15 Oct, 2025 - 18:00

Gubbio Cultura Multiservizi: serve chiarezza, non processi sommari

Gubbio Cultura Multiservizi: serve chiarezza, non processi sommari

La vicenda di Gubbio Cultura Multiservizi Srl continua ad agitare la vita politica e amministrativa della città. Perdite economiche, licenziamenti, contenziosi in vista e timori per possibili interventi della Corte dei Conti: un quadro complesso che rischia di trasformarsi in un terreno fertile per speculazioni, contrapposizioni e facili accuse.

Ma è proprio in momenti come questo che occorre prudenza, misura e responsabilità, evitando di trasformare un problema serio in un campo di battaglia esclusivamente politico.

Una situazione ereditata e difficile

La Multiservizi non è nata ieri. Da anni la società attraversa difficoltà, sia sul piano gestionale sia su quello economico. Le criticità non possono dunque essere imputate in toto alla giunta guidata da Vittorio Fiorucci, insediatasi da poco più di un anno e mezzo.

È giusto sottolinearlo: il sindaco e l’assessore alle Finanze, Filippo Farneti, hanno trovato una realtà già appesantita da conti in rosso e da scelte discutibili compiute nel passato. La prudenza mostrata nell’affrontare il dossier può apparire a qualcuno come immobilismo, ma va anche interpretata come il tentativo di non compiere passi affrettati che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.

Il caso degli ascensori: una miccia accesa

Il licenziamento dei due addetti agli ascensori con partita Iva, dopo anni di rapporti di lavoro non chiari, ha fatto esplodere le contraddizioni interne. L’intervento dell’Ispettorato del Lavoro ha acceso un riflettore su modalità che, se confermate, avrebbero sollevato dubbi già in passato.

Gli addetti hanno reagito con forza, ricorrendo ai tribunali e chiedendo accesso agli atti. Una vicenda che, inevitabilmente, pone interrogativi anche sul piano politico: come si è potuti arrivare a questo punto? Ma ancora una volta, occorre ricordare che le anomalie si trascinano da anni e che non si può chiedere a un’amministrazione appena insediata di sciogliere nodi strutturali in tempi brevissimi.

Il ruolo della giunta Fiorucci

L’impressione diffusa è che la giunta Fiorucci stia vivendo una sorta di fase di “osservazione attiva”. Si è preferito incontrare i dipendenti, rassicurarli e aprire una riflessione più ampia sulle prospettive della società. Certo, questo atteggiamento può sembrare attendista, ma non va dimenticato che qualsiasi decisione avventata potrebbe comportare conseguenze economiche pesanti, soprattutto se si considera il rischio di un coinvolgimento della Corte dei Conti.

“È in corso una riflessione per arrivare a soluzioni concrete”, hanno spiegato il sindaco e l’assessore ai lavoratori. Una frase che può sembrare generica, ma che rivela la consapevolezza di camminare su un terreno scivoloso.

I rischi concreti

La preoccupazione principale riguarda l’eventualità che le vertenze legali e le eventuali sanzioni ricadano sul bilancio della società e, in ultima analisi, su quello comunale. Il timore di danno erariale è concreto, ma al momento non c’è alcun pronunciamento definitivo.

È dunque prematuro parlare di scenari catastrofici. Ciò non significa minimizzare i problemi, ma riconoscere che ogni valutazione definitiva spetta agli organi di controllo e alla magistratura contabile, non alla piazza né alle polemiche di parte.

Le soluzioni sul tavolo

Il dibattito cittadino si concentra ora sul futuro della Multiservizi: chi guiderà la società, come sarà possibile risanarla, quali settori potranno restare attivi e quali invece andranno ridimensionati.

Il nome di Alessandro Brunetti circola con insistenza come possibile successore di Paolo Rocchi. Ma al di là dei nomi, ciò che conta è che si individui un progetto credibile, capace di coniugare sostenibilità economica e tutela occupazionale.

Prudenza prima di tutto

In questo contesto, un atteggiamento prudente da parte della giunta Fiorucci appare quasi obbligato. Non si tratta di giustificare l’inerzia, ma di riconoscere che la fretta, in materia di società pubbliche e bilanci, può trasformarsi in un boomerang.

Le opposizioni hanno il diritto e il dovere di vigilare, ma sarebbe un errore trasformare la vicenda in un processo politico sommario. Gubbio ha bisogno di risposte e di progetti, non di risse verbali.

La città attende chiarezza

La vera urgenza è la trasparenza: spiegare ai cittadini in che situazione si trova oggi la Multiservizi, quali sono i rischi concreti e quali sono le possibili vie d’uscita. Solo così sarà possibile recuperare la fiducia dei lavoratori e della comunità.

Per questo serve che la giunta Fiorucci, pur mantenendo la sua cautela, avvii al più presto un confronto pubblico chiaro e documentato. Non per fare proclami, ma per condividere con la città i dati reali e gli scenari possibili.

In sintesi, la prudenza della giunta Fiorucci può apparire a qualcuno come indecisione, ma potrebbe essere anche la scelta più responsabile di fronte a una situazione complessa e stratificata. Ciò che ora serve non sono colpevoli immediati, ma una rotta chiara per il futuro di Gubbio Cultura Multiservizi.

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Mario Farneti
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