A partire da lunedì 18 agosto 2025, il Parco Ranghiasci sarà chiuso al pubblico in base a quanto disposto dall’Ordinanza comunale n. 216 del 14 agosto 2025. La decisione è stata presa a scopo precauzionale, in vista dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza che interesseranno l’area verde e il villino storico situato al suo interno.
Gli interventi sono stati programmati per il mese di settembre 2025 e comprenderanno sia opere di manutenzione straordinaria sul patrimonio arboreo, sia lavori di restauro del fabbricato.
«La chiusura è necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini e consentire l’avvio in sicurezza dei lavori programmati», si legge nel testo dell’ordinanza.
Il Parco Ranghiasci, bene di proprietà condivisa tra il Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia, è uno degli spazi verdi più amati della città. La sua posizione panoramica e la presenza del villino storico ne fanno una meta apprezzata sia dai residenti sia dai turisti.
Negli ultimi anni, tuttavia, la mancanza di manutenzione ordinaria ha portato al progressivo deterioramento di alcune strutture e di parte del patrimonio arboreo. Panchine arrugginite, sentieri parzialmente invasi dalla vegetazione e atti vandalici al villino hanno reso sempre più evidente la necessità di un intervento organico di riqualificazione.
Uno dei punti centrali dell’ordinanza riguarda la sicurezza degli alberi presenti nel parco. Nel novembre 2024, l'agronomo Mauro Frattegiani è stato incaricato di effettuare un censimento e una valutazione biomeccanica delle 526 piante presenti nell’area, utilizzando metodi VTA e/o ESP.
La relazione, consegnata a marzo 2025, ha evidenziato che alcune specie arboree presentano un “rischio elevato” e necessitano di abbattimento o potatura per evitare pericoli ai frequentatori.
«In caso di eventi atmosferici rilevanti, alcune piante potrebbero rappresentare un pericolo», si legge nella relazione tecnica.
Anche i Vigili del Fuoco, intervenuti lo scorso 27 luglio su una pianta segnalata, hanno raccomandato un’adeguata manutenzione o l’abbattimento per la messa in sicurezza definitiva.
Il piano di riqualificazione, dal valore complessivo di 213 mila euro, è finanziato con fondi dei proprietari del parco (Comune e Provincia) e prevede due filoni di intervento principali:
Messa in sicurezza del verde
Abbattimento o potatura degli alberi classificati a rischio elevato.
Pulizia e manutenzione straordinaria delle aree verdi.
Restauro del villino storico
Sostituzione integrale degli infissi.
Installazione di un sistema di videosorveglianza.
Recupero degli spazi interni per una nuova fruizione pubblica.
Il progetto architettonico è stato redatto dall’architetto eugubino Giorgia Castellani dello studio Substratum, per conto del settore lavori pubblici del Comune di Gubbio.
L’ordinanza sottolinea che la chiusura è motivata dalla necessità di prevenire possibili rischi per l’incolumità pubblica fino all’avvio e al completamento degli interventi programmati.
«Si dispone l’inibizione dello stesso a tutta la popolazione residente e non, fino alla conclusione delle opere e alla verifica tecnica della sicurezza», recita il provvedimento.
Al termine dei lavori di messa in sicurezza, il Responsabile del Progetto/Direttore dei Lavori dovrà presentare una relazione tecnica che certifichi l’eliminazione di ogni rischio. Solo allora l’ordinanza potrà essere revocata e il parco riaperto al pubblico.
Il percorso verso la riqualificazione è stato avviato nel dicembre 2023, quando Comune di Gubbio e Provincia di Perugia hanno firmato una convenzione per l’esecuzione di interventi sul parco e sul villino.
Nel luglio 2025, la Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla chiusura temporanea dell’area, dando il via libera agli uffici tecnici per predisporre il provvedimento e coordinare con la ditta esecutrice, individuata tramite bando.
Dopo un primo bando andato deserto, i lavori sono stati assegnati a una ditta locale, che ha dato disponibilità ad avviare il cantiere nei primi giorni di settembre. La scelta di un’impresa del territorio è vista come un’opportunità per valorizzare le competenze locali e garantire tempi rapidi di intervento.
La decisione arriva anche in seguito a numerose segnalazioni, giunte nei mesi scorsi da cittadini e associazioni, riguardo lo stato di degrado del parco.
«Intervenire ora significa restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo, in condizioni di sicurezza e piena fruibilità», commentano dagli uffici tecnici comunali.
A partire da lunedì 18 agosto, l’accesso al Parco Ranghiasci sarà vietato a tutti, residenti e turisti. Saranno predisposte transenne e cartelli informativi agli ingressi, per avvisare dell’interdizione e fornire indicazioni sui tempi previsti per i lavori.
La durata della chiusura dipenderà dall’avanzamento del cantiere: se non ci saranno imprevisti, l’obiettivo è completare la messa in sicurezza del verde entro l’autunno, così da poter proseguire con il restauro del villino.
Il villino del Parco Ranghiasci è stato per decenni un punto di riferimento culturale e sociale, ospitando eventi e attività. La sua chiusura prolungata, dovuta a vandalismi e al deterioramento strutturale, ha privato la città di uno spazio polifunzionale.
Il progetto di restauro mira a restituire il villino alla comunità, dotandolo di sistemi di protezione moderni e spazi rinnovati, in un contesto di sicurezza e valorizzazione storica.
Molti cittadini vedono nei lavori un’occasione per rilanciare il parco come luogo di incontro, passeggio e attività all’aperto.
«Il Parco Ranghiasci è un patrimonio della città. Chiuderlo per qualche mese è un sacrificio necessario per poterlo vivere al meglio in futuro», afferma un residente.
Una volta completati gli interventi e ottenuta la certificazione di sicurezza, il parco sarà riaperto al pubblico. L’auspicio è che il nuovo assetto, con alberi in sicurezza, arredi restaurati e un villino pienamente operativo, possa favorire una fruizione più ampia e responsabile da parte della comunità.
«Non si tratta solo di un restauro, ma di un investimento nella qualità della vita urbana», concludono dagli uffici comunali.
La chiusura temporanea del Parco Ranghiasci dal 18 agosto è un passaggio obbligato per consentire l’avvio dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. L’intervento, dal valore di oltre 200 mila euro, prevede la cura del patrimonio arboreo e il recupero del villino storico, con l’obiettivo di restituire alla città uno dei suoi spazi più amati, in condizioni di bellezza e sicurezza.