28 May, 2025 - 16:00

Gubbio, 95enne truffata: le forze dell'ordine le restituiscono la refurtiva

Gubbio, 95enne truffata: le forze dell'ordine le restituiscono la refurtiva

Gli uomini della Polizia Stradale di Napoli Nord e dell’Arma di Gubbio hanno sventato la truffa del finto maresciallo. Questa volta la vittima era un'anziana donna di 95 anni di Gubbio, a cui erano stati sottratti denaro e la fede nuziale, da cui non si separava da 71 anni.

Gubbio, truffa sventata ai danni di una 95enne

Le avevano rubato denaro e oro ormai con la solita truffa del finto maresciallo. Vittima era stata una signora eugubina 95enne.

Nel giro di due giorni, dopo che il figlio aveva sporto denuncia, è arrivata la buona notizia: le due donne, autrici del furto, sono state fermate a Napoli e le forze dell'ordine si sono recate dal capoluogo campano fino al comune eugubino per restituire la refurtiva.

La gioia espressa attraverso una lettera

Stefano Alunno, figlio della 95enne, colui che aveva sporto denuncia, ha deciso di scrivere una lettera di profondo ringraziamento nei confronti delle forze dell'ordine. 

“Con la presente lettera -  si legge nella missiva - intendo ringraziare il Cornandante della Polizia Stradale di Napoli Nord Dottoresso Agnese Pane e il Capitano Gatt Pasquale Mariglia comandante della compagnia Carabinieri di Gubbio con tutti i loro uomini e donne per aver lavorato e riconsegnato a mia madre di 95 anni ta refurtiva che le era stata sottratta con il famigerato colpo del finto poliziotto carabiniere”.

“Dopo la denuncia da me sporta presso la locale Stazione dei CC di Gubbio - prosegue la lettera - per fortuna dopo solo due giorni ho ricevuto la lieta notizia dagli stessi Carabinieri, che i loro colleghi della Polizia Stradale di Napoli Nord avevano fermato 2 donne a bordo di un'auto, sequestrando della refurtiva rubata alla quale apparteneva anche quella della mia mamma. Ieri dopo il dissequestro due agenti sono venuti appositamente da Napoli a Gubbio per la riconsegna. Non vi nascondo la forte commozione da parte di tutti, ma in particolare della mamma 95enne, alla quale hanno restituito la fede nuziale che portava da 71 anni. Grazie Grazie Grazie da parte mia e di tutti i miei familiari. Per fortuna la nostra Italia è protetta e sorvegliata da uomini e donne in divisa, che con amore, passione, coraggio e impegno, ogni giorno svolgono il proprio ruolo”.

Un caso poche settimane fa a Terni

I Carabinieri della Compagnia di Terni, solo due settimane fa, avevano arrestato due uomini, di 39 e 56 anni, entrambi originari della Campania e con precedenti, per tentata truffa aggravata in concorso.

I due erano stati fermati ad Arrone, mentre si spostavano nel comune della Valnerina ternana, dopo aver cercato di raggirare un’anziana con la ben nota tecnica del “falso incidente”.

Secondo la ricostruzione dei militari, la vittima, un'anziana di 88 anni residente nella zona, aveva ricevuto poco prima una telefonata da un finto maresciallo dei Carabinieri. 

L’uomo, con tono autoritario e preoccupato, le aveva raccontato che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale con feriti e che si trovava in stato di fermo. Per “evitare ulteriori conseguenze”, la donna avrebbe dovuto consegnare 3mila euro in contanti o gioielli a un incaricato che si sarebbe presentato di lì a poco alla sua porta.

Sarebbe stato un residente di zona, anche lui chiamato al telefono, insospettito, ad allertare la Centrale Operativa dei Carabinieri tramite il numero unico di emergenza 112. L'arrivo tempestivo delle forze dell'ordine aveva permesso di individuare i due uomini e sventare la truffa.

L’appello dell’Arma ai cittadini: “Non fidatevi, chiamate subito il 112”

L’Arma dei Carabinieri ha rinnovato l’appello alla popolazione, soprattutto agli anziani e ai loro familiari, a diffidare di chiunque si presenti con richieste di denaro per presunti incidenti o problemi legali.

In nessun caso - ricordano i militari - viene richiesto denaro o gioielli per il rilascio di persone arrestate o fermate”.  In presenza di telefonate sospette si ricorda di evitare di far entrare sconosciuti in casa e, nel caso, contattare immediatamente il 112.

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Emanuele Landi
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