Continua il periodo nero per il Gubbio, che torna sconfitto dalla trasferta di Sestri Levante. I liguri, finora senza successi casalinghi, hanno trovato la prima vittoria stagionale al “Giuseppe Sivori”, superando i rossoblù per 2-1. Una sconfitta che pesa come un macigno, sia per la classifica sia per il morale. Con soli 22 punti in 20 partite, gli eugubini si ritrovano pericolosamente vicino alla zona play-out, ferma a 19 punti. Ma oltre alla posizione in classifica, ciò che più allarma in casa Gubbio è l’attacco: il peggiore di tutto il girone B, con appena 15 gol segnati.
Numeri impietosi che raccontano di una squadra incapace di incidere sotto porta. Il sogno di migliorare il quinto posto dello scorso anno si è trasformato in un incubo retrocessione. La rivoluzione estiva operata dalla dirigenza non ha dato i frutti sperati, e il tempo per invertire la rotta si fa sempre più stretto.
Gubbio, attacco sterile: l’incubo retrocessione incombe
L’arrivo di Gaetano Fontana sulla panchina rossoblù, al posto di Roberto Taurino, era stato visto come un tentativo di dare una scossa alla squadra. Tuttavia, nelle prime due uscite, il tecnico calabrese ha raccolto solo un pareggio e una sconfitta. Nonostante sia presto per giudicare il suo operato, i problemi strutturali della squadra sembrano andare oltre la gestione tecnica.
L’attacco è il reparto più deficitario. Christian Tommasini, acquistato in estate per guidare il reparto offensivo, ha deluso le aspettative: appena tre gol in 14 partite per il centravanti ex Monopoli. Anche Eugenio D’Ursi, con due reti in altrettante gare, non ha saputo fare la differenza. Le assenze pesano: Alessio Di Massimo, miglior marcatore della scorsa stagione con 12 reti, non ha mai messo piede in campo a causa di un infortunio patito alla prima giornata.
Le scelte estive del direttore sportivo Alessandro Degli Esposti sono sotto accusa. La rosa appare mal costruita, con giocatori offensivi poco prolifici o fuori forma. Pietro Rovaglia, fermo per infortunio, ha segnato un solo gol in 12 presenze, mentre il giovane Romeo Giovannini, arrivato in prestito dal Modena, non ha trovato la via del gol prima di chiudere la stagione anticipatamente per la rottura del crociato.
Il mercato di gennaio diventa quindi fondamentale: servono rinforzi mirati per salvare una stagione già compromessa.
L’assenza di un bomber si fa sentire
Le difficoltà del Gubbio in zona gol sono ormai evidenti. La squadra riesce a costruire buone trame di gioco fino alla trequarti, ma manca di concretezza negli ultimi metri. Anche contro il Sestri Levante, il contributo di Tommasini è stato praticamente nullo: troppo lento spalle alla porta e impreciso nella gestione del pallone, l’attaccante non è mai riuscito a creare pericoli concreti.
Il confronto con gli avversari è impietoso. I liguri hanno trovato la vittoria grazie alle giocate decisive di Clemenza e Parravicini, che hanno dimostrato di essere giocatori di categoria. Al Gubbio, invece, manca un giocatore con il fiuto del gol nel DNA. La società dovrà intervenire con urgenza nel mercato invernale per garantire al tecnico Fontana i rinforzi necessari a evitare il tracollo. Un attaccante prolifico è imprescindibile per sperare nella salvezza.
Le parole del tecnico eugubino al termine della disfatta contro il Sestri Levante
Al termine della partita contro il Sestri Levante, mister Fontana ha espresso tutta la sua amarezza per la sconfitta:
“Non è facile fare una valutazione perché ci sono stati degli episodi che hanno determinato il risultato. Non mi riferisco al rigore, perché era sacrosanto, ma l’espulsione di Tozzuolo non mi convince. Anche il mio allontanamento è stato esagerato: ho solo chiesto rispetto senza offendere nessuno.
La partita lascia rammarico perché siamo tornati a mani vuote nonostante avessimo la possibilità di vincere. Purtroppo, con dieci assenze e alcuni giocatori fuori ruolo, le soluzioni erano limitate. D’Avino ha giocato con un problema al piede, Tozzuolo si è adattato a centrocampo. La disponibilità dei ragazzi è stata encomiabile, ma in queste condizioni è difficile fare di più. Ora dobbiamo recuperare gli infortunati e ripartire”.