20 Jul, 2025 - 15:30

Gubbio, in mostra il giocattolo d’epoca: un viaggio emozionante tra infanzia, memoria e modernariato

Gubbio, in mostra il giocattolo d’epoca: un viaggio emozionante tra infanzia, memoria e modernariato

C’è qualcosa di profondamente evocativo nei giocattoli di un tempo. Oggetti semplici, realizzati in legno, latta, stoffa o gomma, ma capaci di accendere mondi interi nella mente dei bambini. Ed è proprio questa magia senza tempo la protagonista della Mostra del Giocattolo d’Epoca, che si è aperta a Gubbio nella splendida cornice di Palazzo del Bargello, organizzata dall'Associazione Culturale "La Medusa", dal Museo Del Bargello e dalla Associazione Ludica, con la presenza dell'assessore allo Sviluppo Economico Micaela Parlagreco.

Un’iniziativa che ha il sapore della memoria, ma anche quello della bellezza: quella artigianale, tangibile, fatta di dettagli curati a mano, e lontana anni luce dall’era dell’elettronica e dell’informatica.

La mostra, organizzata con il patrocinio del Comune di Gubbio, sarà visitabile fino a gennaio 2026 e rappresenta un’occasione imperdibile per famiglie, appassionati, collezionisti e turisti, desiderosi di riscoprire un mondo ludico ormai quasi scomparso, ma ancora straordinariamente vivo nella memoria collettiva.

Un viaggio nella memoria con la collezione di Piero Consoli Noto

Al centro dell’esposizione c’è l’eccezionale collezione privata di Piero Consoli Noto, uno dei più importanti collezionisti italiani di giocattoli antichi.
Una raccolta che comprende centinaia di pezzi originali, risalenti ai primi del ’900 fino agli anni ’70 del secolo scorso: trenini a molla, bambole in porcellana, teatrini meccanici, automobiline in latta, cavallucci a dondolo, trottole, giochi di società, costruzioni in legno, orsetti d’epoca e giochi didattici scolastici.

“È una collezione che non ha solo valore affettivo o estetico, spiega l'organizzazione, “ma che racconta l’evoluzione del costume, della società e del concetto stesso di infanzia.”

Non si tratta, infatti, solo di “oggetti” da esporre: ogni pezzo in mostra rappresenta una pagina di storia, un modo di crescere, un’epoca senza touch screen, in cui la fantasia era l’unico vero motore del gioco.

Il giocattolo come simbolo culturale e bene da collezione

Oggi, in un tempo in cui tablet e videogiochi dominano l’universo infantile, il giocattolo d’epoca diventa un simbolo culturale. Rappresenta una visione diversa del tempo libero, dell’apprendimento, del rapporto genitori-figli.

Ma è anche, sempre più spesso, un oggetto da collezione, parte integrante del mondo del modernariato.
In molte fiere e mercatini, i giocattoli vintage sono tra i beni più ricercati: trenini Märklin, Barbie d’epoca, automobiline Dinky Toys, orsetti Steiff e giochi in latta tedeschi degli anni ’30 raggiungono quotazioni significative, anche a livello internazionale.

“Collezionare giocattoli antichi è un modo per preservare la memoria storica dell’infanzia”, osserva un visitatore, “ma anche per riscoprire la bellezza di oggetti costruiti per durare, non per essere subito sostituiti.”

Gubbio capitale della nostalgia (e della qualità)

Gubbio non è nuova ad appuntamenti culturali di respiro nazionale e internazionale, ma questa mostra rappresenta un unicum per l’Umbria.
Nel cuore del suo centro storico, in un edificio carico di storia come il Palazzo del Bargello, l’allestimento è stato pensato per coinvolgere tutte le generazioni: i nonni si commuoveranno nel rivedere i giochi della loro infanzia, i genitori potranno raccontare aneddoti ai figli, e i bambini – anche quelli digitali – potranno scoprire un mondo “nuovo” fatto di ingegno e immaginazione.

La Mostra del Giocattolo d’Epoca è anche un’occasione di riflessione, in un’epoca in cui l’infanzia è sempre più “tecnologizzata” e spesso “iperconnessa”.

“I giochi di un tempo costringevano a interagire, a muoversi, a raccontare storie. Il bambino era regista e attore, non spettatore passivo”, sottolineano gli organizzatori. “In un mondo che corre, un’ora passata qui dentro è un invito a rallentare, a riscoprire il valore della manualità e del pensiero creativo.”

Un’esposizione interattiva e adatta a tutti

Non si tratta solo di vetrine da osservare. La mostra prevede anche piccoli spazi interattivi, video storici, laboratori a tema per le scuole, visite guidate su prenotazione e attività per famiglie che verranno comunicate mese per mese sui canali social del Comune di Gubbio.

In alcuni fine settimana saranno organizzati anche “Laboratori della memoria” in cui anziani del territorio racconteranno ai più piccoli le loro esperienze ludiche, tra giochi improvvisati con materiali di recupero e scampoli di fantasia infinita.

Educatori e pedagogisti hanno da tempo sottolineato il valore formativo del giocattolo tradizionale. A differenza dei giochi elettronici, i giocattoli antichi stimolavano il pensiero logico, la coordinazione, l’interazione sociale, oltre che – va detto – una sana dose di creatività e resilienza.

“Costruire una pista di biglie o un castello con i blocchi in legno è un esercizio di progettualità”, ricorda una maestra presente all’inaugurazione. “Sbagliare, ricominciare, inventare nuove regole… tutto questo era crescita. E questa mostra è una preziosa lezione di storia e pedagogia.

Non è raro che iniziative come questa diventino spunto per collezionisti, operatori culturali, artisti e designer, interessati a riscoprire forme e soluzioni oggi considerate vintage, ma capaci ancora di parlare al presente.

Molti dei giocattoli esposti – dalle macchine a pedali agli animali meccanici, dalle cucine giocattolo ai teatrini da tavolo – mostrano una qualità costruttiva e un’estetica che oggi tornano di moda, sia nel design d’interni sia nei progetti educativi alternativi.

Informazioni pratiche

La Mostra del Giocattolo d’Epoca è visitabile da luglio 2025 fino a gennaio 2026 presso Palazzo del Bargello, nel centro storico di Gubbio. L’ingresso è gratuito, con orari estivi ed invernali differenziati.

Per aggiornamenti su eventi collaterali, visite guidate, laboratori e orari speciali è possibile consultare il sito del Comune di Gubbio e i canali social ufficiali della mostra.

Un’occasione per riscoprire la meraviglia

Chi entra alla Mostra del Giocattolo d’Epoca non trova soltanto oggetti del passato. Trova un pezzo di sé, una parte dimenticata della propria infanzia, un patrimonio culturale da custodire.
In un’epoca che ha fatto della velocità e dell’obsolescenza una regola, questa mostra è un atto di resistenza gentile, un invito a ricordare che la bellezza – anche quella del gioco – può essere semplice, duratura, condivisa.

“Giocare non era un lusso, era un diritto. E quei giocattoli, oggi in vetrina, erano i compagni di mille avventure”, si legge tra le prime impressioni lasciate dai visitatori. Grazie a Gubbio per averci regalato questo viaggio. Ne avevamo bisogno.”

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Mario Farneti
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