01 Oct, 2025 - 12:05

Gubbio, approvato il Bilancio consolidato 2024: acceso scontro in Consiglio comunale su Gubbio Cultura e Multiservizi

Gubbio, approvato il Bilancio consolidato 2024: acceso scontro in Consiglio comunale su Gubbio Cultura e Multiservizi

Il Consiglio comunale di Gubbio ha approvato a maggioranza il Bilancio consolidato 2024, al termine di una mattinata segnata da duri contrasti tra maggioranza e opposizione. L’atto contabile, che unisce i dati del Comune e delle sue società partecipate, ha diviso l’aula soprattutto per il nodo irrisolto della Gubbio Cultura e Multiservizi (GCM), la partecipata comunale da anni al centro di polemiche e criticità economiche.

L’assessore al Bilancio Filippo Farneti ha aperto i lavori ricordando che “il Bilancio consolidato è una sommatoria del bilancio comunale e di quelli delle sue partecipate. Per il 2024 il risultato è positivo, a conferma della solidità dell’Ente.”

Il nodo irrisolto di Gubbio Cultura e Multiservizi

La discussione si è però concentrata subito sulla mancata approvazione preventiva del bilancio della Gubbio Cultura e Multiservizi, che secondo diversi consiglieri avrebbe dovuto precedere la votazione del consolidato.

La consigliera Simona Minelli ha parlato di “scelta incomprensibile da parte dell’Amministrazione comunale”, mentre Leonardo Nafissi ha definito la situazione “un segno evidente di difficoltà della maggioranza”, sottolineando che il revisore dei conti della GCM ha persino ipotizzato la necessità di “ricapitalizzazione o messa in liquidazione della società”.

La spaccatura emersa in Commissione

Il bilancio consolidato era già stato esaminato nei giorni precedenti dalla Prima Commissione consiliare, presieduta da Enrico Piergentili. Ma l’esito della votazione aveva mostrato la fragilità politica della maggioranza: 4 voti favorevoli, 4 astensioni e un assente, con conseguente mancata approvazione del parere.

Un dato politico rilevato anche da Diego Guerrini, che ha espresso sincera amarezza nel vedere che un atto così rilevante arriva in Consiglio già spaccato, con consiglieri di maggioranza che si sono astenuti in Commissione.”

La posizione dura di Rocco Girlanda

Uno degli interventi più duri è stato quello del consigliere Rocco Girlanda, che ha definito la votazione del Bilancio consolidato senza la preventiva approvazione della GCM “uno scempio delle Istituzioni”.

“Dovete portare a casa questo voto e siete disposti a umiliare le istituzioni ha attaccato Girlanda –. È una vergogna. C’è anche la questione del conflitto di interessi: chi si trova in questa condizione deve lasciare l’aula durante la discussione.”

Girlanda ha insistito su questo punto, parlando di “scempio politico” e contestando quella che ha definito “una forzatura gravissima”.

La replica della maggioranza

La maggioranza ha respinto le accuse. Il consigliere Alessio Nicchi ha sostenuto che “non ci sono forzature né conflitti di interesse, né tantomeno crisi politica”.

L’assessore Farneti, replicando alle opposizioni, ha sottolineato la correttezza procedurale: “Anche nel 2023 si approvò prima il Bilancio consolidato e successivamente quello della Gubbio Cultura e Multiservizi. L’approvazione di oggi è un atto di responsabilità che ci consente di andare avanti con l’ordine del giorno.”

La voce di Luigi Girlanda e i timori per la GCM

Il consigliere Luigi Girlanda ha parlato apertamente di “caduta libera della Gubbio Cultura e Multiservizi”, ricordando la perdita di quasi 200 mila euro registrata dalla partecipata. “Il Bilancio consolidato non è solo un atto tecnico, ma lo specchio dello stato di salute del Comune e delle casse pubbliche. Qui si certifica una spaccatura politica evidente.”

La richiesta di responsabilità e la difesa dell’atto

Il consigliere Robert Satiri, intervenendo per la maggioranza, ha chiesto di guardare al bilancio consolidato come a un atto di responsabilità verso la città: “Votiamo consapevolmente, ma chiediamo un rafforzamento dell’azione politica e un confronto più vivace. Le manutenzioni e le programmazioni richiedono serietà e coesione.”

In chiusura, Satiri ha replicato alle accuse di conflitto di interesse, sostenendo che non esistono ombre, ma competenze che vanno valorizzate”.

Il tentativo di mediazione fallito

Nel corso della mattinata, la seduta è stata sospesa per alcuni minuti nel tentativo di raggiungere un accordo politico: invertire i punti all’ordine del giorno, votando prima il bilancio della Gubbio Cultura e Multiservizi e solo dopo il consolidato.

Il tentativo non è andato a buon fine e il Consiglio ha ripreso i lavori con l’ordine del giorno invariato. La decisione ha spinto parte delle minoranze a non partecipare al voto, come annunciato da Guerrini, Nafissi e Minelli.

La spaccatura tra maggioranza e opposizione

Le minoranze hanno parlato di “immobilismo cosmico” (Minelli) e “grave forzatura” (Guerrini). Luigi Girlanda ha accusato la maggioranza di “farsi dettare l’agenda politica dalla lista civica”, mentre Nafissi ha spiegato la scelta di non votare perché “non ci sono certezze sulla sorte della Gubbio Cultura e Multiservizi”.

Alla fine, il Bilancio consolidato 2024 è stato approvato a maggioranza, tra polemiche e astensioni. 

Tra tecnica e politica

La vicenda del Bilancio consolidato 2024 mostra come un atto apparentemente tecnico possa trasformarsi in terreno di scontro politico. La questione di Gubbio Cultura e Multiservizi rimane il vero nodo sul tavolo, con il suo bilancio in sofferenza e il futuro incerto tra ipotesi di ricapitalizzazione o messa in liquidazione.

Le parole dure di Rocco Girlanda hanno dato voce a un malessere più ampio, mentre la maggioranza ha difeso la correttezza della procedura e la responsabilità della scelta. La città attende ora i prossimi passaggi per capire se le tensioni esplose in aula si trasformeranno in scelte concrete per il futuro della partecipata e delle finanze comunali.

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Mario Farneti
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