Dal 21 al 24 novembre, il cuore pulsante dell’Umbria si trasformerà nella capitale internazionale della danza e della cultura. L’atteso ritorno del Gubbio Danz Week Competition, evento ideato dalla professoressa Cecilia Monacelli, direttrice del centro di formazione professionale Danz’Art, e organizzato in collaborazione con il celebre coreografo internazionale Afshin Varjavandi, promette di lasciare un segno indelebile nel panorama artistico e culturale.

Gubbio Danz Week Competition: la visione di Cecilia Monacelli

Presentata nella suggestiva cornice della Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio, l’edizione 2024 non si limita a celebrare la danza, ma la intreccia ad altre forme artistiche, come le arti visive e la letteratura, per dar vita a un festival multidisciplinare unico nel suo genere. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato Monacelli – è quello di proporre questi aspetti in modo trasversale, affinché l’uno possa enfatizzare l’altro”.

La manifestazione, che gode del patrocinio del Comune di Gubbio e del sostegno della Fondazione Perugia, rappresenta un punto di incontro per danzatori, studenti e giovani appassionati, offrendo workshop con coreografi di fama mondiale, incontri con critici e giornalisti di settore e performance artistiche. Tra le novità di quest’anno spicca l’esposizione delle opere di Nicolas Agus, artista umbro noto a livello internazionale per il suo stile che fonde disegno, pittura e tatuaggio.

Con il titolo “Iocisono Iamhere”, il Gubbio Danz Week 2024 si pone come obiettivo quello di utilizzare l’arte e la danza come strumenti per abbattere barriere e creare un senso di appartenenza. “Non vogliamo etichette che dividano, ma occasioni per sentirsi parte di un insieme – ha sottolineato Monacelli – affinché tutti possano esprimere se stessi attraverso il corpo e i linguaggi della danza”.

Questo spirito di inclusività e apertura è il filo conduttore della manifestazione, che culminerà nel Gran Gala finale, previsto per domenica 24 novembre. I primi premi di ogni categoria avranno l’onore di condividere il palcoscenico con ospiti internazionali, in un momento che promette di essere tanto spettacolare quanto emozionante. Il Gubbio Danz Week Competition 2024 non è solo un evento per gli amanti della danza, ma una vera e propria esperienza culturale che celebra il potere dell’arte di unire e ispirare.

La crescita di un sogno

Nata appena quattro anni fa, l’idea di Danz’Week ha superato ogni aspettativa, trasformandosi rapidamente in un evento di riferimento nel mondo della danza. “Non avrei mai immaginato che potesse crescere così tanto – ha confidato Monacelli –. Oggi è più di un evento: è una comunità, un momento di incontro e ispirazione”.

Afshin Varjavandi, co-organizzatore e figura di spicco nel panorama internazionale della danza, ha espresso con entusiasmo il suo orgoglio per l’evoluzione dell’evento: “Spesso ciò che desideriamo con tanta forza diventa un ideale lontano dalla realtà, invece siamo arrivati a una crescita esponenziale del nostro evento, che ha sorpreso noi prima di tutti. Il numero dei partecipanti si è triplicato in poco tempo; gli artisti e i professionisti, che sono il cuore nevralgico della week, accolgono con felicità e con piacere il nostro invito; la splendida città di Gubbio è sempre più pronta e aperta ad abbracciare il flusso di persone e di energia che vive e nutre queste giornate. Tutto ciò ci ha fatto sentire l’esigenza di dare a Gubbio Danz’Week la connotazione di ‘Festival’, non come scelta di supponenza, ma come desiderio di arricchire sempre di più e con sempre più impegno il programma”.

Guardando avanti, gli organizzatori non nascondono l’ambizione di rendere il Gubbio Danz’Week un polo culturale internazionale. “Sogno che Danz’Week diventi un punto di riferimento per artisti di tutto il mondo – ha detto Monacelli – un luogo dove la danza e l’arte possano continuare a crescere insieme”. Con il tema “Iocisono Iamhere”, il 2024 segna un capitolo importante nella storia del festival, che punta a consolidarsi non solo come competizione, ma come festival capace di creare legami autentici e duraturi tra artisti e pubblico.