Gaetano Fontana resta al Gubbio? Lui vorrebbe, perchè si trova bene con l'ambiente, con la dirigenza e la città, ma ha delle specifiche richieste. Ebbene sì, l'allenatore calabrese vuole delle garanzie riguardo campi e strutture di allenamento, visti i problemi sorti mesi fa e da lui tra l'altro palesati a più riprese alla società. Fontana è uomo di calcio e sa bene che per essere al top devi anche avere impianti e strutture all'avanguardia. Nel calcio moderno essere al top della forma, non solo mentale, ma anche fisica, è ormai un elemento di fondamentale importanza: nulla deve essere lasciato al caso. Di questo ne è consapevole anche la società, che farà di tutto per migliorare questo aspetto. Le idee di Fontana insomma sono queste, ma l'ultima parola ovviamente spetterà alla proprietà rossoblù. Certo è, che il tempo stringe e il ritiro si avvicina. Manca poco più di un mese all'inizio della preparazione e la tessera dell'allenatore deve essere incastrata. Anche perchè, il presidente Notari, deve riflettere sull'altra richiesta avanzata da Fontana e cioè il prolungamento del contratto per un'altra stagione (fino al 2027). A questo punto gli interrogativi iniziano ad essere diversi. Non si esclude che possa arrivare pure una separazione consensuale con il tecnico, ma al momento è ancora tutto in stand-by. Se fosse addio, potrebbe prendere piede l'ipotesi di una promozione di Alessandro Sandreani dalla Primavera, in passato già alla guida della prima squadra. In piedi anche la pista Emanuele Troise, ex Rimini e Arezzo.
Intanto, nella giornata di ieri il Gubbio ha comunicato: "di aver depositato in data odierna presso la segreteria della Lega Pro di Firenze la documentazione necessaria al fine di ottenere l'iscrizione al campionato 2025-2026 unitamente a tutti gli adempimenti normativi e finanziari richiesti dal sistema Licenze Nazionali”. Domenica invece era stato ufficializzato il nuovo direttore sportivo: “As Gubbio 1910 comunica di aver affidato a partire dal 1 Luglio 2025 il ruolo di Direttore Sportivo al Signor Mauro Leo. Nato a Lecce il 24 Luglio 1975, Leo dopo aver iniziato la sua carriera dirigenziale in Spagna con l’Espanyol è tornato in Italia con il ruolo di osservatore nel Novara e nel Trapani. Dal 2013 al 2019 ha fatto parte dello staff Scout in Juventus Fc prima di ricoprire lo stesso ruolo nell’Inter per due stagioni. Nella stagione 2021 è passato alla Roma inizialmente come osservatore e poi per due anni Assets Manager. Al Direttore il più caloroso benvenuto nella famiglia rossoblù!!!!."
Quest'anno sono cambiate molte regole riguardo l'iscrizione in serie C. Tra le condizioni fondamentali figura la presentazione di una fideiussione bancaria da 700.000 euro, necessaria per dimostrare la solidità del club e garantire l’adempimento degli obblighi contrattuali. Un onere che si riduce a 350.000 euro per le squadre neopromosse dalla Serie D, a patto che non abbiano debiti pregressi con tesserati, FIGC o altre società affiliate.
Un altro aspetto chiave è il rispetto dell’indice di liquidità, fissato a un valore minimo di 0,8. Questo indicatore misura la capacità del club di far fronte agli impegni finanziari a breve termine, calcolando il rapporto tra attività e passività correnti. Un valore inferiore richiede interventi correttivi da parte della società, come versamenti di capitale, entro la scadenza fissata per il 6 giugno.
Scadenze e burocrazia
Oltre ai requisiti economici, le società devono rispettare un fitto calendario di scadenze burocratiche e infrastrutturali. Tra i documenti obbligatori figurano:
la domanda di ammissione con richiesta della Licenza Nazionale;
la ricevuta del pagamento della tassa di iscrizione (60.000 euro per le società confermate, 105.000 per le neopromosse);
la documentazione aggiornata sulla disponibilità dello stadio e le relative certificazioni di sicurezza;
i contratti per la gestione di ticketing e stewarding.
La mancata presentazione anche di uno solo di questi documenti entro la data limite determina l’automatica esclusione dal campionato.