Abbandono dei rifiuti nella zona di Gubbio, senza il rispetto delle normative, tanto da formare piccole discariche che offendono la comune sensibilità ed inquinano il territorio. Infine la manutenzione scadente delle strade comunali secondarie.

Tutte situazioni che continuano a essere segnalate e documentate, senza alcun rispetto della normativa in materia. Per le discariche abusive, attenzione puntata ancora una volta sul “Sentiero francescano Gubbio – Assisi” da sempre frequentatissimo dai pellegrini italiani e stranieri, risorsa del territorio anche per i suoi contenuti spirituali, ambientali e testimonianze artistico-architettoniche riferibili a San Francesco.

Dopo la discarica scoperta a Villa Fassia, ai margini del tragitto, ne è stata scoperta e documentata un’altra, questa purtroppo ancora più insidiosa, perché fortemente inquinante: una serie di “fogli di eternit” abbandonati al bivio Valdichiascio – S.Vittorino. Proseguendo, ci si imbatte in sanitari, bombole di gas, oltre a elettrodomestici. Tutto questo sulle sponde del torrente San Giorgio che attraversa la frazione di Piazza.

Piccole discariche sul sentiero francescano a Gubbio

Altrettanto preoccupante e fonte di polemica soprattutto per i residenti, l’aspetto della manutenzione delle arterie comunali. Interessante per esempio quanto emerso indagando su mucchi di detriti lungo il così detto “anello”, zona “Zappacenere”.

Dietro l’angolo vi è la “Festa dei Ceri”, il suo grande coinvolgimento e i tanti modi di esprimere e vivere la lunga vigilia, compreso l’innalzamento del “Pennone”, in un contesto organizzativo di grande dignità che tuttavia non garantisce la condizione dell’attuale fondo stradale in molte parti del centro storico, del tutto abbandonato.

“Ci siamo rivolti al Comune,senza risultati concreti – raccontano i volontari – e abbiamo deciso di metterci all’opera da soli. Non possiamo più attendere, visto che i tempi si accorciano. Una testimonianza di amore e rispetto per la nostra Festa e quanto esprime in tempi di valori”.

La fuga di Francesco da Assisi verso Gubbio

La “Festa dei “Ceri” coinvolge tutti nello sforzo di rendere sempre più bello e affascinante l’omaggio al Patrono. Ancora in tema di manutenzioni tornano a farsi sentire residenti ed operatori turistici della frazione di San Martino in Colle servita della “Strada comunale del Vago n. 79”. Lanciano ancora una volta l’allarme per una situazione considerata insostenibile, sotto il profilo della stessa pericolosità. Segnalazioni che hanno prodotto soltanto promesse non mantenute.

Il “Sentiero di Francesco” congiunge Assisi a Gubbio ed è il sentiero che San Francesco ha percorso nell’ inverno tra il 1206 e 1207 quando fuggì da Assisi e si rifugiò a Gubbio .
  Questo stesso sentiero lo ripercorse tante volte quando con i suoi frati da Assisi, passando per Gubbio, andava o ritornava dalla Verna.
 Il sentiero in occasione del Grande Giubileo del 2000 è stato reso nuovamente percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta su progetto della Comunità Montana Alto Chiascio e il Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli.


E’ lungo 50 km e, come si è detto, ricorda soprattutto quel primo eroico viaggio che Francesco fece in direzione di Gubbio in quel freddo marzo del 1207, quando di fronte al vescovo di Assisi risolse la questione con il padre, al quale riconsegnò tutti i beni terreni, quindi, solo e vestito di una specie di saio, partì alla volta di Gubbio, città in cui poteva contare sull’amicizia della famiglia  Spadalonga. Le tappe di quel viaggio possono essere ripercorse tenendo presente la strada che da Assisi andava a Valfabbrica e Gubbio.

Una via costellata di Castelli

In pratica San Francesco durante la fuga da Assisi verso Gubbio, percorse la via che attraversa i castelli dei quali si parla nella mostra “Castelli eugubini sulla via di Francesco – Signori, contadini e viandanti nell’Alta Valle del Chiascio” a Gubbio nella Loggia dei Tiratoi dal prossimo 19 aprile della quale abbiamo già parlato.

La grave situazione segnalata sopra, stride fortemente con lo sforzo fatto da associazioni e sponsor proprio per valorizzare questo patrimonio storico e religioso. Tutto viene vanificato da pochi vandali che violano la natura con piccole discariche di rifiuti sparse dappertutto.