Ora non ci sono più dubbi. Sarà l’Arezzo l’avversario del Gubbio nel primo turno dei playoff di Serie C. Gli umbri, dopo la sconfitta per 3-0 contro la SPAL all’ultima giornata, hanno chiuso la regular season all’undicesimo posto con 48 punti. Decisivo il mancato sorpasso al Pontedera, battuto nettamente a Perugia (3-0), che avrebbe potuto permettere ai rossoblù di guadagnare una posizione più favorevole. Invece, ora il cammino si fa subito in salita: la trasferta in terra toscana contro una delle formazioni più in forma del girone B.
Il sorteggio, che in realtà è frutto del posizionamento in classifica, ha dato un verdetto chiaro: il Gubbio dovrà vedersela con l’Arezzo di Cristian Bucchi, squadra che ha chiuso al quinto posto con 64 punti grazie al successo per 3-2 sul campo della Pianese, nel derby toscano dell'ultima giornata. Una vittoria che ha confermato la crescita esponenziale degli amaranto nel girone di ritorno. Da quando Bucchi ha preso le redini della squadra a stagione in corso, l'Arezzo ha cambiato pelle, diventando una formazione aggressiva, offensiva e temibile su tutto il fronte d'attacco.
I numeri della regular season parlano chiaro: 19 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte, 48 gol realizzati e 37 subiti. Una squadra capace di entusiasmare il proprio pubblico, ma anche di concedere qualcosa in fase difensiva, dettaglio che il Gubbio dovrà provare a sfruttare.
L’Arezzo di Bucchi si schiera con un 4-3-3 frizzante, che predilige gli sviluppi offensivi sugli esterni. Emiliano Pattarello è il faro dell'attacco: 18 gol in 40 presenze, un rendimento da capocannoniere aggiunto a una continuità impressionante. A supportarlo c’è Tavernelli, sette reti stagionali, ma anche tanto lavoro sporco e movimenti a liberare gli spazi. Più dietro si muovono Ogunseye e Guccione, entrambi a quota sei gol, con il giovane Gaddini a completare un reparto offensivo di grande qualità.
Il centrocampo toscano è ben assortito, con elementi di spessore ed esperienza come Jacopo Dezi, ex Parma e Napoli, Guccione e il giovane Chierico, ex proprio del Gubbio e figlio d’arte (il padre Odoacre è stato una bandiera della Roma). Proprio Chierico sarà uno degli osservati speciali, pronto a sfidare il suo recente passato con la voglia di emergere.
I numeri casalinghi dell’Arezzo sono ottimi, ma non imbattibili. Al "Città di Arezzo" i toscani hanno perso cinque volte in campionato contro Ternana, Pineto, Pontedera, Torres e Carpi. Questo dimostra che, pur in un ambiente caldo e partecipe, l’Arezzo può essere messo in difficoltà da squadre organizzate e determinate.
L'ultima sconfitta, invece, è arrivata in trasferta sul campo della Virtus Entella, fresca vincitrice del girone B, segno che contro squadre di alto livello l'Arezzo può soffrire.
La sfida si giocherà al "Città di Arezzo" e, come da regolamento playoff, in caso di parità al termine dei 90 minuti sarà l’Arezzo a passare il turno grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare. Per questo il Gubbio dovrà necessariamente vincere: niente appelli, vietato sbagliare.
Un compito complicato, considerando che il rendimento esterno dei rossoblù è stato spesso altalenante e che negli scontri diretti stagionali contro l’Arezzo non sono arrivati successi: sconfitta per 2-0 all’andata e pareggio a reti bianche al "Barbetti" nel ritorno.
In difesa, però, l'Arezzo concede qualcosa: 37 gol subiti sono un dato importante che lascia intendere come, se aggredita con coraggio e lucidità, la formazione di Bucchi possa andare in difficoltà.
Il Gubbio, dunque, parte sfavorito ma non battuto. I playoff, si sa, sono un campionato a parte, dove valori e gerarchie possono essere sovvertiti in una notte. E per i rossoblù di mister Fontana l'obiettivo è chiaro: andare avanti e scrivere una nuova pagina di storia. Servirà una prova di coraggio, intelligenza tattica e grande cuore. Perché adesso, davvero, si fa sul serio.
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Niccolò Cusano
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