funziona e un gruppo che crede nel suo allenatore. Il percorso è ancora lungo, ma la strada imboccata è quella giusta. E soprattutto, oggi il Gubbio è una squadra che sa esattamente chi è.

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Lorenzo Farneti
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