30 Apr, 2025 - 11:15

Gubbio, Corso Garibaldi al centro di un nuovo piano di rilancio urbano

 Gubbio, Corso Garibaldi al centro di un nuovo piano di rilancio urbano

Un passo importante, concreto e partecipato, verso la rinascita di Corso Garibaldi, uno degli assi nevralgici del centro storico eugubino. È quanto emerso dall’incontro promosso dall’assessore allo Sviluppo Economico Micaela Parlagreco, che la scorsa settimana ha riunito attorno allo stesso tavolo i proprietari dei locali sfitti e gli intermediari immobiliari incaricati della gestione delle locazioni.

Un incontro tanto atteso quanto necessario, che ha registrato un’adesione ampia e convinta da parte dei soggetti coinvolti, in un clima descritto da più parti come "proficuo e costruttivo". Segno evidente, questo, di una volontà comune di affrontare in modo pragmatico una delle problematiche più evidenti del centro città: la progressiva desertificazione commerciale di Corso Garibaldi, oggi pesantemente condizionata dalla presenza di cantieri e da un contesto economico ancora fragile.

Una partecipazione concreta per un progetto condiviso

“Ringrazio tutti i partecipanti per la disponibilità e per l’interesse dimostrati nei confronti di un progetto di rigenerazione urbana che guarda al futuro della città con visione e responsabilità, nella ferma volontà di coinvolgere tutti gli attori” ha dichiarato l’assessore Parlagreco al termine della riunione. Parole che fotografano bene lo spirito dell’incontro, che ha visto i proprietari dei locali manifestare una concreta apertura verso nuove soluzioni di rilancio.

Tra le proposte emerse, spicca la disponibilità a rivedere i canoni di locazione, specialmente nella fase iniziale dei nuovi contratti. Si tratta, in sostanza, di agevolazioni temporanee sugli affitti per favorire l’inserimento di nuove attività, abbattendo uno degli ostacoli principali all’avvio di impresa: l’elevato costo dei locali sfitti. Un segnale importante di responsabilità e di fiducia in una possibile ripartenza, condiviso anche dagli agenti immobiliari presenti al tavolo.

Oltre il commercio: nuove funzioni urbane per ridare vitalità

Ma il rilancio di Corso Garibaldi non si limita al ritorno del commercio tradizionale. Uno degli aspetti più innovativi del confronto riguarda infatti l’apertura a una platea più ampia di potenziali affittuari: non solo negozi, ma anche associazioni culturali, servizi per la cittadinanza, coworking, realtà giovanili e attività sociali.

L’idea è quella di sperimentare un modello urbano misto, capace di generare una nuova vivacità anche al di fuori delle classiche ore commerciali, creando un flusso continuo di persone e iniziative lungo la via. Un approccio contemporaneo, in linea con le esperienze di rigenerazione urbana già avviate in altri centri storici italiani, dove il mix funzionale ha mostrato di saper contrastare efficacemente l’abbandono e la perdita di identità.

Corso Garibaldi e il Giro d’Italia: il decoro come simbolo di rilancio

Un banco di prova immediato per il nuovo spirito collaborativo sarà rappresentato dal passaggio del Giro d’Italia, atteso a Gubbio nelle prossime settimane. In vista dell’evento, commercianti e proprietari si sono impegnati a partecipare a un’iniziativa di arredo coordinato delle vetrine, con l’obiettivo di restituire alla via un’immagine accogliente, curata e rappresentativa della sua storia.

Un gesto simbolico ma significativo, che va oltre il semplice decoro urbano: l’intento è quello di cogliere un’opportunità mediatica importante per rilanciare l’immagine della città, mostrandola come un luogo in fermento, capace di rinnovarsi pur restando fedele alla sua identità.

Un modello di governance urbana da seguire

L’esperienza dell’incontro su Corso Garibaldi rappresenta, in controluce, un esempio di governance urbana partecipata che merita attenzione. In un’epoca in cui le amministrazioni pubbliche faticano spesso a dialogare con i privati, la capacità del Comune di Gubbio di coinvolgere attivamente i proprietari dei locali e gli operatori immobiliari rappresenta un cambio di passo rilevante.

Un metodo fondato sull’ascolto, sulla co-progettazione e sulla responsabilità condivisa, che potrebbe estendersi anche ad altri quartieri cittadini in sofferenza. Non si tratta solo di restituire decoro e vivacità a una via storica: è l’intera idea di centro storico come luogo di vita, lavoro, cultura e socialità a essere in discussione.

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Lorenzo Farneti
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