Un cambiamento di paradigma si fa strada a Gubbio, con un’iniziativa che potrebbe segnare una vera svolta nel modo di concepire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. È stato infatti approvato l’avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo Settore per l’avvio della co-progettazione degli interventi previsti nell’ambito dell’investimento 1.2 del PNRR, intitolato “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi Next Generation EU, vede Gubbio nel ruolo di Comune capofila della Zona Sociale 7, con il coinvolgimento attivo degli altri comuni dell’area, tra cui Gualdo Tadino.
“È un tassello fondamentale in un cammino che mette al centro dignità, capacità e libertà di scelta delle persone con disabilità”, commenta l’assessore ai Servizi Sociali Lucia Rughi. “Si tratta di un’opportunità storica per costruire, con intelligenza e coraggio, nuovi modelli di inclusione”.
Il cuore dell’iniziativa è rappresentato dalla volontà di superare l’approccio meramente assistenzialista, per promuovere invece percorsi personalizzati di accompagnamento all’autonomia. Questo significa:
inserimento in esperienze abitative guidate
sviluppo di relazioni sociali e familiari equilibrate
avvio di attività lavorative o pre-lavorative
sostegno all’autodeterminazione e alla progettualità individuale
“Non parliamo più solo di servizi per la disabilità”, sottolinea Rughi, “ma di strumenti per l’emancipazione: progetti di vita reali, costruiti insieme alla persona, nel rispetto delle sue aspirazioni e delle sue possibilità.”
Il bando appena pubblicato invita gli enti del Terzo Settore a manifestare il proprio interesse per partecipare alla definizione e realizzazione dei progetti, attraverso una logica di co-progettazione fondata sui principi di:
trasparenza
partecipazione
collaborazione tra pubblico e privato sociale
“È essenziale che la costruzione degli interventi avvenga non dall’alto, ma in modo condiviso con chi, ogni giorno, lavora sul campo”, spiega l’assessore. “Solo così possiamo garantire interventi efficaci, sostenibili e radicati nei bisogni reali.”
Gli interventi saranno realizzati in parte negli alloggi messi a disposizione dal Comune di Gubbio, situati in via delle Fosse Ardeatine, già oggetto di interventi di riqualificazione funzionale, e in parte in spazi individuati a Gualdo Tadino, che partecipa attivamente al progetto in sinergia con gli altri comuni della Zona Sociale 7.
Gli alloggi saranno ambienti accoglienti e protetti, pensati per promuovere l’autonomia progressiva degli utenti, con il supporto educativo e relazionale di operatori qualificati.
L’ambizione del progetto non è solo tecnica o logistica, ma profondamente culturale. Si tratta di rompere lo schema che lega la disabilità alla dipendenza permanente dalla famiglia o da istituzioni assistenziali.
“Vogliamo far emergere un’altra narrazione”, afferma Rughi. “Quella di persone che, pur con le loro fragilità, possono essere protagoniste attive del proprio destino, capaci di abitare, lavorare, scegliere. È una sfida che richiede fiducia e investimenti, ma soprattutto uno sguardo nuovo.”
L’investimento rientra nel quadro delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dedica attenzione crescente ai temi dell’inclusione sociale e del rafforzamento dei servizi di prossimità. Il bando gualdo-eugubino si inserisce, in questo senso, come buona pratica territoriale capace di tradurre le linee guida europee in azioni concrete, partecipate e innovative.
La centralità del territorio come spazio di sperimentazione è uno degli elementi chiave dell’iniziativa: ogni progetto sarà calibrato sul contesto locale, tenendo conto delle risorse presenti, delle reti sociali esistenti e delle specificità dei beneficiari.
Il bando e la relativa documentazione sono consultabili sul sito del Comune di Gubbio, nella sezione dedicata agli avvisi pubblici. I soggetti del Terzo Settore interessati avranno la possibilità di partecipare a incontri informativi e sessioni tecniche, per garantire la massima accessibilità e comprensione dei criteri di selezione e dei tempi di attuazione.
L’obiettivo dichiarato è quello di avviare la co-progettazione vera e propria entro l’estate, per poter attivare i primi percorsi di autonomia tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
“Questo bando non è un punto d’arrivo, ma una tappa fondamentale”, dichiara l’assessore Rughi. “Sappiamo bene che l’autonomia non si costruisce in pochi mesi: richiede gradualità, fiducia, costanza. Ma ciò che conta è iniziare, e farlo con metodo, visione e responsabilità.”
E aggiunge: “Siamo convinti che questo progetto sarà anche un’occasione per il territorio di rinnovarsi, per costruire reti nuove tra pubblico e privato, tra cittadini e istituzioni, tra famiglie e operatori. Perché l’inclusione vera non è un favore: è una possibilità che ci riguarda tutti.”
L’approvazione del bando rappresenta un atto amministrativo, certo, ma anche un segno politico e civile importante. In un tempo in cui le disuguaglianze sociali tendono ad accentuarsi, mettere al centro la persona con disabilità come soggetto attivo e titolare di diritti significa prendere sul serio la democrazia.
Gubbio, in qualità di Comune capofila, si assume una responsabilità collettiva, che va oltre il proprio territorio e parla a tutta la Regione: si può fare inclusione in modo diverso, più umano, più vicino, più coraggioso.
Il nuovo modello di inclusione avviato con il bando PNRR rappresenta un punto di svolta nelle politiche sociali locali. Non più soltanto sostegno, ma costruzione di percorsi di libertà e consapevolezza, in cui ogni persona – a prescindere dalle sue fragilità – possa trovare uno spazio per abitare il proprio futuro con dignità.
Come dice l’assessore Rughi: “L’autonomia non è solo un obiettivo da raggiungere. È una postura culturale, un modo di guardare all’altro riconoscendolo come uguale nella sua differenza. Ed è questo lo spirito che vogliamo alimentare.”