15 Oct, 2025 - 15:30

Gubbio Cultura Multiservizi nel mirino: tra perdite economiche, licenziamenti e timori per un possibile danno erariale

Gubbio Cultura Multiservizi nel mirino: tra perdite economiche, licenziamenti e timori per un possibile danno erariale

Da tempo, in città, si moltiplicano le domande su cosa stia accadendo dentro Gubbio Cultura Multiservizi Srl, società in house con il Comune di Gubbio socio unico. I numeri in rosso, la gestione controversa di alcuni servizi e, da ultimo, la vicenda degli addetti agli ascensori pubblici licenziati con una lettera formale hanno riacceso il dibattito politico e sociale.

Il sindaco Vittorio Fiorucci e l’assessore alle Finanze Filippo Farneti hanno incontrato i dipendenti, garantendo che “è in corso una fase di riflessione per arrivare a soluzioni concrete”. Lo stesso messaggio è stato recapitato ai due lavoratori licenziati, con la promessa che l’amministrazione cercherà di individuare una via d’uscita.

Perdite economiche e immobilismo politico

Il quadro economico della società non lascia spazio a ottimismo. Le perdite si accumulano anno dopo anno, tanto che l’azienda rischia di non essere più sostenibile. A quasi un anno e mezzo dall’insediamento, la nuova amministrazione di centrodestra non ha ancora potuto fornire indirizzi chiari.

Il timone resta nelle mani di Paolo Rocchi, commercialista nominato dall’ex sindaco Filippo Mario Stirati, e la gestione sembra ferma, senza strategie di rilancio

Il caso degli ascensori pubblici

A far esplodere la tensione è stata la questione degli ascensori pubblici di via Baldassini e via XX Settembre. Due addetti con partita Iva, di fatto trattati come dipendenti, hanno ricevuto una lettera di licenziamento con decorrenza dal 27 ottobre. Una decisione che ha sollevato più di un interrogativo sulla correttezza delle modalità di gestione del personale.

Gli ispettori del lavoro di Perugia hanno infatti redatto un verbale nel quale emergono anomalie significative. La situazione potrebbe sfociare in una controversia giudiziaria, con richieste di risarcimento per le spettanze non percepite negli ultimi cinque anni.

Gli addetti hanno già attivato i propri legali, impugnato i provvedimenti e chiesto l’accesso agli atti. “Non è solo una questione di futuro – spiegano ma di giustizia per quanto accaduto in passato”.

Il rischio della Corte dei Conti

Il vero timore, in municipio, è che possa intervenire la Corte dei Conti dell’Umbria. Se infatti venissero accertati esborsi economici a carico della società, tra multe, sanzioni e risarcimenti, il bilancio comunale potrebbe subirne un contraccolpo pesante.

Il rischio di danno erariale aleggia sul Palazzo Pretorio e non è più solo un’ipotesi remota.

Farneti: da oppositore a silenzioso amministratore

A finire sotto i riflettori è anche la figura dell’assessore alle Finanze Filippo Farneti. Da consigliere di minoranza, nel precedente mandato, aveva denunciato più volte le anomalie della Gubbio Cultura Multiservizi, chiedendo ispezioni e segnalando pubblicamente presunte irregolarità.

Oggi, però, il suo atteggiamento appare più cauto. Nessuna presa di posizione netta, solo una gestione attendista che lascia perplessi persino alcuni esponenti della stessa maggioranza.

La delega delle partecipate in mano al sindaco

Il sindaco Fiorucci ha mantenuto per sé la delega alle società partecipate, scegliendo una linea prudente. “Abbiamo preferito valutare attentamente prima di agire, ha spiegato ai dipendenti. Ma a distanza di mesi, la città inizia a chiedersi se dietro questa prudenza non si celi piuttosto una difficoltà politica a gestire un dossier così spinoso.

La farmacia comunale in perdita

Neppure il settore che avrebbe dovuto rappresentare la sicurezza dei conti, la farmacia comunale, riesce più a garantire stabilità. Con i lavori in corso in piazza Quaranta Martiri, anche la farmacia è passata in perdita, aggravando la situazione complessiva della società.

Un dato che alimenta ulteriori dubbi: già in passato la farmacia incassava meno delle attività private, pur trovandosi in una posizione centrale e di forte passaggio. Un mistero gestionale che nessuna amministrazione ha finora chiarito.

Ombre e voci di corridoio

Il malcontento si accompagna alle indiscrezioni su un possibile cambio al vertice. Paolo Rocchi, infatti, potrebbe essere sostituito. Il nome più insistente è quello di Alessandro Brunetti, ex Pd, ex assessore della giunta Guerrini, già amministratore unico della stessa società nel 2016 con nomina di Stirati.

Brunetti, oggi vicino a Gubbio Civica, si propone come uomo della soluzione. Ma in molti ricordano che la sua precedente gestione non lasciò segni particolarmente positivi. La sua parabola politica – dalla sinistra alla destra – è vista da molti come l’ennesimo esempio di trasformismo che caratterizza la scena politica locale.

I cittadini si interrogano

Tra i cittadini e i lavoratori cresce l’incertezza. La domanda più frequente è: Chi pagherà eventuali sanzioni e risarcimenti?”. Se la società non fosse in grado di sostenerli, il peso ricadrebbe inevitabilmente sul bilancio comunale, e dunque sulla collettività.

Quale futuro?

La città resta in attesa. Il destino della Gubbio Cultura Multiservizi Srl è ancora appeso a un filo: tra conti che non tornano, personale scontento e possibili interventi della magistratura contabile.

Unica certezza, al momento, è la crescente sfiducia di dipendenti e cittadini verso una società che avrebbe dovuto rappresentare un modello di gestione pubblica e che invece si trova intrappolata in un tunnel critico.

La comunità eugubina attende risposte concrete, e soprattutto la garanzia che eventuali errori non ricadano sulle spalle dei contribuenti.

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Mario Farneti
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