Presso la storica sala consiliare, un importante accordo è stato siglato dal sindaco Vittorio Fiorucci e dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. Una convenzione che legherà Comune e Diocesi di Gubbio fino al 2027, volta a realizzare interventi integrati per sostenere cittadini e famiglie in condizioni di fragilità sociale. L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso un modello di welfare condiviso, mirato a combattere povertà, emarginazione e disagi abitativi.
L’obiettivo è ambizioso: fornire risposte tangibili a chi vive situazioni di vulnerabilità, siano esse economiche, sociali o psicologiche. L’accordo sancisce una sinergia tra istituzioni pubbliche e religiose, che metteranno in campo risorse finanziarie, competenze tecniche e strumenti operativi per creare una rete di supporto a favore della comunità.
Gubbio: Comune e Diocesi insieme per il sostegno sociale
Per sostenere le attività previste dalla convenzione, è stato istituito un fondo comune con una dotazione annuale di 100mila euro, equamente suddivisi tra Comune e Diocesi. La gestione del fondo è stata affidata alla Caritas Diocesana. Quest’ultima avrà il compito di rendicontare le spese con cadenza bimestrale al tavolo di coordinamento, il vero cuore decisionale del progetto.
Il tavolo, composto dal Vescovo o suo delegato, dal sindaco o un suo rappresentante, da tecnici comunali e operatori della Caritas, avrà il compito di monitorare l’andamento delle attività e ridefinire, se necessario, le linee di intervento. Questo approccio garantisce flessibilità e capacità di adattamento alle mutevoli esigenze della comunità.
I destinatari del progetto sono individui e famiglie residenti o di passaggio a Gubbio che si trovano in condizioni di estrema povertà o vulnerabilità. Si tratta di persone prive di reddito o con un ISEE inferiore a 7mila euro, ma anche di chi vive situazioni di disagio temporaneo dovute a eventi come la perdita del lavoro, lutti o separazioni. Particolare attenzione sarà riservata a chi soffre di problematiche psico-sociali e sanitarie, come malattie croniche, dipendenze o disagi mentali.
Le azioni finanziate dal fondo si articolano in quattro aree principali:
- Il sostegno economico diretto.
- Gli interventi per l’emergenza abitativa.
- Il supporto legale e amministrativo per il diritto di cittadinanza.
- Una serie di iniziative congiunte per sensibilizzare la comunità sui temi della fragilità sociale.
Gli aiuti economici, ad esempio, saranno erogati su specifica istanza presentata al Comune o alla Diocesi, mentre per le emergenze abitative si interverrà con soluzioni temporanee per chi è vittima di sfratti o calamitosi. L’accordo tra Comune e Diocesi di Gubbio rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni diverse per affrontare problemi complessi come la povertà e l’emarginazione. In un periodo storico segnato da crescenti disuguaglianze, iniziative come questa offrono una speranza concreta per chi è più in difficoltà.
Il profilo del Vescovo Luciano Paolucci Bedini
Figura centrale di questa iniziativa è Monsignor Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio dal 2017 e dal 2022 di Città di Castello. Nato a Jesi nel 1968, Paolucci Bedini è cresciuto in una famiglia di tradizioni cattoliche. Fin da giovane, ha mostrato una forte vocazione spirituale e sociale, che lo ha portato a entrare nel movimento scout e successivamente nel Pontificio Seminario regionale “Pio XI”, dove ha completato la sua formazione teologica.
Ordinato sacerdote nel 1995, ha dedicato gran parte del suo ministero alla pastorale giovanile, evidenziando un particolare talento nell’educazione e nella comunicazione. Dopo aver conseguito una licenza in Teologia Pastorale presso l’Università Pontificia Salesiana, ha assunto diversi incarichi di responsabilità, tra cui la direzione dell’Ufficio Catechistico diocesano e regionale.
Prima di diventare vescovo, è stato rettore del Seminario regionale marchigiano, un ruolo che gli ha permesso di formare future generazioni di sacerdoti. È autore di numerosi saggi sulla comunicazione religiosa e sull’educazione della fede, tra cui “Ti racconto Dio. I linguaggi per comunicare la fede”, pubblicato nel 2012. La sua sensibilità verso i temi della povertà e dell’inclusione sociale trova piena espressione nella convenzione firmata con il Comune di Gubbio.