La città dei Ceri conferma la sua vocazione a capitale dei valori comunitari e della solidarietà. A quasi un anno dal primo G7 per la disabilità e dalla firma della Carta di Solfagnano, l’ex complesso monumentale di Santo Spirito ha ospitato il convegno “Vite in Moto: disabilità e libertà oltre le barriere“, promosso dalla Fondazione Motoracing Alessio Gigli #97.
Un appuntamento di forte valore simbolico e pratico, che ha visto la partecipazione del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, insieme ai responsabili della Cooperativa sociale Bottega Azzurra, di AGOL Officina di Leonardo, dell’Associazione Famiglie Alto Chiascio e dei ragazzi della Cooperativa sociale Asad, protagonisti di un momento di grande emozione: la consegna di piatti in ceramica raffiguranti le Tavole Eugubine alle istituzioni.
L’attenzione si è concentrata sulla Legge 16 dicembre 2024, n. 210, che sancisce il riconoscimento e la promozione della mototerapia. A portare la propria testimonianza è stato Emiliano Malagoli, presidente dell’Associazione DI.DI. (Diversamente Disabili), che da anni lavora per diffondere questa pratica sportiva come strumento di inclusione.
Fondamentale anche la presenza di due traduttrici professioniste di Lingua dei Segni Italiana, che si sono alternate a lato del palco garantendo a tutti i presenti la piena comprensione degli interventi.
Un momento toccante ha segnato la giornata: il Ministro Locatelli ha incontrato in forma privata Pietro e Sara, genitori della piccola Rachele, una bambina eugubina di 8 anni cui al Policlinico Gemelli di Roma è stata diagnosticata la Malattia di Batten.
Una patologia rara e devastante, per la quale al momento non esiste terapia approvata in Europa. Rachele dovrà recarsi negli Stati Uniti per sottoporsi a una terapia genica sperimentale.
Da qui l’impegno della comunità eugubina, che ha dato vita all’associazione Hope4U – Insieme contro Batten, presieduta da Giorgia Vergari con vicepresidente Luca Francioni. L’associazione si sta già muovendo per raccogliere fondi a sostegno della famiglia.
Per le donazioni: Hope4U Insieme contro Batten Aps – IBAN: IT10V0344038480000000266600 – Causale: donazione.
Il primo cittadino di Gubbio ha voluto sottolineare il valore comunitario dell’iniziativa:
“Siamo in tantissimi a Santo Spirito, e il Ministro Alessandra Locatelli è molto affezionata alla nostra città. Da un evento triste (la morte di Alessio Gigli, ndr.), oggi parliamo di rinascita, di vita e di affetti. Ora è nostro compito calare questo progetto a terra“.
Il ricordo di Alessio Gigli, scomparso a 24 anni nel maggio 2023, ha dato vita a un progetto ambizioso:
“È un momento di forte emozione che nasce dalla forza dei genitori e degli amici. In suo ricordo vogliamo realizzare un circuito con spazio civico per i giovani. Un tracciato di 1.200/1.300 metri in grado di ospitare kart e moto, dove condividere sport, adrenalina e inclusione. La Fondazione ha bisogno del sostegno di tutti voi. Grazie alla Giunta Fiorucci che ha creduto nel progetto Circuito, oggi facciamo un passo avanti per solidarietà“.
L’assessore allo Sviluppo Economico, legata da amicizia alla famiglia Gigli, ha moderato i lavori del convegno:
“Il Ministro Locatelli sta realizzando una nuova visione futura. Qui serve trovare linee guida comuni. Importante la novità delle Unità di supporto“.
Referente del Ministro, per le Unità di supporto territoriali in Umbria, Fioroni ha spiegato i principi della riforma:
“La disabilità dipende dall’ambiente in cui si vive. Oggi la persona è protagonista, non più semplice destinataria di servizi. Le Unità di supporto servono a garantire uniformità e monitoraggio sui territori. Le priorità sono tre: formazione, informazione e consapevolezza“.
Dal palco, la Ministra ha ribadito l’impegno del Governo:
“La sfida più grande è di non lasciare più indietro nessuno. Oggi il 17% dei disoccupati in Italia sono persone con disabilità. Per questo abbiamo promosso il bando ‘Vita e opportunità‘ da 380 milioni di euro per il terzo settore. È fondamentale credere nel progetto di vita e dare un riconoscimento economico. Abbiamo approvato anche il primo passo verso il riconoscimento di tutte le terapie complementari, con la cornice normativa sulla mototerapia. Non siamo la parte più debole del Paese. Questo è il mondo delle persone vere. Servono coraggio e unione“.
Uno dei momenti più emozionanti è stato la consegna, da parte dei ragazzi della Cooperativa sociale Asad, di piatti in ceramica raffiguranti le Tavole Eugubine al Ministro Locatelli, al sindaco Fiorucci e a Paola Fioroni.
I giovani (Davide, Lucrezia, Pietro, Riccardo e Giulia), guidati da Francesco Pierotti, hanno illustrato il progetto “Fili di Futuro“:
“Abbiamo pigiato l’argilla nello stampo, poi l’abbiamo messa a cuocere in forno, e il giorno dopo i piatti erano pronti“.
Le istituzioni hanno espresso ammirazione per la bellezza e la cura delle opere.
Durante il convegno è stato ricordato anche l’impegno nel sociale del Rugby Gubbio, che ha all’attivo una squadra integrata. Un esempio concreto di inclusione attraverso lo sport.
Nel pomeriggio ha fatto il suo ingresso a Santo Spirito anche la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, che ha portato il sostegno dell’ente regionale al percorso avviato dalla Fondazione Gigli.
Il convegno “Vite in Moto“ ha confermato la capacità di Gubbio di porsi come laboratorio nazionale di buone pratiche sull’inclusione, capace di tenere insieme memoria, emozione e progettualità concreta.
Dal ricordo di Alessio Gigli nasce un progetto che guarda al futuro, fatto di sport, cultura e nuove opportunità. Accanto alle istituzioni, le famiglie e le associazioni del territorio hanno mostrato come la solidarietà eugubina possa trasformarsi in sostegno tangibile.
La sfida, come ha ribadito il Ministro Locatelli, è chiara: “Non lasciare indietro nessuno“.
Un impegno che passa attraverso la legge sulla mototerapia, il rafforzamento delle Unità di supporto territoriali, il progetto del Circuito Gigli, e il sostegno a chi, come la piccola Rachele e la sua famiglia, combatte ogni giorno contro una malattia rara.
Gubbio si conferma così non solo simbolo di tradizione, ma anche di innovazione sociale e di speranza.