18 Jul, 2025 - 12:26

Gubbio è gemellata con 8 città, ma i motori di ricerca ne indicano solo 4: un errore che danneggia anche il turismo

Gubbio è gemellata con 8 città, ma i motori di ricerca ne indicano solo 4: un errore che danneggia anche il turismo

Nei motori di ricerca più utilizzati al mondo — da Google a Bing, passando per Yahoo e DuckDuckGo — il gemellaggio internazionale di Gubbio risulta dimezzato: anziché le otto città con cui la città eugubina è ufficialmente gemellata, ne compaiono soltanto quattro. L’informazione è facilmente verificabile: basta digitare "Gubbio città gemellate" per ritrovare sempre e soltanto Huntingdon e Godmanchester (Regno Unito), Salon-de-Provence (Francia) e Szentendre (Ungheria).

E le altre quattro? Scomparse. Ignorate. Invisibili.
Un’anomalia non da poco, che ha riflessi negativi anche sul piano turistico e culturale e che, soprattutto, va assolutamente corretta al più presto.

Le gemellate “fantasma”: da Thann a Jessup, storie che valgono memoria e futuro

A mancare all’appello nei risultati dei motori di ricerca sono quattro città che non solo esistono, ma rappresentano pezzi importanti della storia e della memoria eugubina. Ecco quali sono:

  • Thann (Francia): gemellata con Gubbio dal 1958, è la più antica “unione sacrée” d’Europa. Custodisce una reliquia di Sant’Ubaldo, segno tangibile del legame spirituale tra le due comunità.

  • Jessup (Pennsylvania, USA): ogni anno la comunità eugubina lì residente ripropone la Corsa dei Ceri, riproducendo con amore e precisione uno degli eventi più identitari di Gubbio.

  • Livinallongo del Col di Lana (Veneto): nel cuore delle Dolomiti, fu teatro durante la Prima Guerra Mondiale di un episodio commovente: soldati eugubini costruirono i Ceri e, dopo aver ottenuto una tregua dagli opposti eserciti, diedero vita a una delle corse più emozionanti di sempre.

  • Wertheim (Germania): altra realtà con cui Gubbio ha stretto rapporti istituzionali, culturali e umani consolidati nel tempo.

Il fatto che questi gemellaggi non compaiano negli elenchi automatici di internet è un problema concreto: "non esistere" sul web oggi equivale a non esistere affatto, e ciò impedisce a turisti, ricercatori, giornalisti, studenti e operatori culturali di accedere a informazioni corrette.

Un danno d’immagine e di visibilità per la “più bella città medievale”

“È un paradosso che nell’era digitale, dove tutto si trova con un click, proprio le informazioni istituzionali più importanti vengano distorte o cancellate da un algoritmo mal aggiornato”, commenta un operatore turistico locale.

Gubbio è una perla dell’Umbria, con un patrimonio storico, artistico, religioso e culturale che la rende celebre in tutto il mondo. Eppure, errori banali e trascuratezze informatiche rischiano di minarne la reputazione e la visibilità.

“Chi cerca informazioni su Gubbio deve trovarle corrette e complete. Non può essere che un turista americano scopra della Corsa dei Ceri a Jessup, ma non venga a conoscenza del legame diretto tra Gubbio e quella città, aggiunge un dirigente di una scuola superiore che promuove da anni scambi culturali con alcune città gemellate.

Facebook lo sa, Google no: l'attività dell’Associazione Gubbio Gemellaggi

Paradossalmente, le informazioni più dettagliate, aggiornate e complete sui gemellaggi si trovano sulla pagina Facebook dell’Associazione Gubbio Gemellaggi. Qui si documentano con cura incontri, visite istituzionali, eventi culturali, scambi scolastici e celebrazioni religiose tra Gubbio e le sue città sorelle.

“Da anni portiamo avanti un lavoro prezioso, che ha anche un valore educativo per i giovani. Vedere che la rete cancella una parte importante di ciò che facciamo è scoraggiante”, scrive in un post recente una delle volontarie storiche dell’associazione.

Il problema, però, non è locale, ma sistemico: serve un intervento a livello nazionale e globale, presso chi gestisce le grandi piattaforme di indicizzazione.

Già in passato altri errori clamorosi: “Corsa dei Ceri il 21 maggio”?

Non è la prima volta che Gubbio viene danneggiata da informazioni errate propagate online. Qualche anno fa, digitando Gubbio Corsa dei Ceri, compariva come data ufficiale il 21 maggio. Un errore grave, visto che la Corsa si celebra da secoli il 15 maggio, vigilia di Sant’Ubaldo.

“Una svista del genere può compromettere l’arrivo di turisti, gruppi organizzati e appassionati”, sottolinea una guida locale.
L’errore è stato corretto dopo numerose segnalazioni, ma il caso dimostra quanto fragile sia l’affidabilità della rete se non costantemente monitorata.

Il Comune corre ai ripari: gli uffici del turismo già all’opera

Secondo fonti interne al Comune, gli uffici del turismo hanno già avviato una verifica dei contenuti pubblicati online riguardanti Gubbio. L’obiettivo è correggere, aggiornare e coordinare le fonti ufficiali, anche tramite contatto diretto con i principali motori di ricerca.

“Abbiamo segnalato il problema e fornito la documentazione aggiornata sui gemellaggi. Ora attendiamo un aggiornamento degli algoritmi e dei database. Ci vorrà tempo, ma non molliamo”, dichiara un funzionario del settore cultura.

Serve vigilanza costante per tutelare l’identità e la verità

In un’epoca in cui la realtà è ciò che compare sui primi risultati di ricerca, la corretta rappresentazione digitale di un territorio è fondamentale. Per una città come Gubbio, dove storia e tradizione si intrecciano in modo unico, l’imprecisione informativa non è un dettaglio: è una ferita.

La speranza è che questa situazione si risolva al più presto, ma la lezione resta:
serve un controllo attivo, sistematico e intelligente su quanto circola online, soprattutto quando riguarda il patrimonio identitario di un’intera comunità.

Perché come sempre, “prevenire è meglio che curare”. E nel caso di Gubbio, meglio ancora sarebbe… non sbagliare mai.

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Mario Farneti
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