Sono ufficialmente partiti i lavori per allestire il Centro Esperienziale delle Tavole Eugubine, un percorso espositivo immersivo che sorgerà negli spazi dell’ex archivio di Palazzo Pretorio, con ingresso da via Baldassini. Il cantiere, dall’investimento complessivo di 1,4 milioni di euro, è stato affidato a Giacometti Costruzioni, aggiudicataria con un ribasso del 12%. I fondi, equamente stanziati tra POR FESR Umbria e bilancio comunale, sono gestiti sotto la responsabilità dell’ing. Jonas Orlandi
Il nuovo centro punta a diventare un riferimento culturale e turistico per Gubbio, con un allestimento studiato per condurre il visitatore nel cuore delle famose sette Tavole Eugubine – autentico simbolo della civiltà umbra. Il percorso espositivo sarà strutturato in quattro sale principali e tre locali voltati, accessibili anche tramite ascensore.
Organizzato in otto sezioni cronologico-tematiche, il percorso racconterà la nascita, il contesto religioso, le pratiche cerimoniali e il significato identitario delle tavole, fino a un “spettacolo evocativo conclusivo” che suggellerà l’esperienza.
Come sottolinea l’assessore Spartaco Capannelli, «i lavori avranno una durata prevista di un anno e porteranno alla nascita di uno spazio culturale moderno e accessibile, capace di restituire valore e narrazione a uno dei più importanti reperti della civiltà umbra».
Un progetto che, attraverso il recupero dell’ex archivio e l’accesso da via Baldassini, rafforza la connessione tra il centro storico e l’eredità storica delle Tavole.
Le Tavole Eugubine – sette lastre di bronzo incise in lingua umbra risalenti tra il III e il I secolo a.C. – rappresentano oggi la principale fonte di conoscenza sui rituali religiosi degli Umbri. Custodite nel Palazzo dei Consoli, furono rinvenute nel XV secolo nei pressi dell’antico teatro romano e acquistate dal Comune di Gubbio nel 1456. Sebbene siano tutte sette in linguua umbra, le Tavole dalla I alla IV sono in caratteri etruschi adattati, la Tavola V parte in caratteri etrusci parte in latini, le Tavole VI e VII in caratteri latini.
Le Tavole attestano rituali di espiazione, purificazione e devozione a divinità dell’antico pantheon umbro, come Giove, Marte e Vofionos. Il linguista Giacomo Devoto le definì «il più importante testo rituale di tutta l’antichità classica». Contengono anche testi riferiti alla scenza augurale, cioè all'intepretazione del volo degli uccelli.
L’allestimento prevede un percorso cronologico e tematico suddiviso in otto sezioni. Queste accompagneranno il visitatore:
Contesto storico e geografico dell’antica Ikuvium.
Il ritrovamento e la conservazione delle tavole.
La trasmissione per via orale e poi scritta, nella fase della romanizzazione.
Le incisioni: dai caratteri etruschi a quelli latini.
Il contenuto religioso: i rituali dei Fratres Atiedii.
Confronto con altre culture italiche.
Eredità linguistica e culturale umbra.
Spettacolo finale, un’esperienza immersiva per rivivere i rituali antichi.
Le sale voltate, inserite nel tessuto urbano di via Baldassini, aggiungeranno atmosfera storica, con ambientazioni tematiche e supporti multimediali.
Il percorso prevede l’uso di moderne tecnologie: luci calibrate, suoni ambientali e pannelli interattivi per rendere fruibile anche a giovani e famiglie un contenuto archeologico complesso.
Il cuore dell’esperienza sarà la rievocazione finale: uno spettacolo audiovisivo immersivo che trasporterà il visitatore nei riti eseguiti dagli antichi sacerdoti della comunità.
La realizzazione del Centro esperienziale delle Tavole Eugubine si inserisce in un filone più ampio di rigenerazione urbana e culturale promosso da Gubbio. Dopo aver ospitato importanti eventi, tra cui il futuro Wonderlast Festival, la città amplifica la propria offerta, valorizzando il patrimonio storico e identitario.
Il progetto ha coinvolto professionisti e studi tecnici, tra cui lo Studio Marcucci, ideatore del concept espositivo. È un modello partecipato, dove investimenti pubblici e competenze private si uniscono per creare valore culturale.
La scommessa è rendere il centro non solo attrattivo, ma anche sostenibile, puntando alla qualità dell’esperienza (lingue multimediali, accessibilità, inclusività) e all’efficacia della gestione.
Il nuovo Centro è destinato a rafforzare la posizione di Gubbio come meta culturale regionale. Le tavole, già prezioso bene archeologico, assumeranno ora una fruibilità attiva, accrescendo l’offerta turistica e culturale.
Sarà indispensabile creare pacchetti integrati, in collaborazione con musei vicini (Palazzo dei Consoli, Museo Antichi Umbri), operatori turistici e strutture ricettive, per attrarre visitatori interessati alla storia antica, all’archeologia e alla cultura umbra.
Ad un anno dalla apertura, le prospettive sono arricchite da possibili mostre temporanee, workshop didattici, programmi scolastici e attività tematiche legate alla lingua umbra e alla religiosità antica. Il Centro potrebbe anche ospitare convegni o produzioni editoriali, stimolando ulteriori ricerche.
Inoltre, il modello potrebbe essere replicato in altri centri umbri interessati a valorizzare la propria identità storica.
Il Centro Esperienziale delle Tavole Eugubine non è solo un’opera edilizia, ma un investimento identitario: offrire agli eugubini e ai turisti un’esperienza di connessione con le origini, restituendo dignità e visibilità a uno dei più significativi reperti della cultura italica.
Come ricorda l’assessore Capannelli, l’intento è creare «uno spazio culturale moderno e accessibile, capace di restituire valore e narrazione a uno dei più importanti reperti della civiltà umbra». È una sfida che fonde storia e innovazione, restituendo alle Tavole Eugubine la centralità che meritano nel cuore di Gubbio.