La Sala Consiliare di Palazzo Pretorio a Gubbio era gremita di pubblico la sera del 12 settembre per la presentazione ufficiale dell’Associazione Astrofili Eugubini. L’evento ha avuto un ospite d’eccezione: Dr. Richard Linnehan, veterinario, ex astronauta NASA, veterano di quattro missioni spaziali – tre a bordo dello Shuttle – con oltre 58 ore di attività extraveicolare e più di 50 giorni trascorsi in orbita. Linnehan è stato protagonista di alcune delle missioni più iconiche, tra cui la manutenzione del Telescopio Spaziale Hubble.
Il Sindaco Vittorio Fiorucci, con il suo stile diretto, ha aperto la serata rivolgendosi al pubblico e all’ospite collegato in streaming: «È un onore per noi avere questa sera con noi uno dei protagonisti del programma spaziale americano. La nostra curiosità è sapere quale sia il suo percorso: come è arrivato a tutto questo?».
Linnehan ha sorriso e ha raccontato: «In realtà sono diventato veterinario prima di diventare astronauta. Diventare veterinario è stato ciò che mi ha permesso di entrare alla NASA». La risposta ha sorpreso la platea e creato un clima di cueiosità.
Fiorucci ha poi aggiunto: «Siamo felici di ascoltare ciò che ci racconterà questa sera. In qualità di sindaco, la invito sin da ora a venire a Gubbio: faremo di tutto per ospitarla e incontrarci dal vivo. Gubbio ha tanta storia, come tutte le città di pietra, e un folklore che risale alle radici dell’umanità».
Con un sorriso, il Sindaco ha strappato un applauso alla sala: «Se verrà a Gubbio, la vestiremo con la camicia azzurra dei ceraioli di San Giorgio, azzurro come il cielo che lei conosce così bene!».
Non poteva mancare la domanda che ogni eugubino avrebbe voluto porre: «Comandante, può raccontarci cosa ha provato la primissima volta che ha visto la Terra dallo spazio?».
Linnehan ha ricordato la sua prima missione nel 1996: «Essere sullo Shuttle e guardare la Terra dal ponte di volo è stato incredibile. Non il piccolo pallino blu delle foto di Apollo, ma un immenso arco di globo sotto di noi. Ogni 90 minuti facevamo un’orbita e rivedevo passare sopra di me Houston, la mia casa. È stato strano: tutti i miei problemi erano laggiù e io dovevo pensare solo alla missione».
Il Sindaco ha commentato scherzando: «Capisco bene cosa significa avere i problemi che ti girano sopra la testa ogni novanta minuti!».
Si è poi parlato di addestramento: «Ogni missione richiede un intenso addestramento. Come gestite una situazione di emergenza medica?».
Linnehan ha spiegato: «Ci prepariamo a terra. Nelle missioni di solito c’è un ufficiale medico di bordo. Nel mio caso, essendo veterinario, sono diventato io il medical officer. Ho curato anche alcuni compagni di equipaggio nello Shuttle».
Fiorucci ha voluto sottolineare l’importanza delle associazioni: «Nel mondo ci sono migliaia di appassionati che contribuiscono a scoperte importanti. Quanto è rilevante il loro ruolo?».
Linnehan ha risposto con entusiasmo: «È fondamentale. Io stesso da ragazzo ero in un club di astronomia. Mostrare ai bambini che quello che studiano serve davvero è il modo migliore per motivarli».
Un’ultima curiosità: «Siamo vicini a sviluppare mezzi per viaggiare più velocemente nello spazio?».
Linnehan ha risposto: «Ci arriveremo un giorno, ma per ora i motori a curvatura e l’iperspazio sono ancora fantascienza. Si studiano però nuove forme di propulsione, come quella nucleare o elettromagnetica, che potrebbero dimezzare i tempi di viaggio verso Marte».
La serata si è chiusa tra applausi e sorrisi. «La aspettiamo a Gubbio, magari la prossima volta senza streaming ma di persona», ha concluso il Sindaco.
Un incontro che ha unito spazio e tradizione, Gubbio e Houston, scienza e folklore, e che resterà nella memoria di chi c’era.
Per cvhi non lo sapesse, la Festa dei Ceri è la celebrazione più amata dagli eugubini e si svolge ogni 15 maggio. Tre alti Ceri di legno, dedicati a Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio, vengono portati a spalla dai ceraioli per le vie della città fino alla Basilica del Patrono. È una tradizione che unisce fede, storia e identità civica, considerata dagli eugubini un simbolo di appartenenza e di orgoglio collettivo.