Massimiano Presciutti si candida e cerca il tris. L’attuale sindaco di Gualdo Tadino nella giornata di ieri, giovedì 28 marzo 2024, si è presentato alla città come candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Illustrando anche il nuovo simbolo della lista, fresco di rebranding, che si chiamerà “Gualdo 2030”. Dove 2030 è un obiettivo, un orizzonte a cui arrivare con un’altra – auspicata – legislatura guidata da Presciutti. Ma, probabilmente, anche un riferimento all’agenda 2030. La lista di 17 obiettivi – enucleati nell’omonimo programma – da raggiungere per un mondo più equo e più sostenibile. Il tutto è avvenuto ieri presso la sede del nuovo point elettorale, sito in via Flaminia 189.
Il filo diretto… Anche digitale
Massimiliano Presciutti ha voluto dare nuova linfa non solo alla sua comunicazione ma proprio al filo diretto con i cittadini e le cittadine di Gualdo Tadino. Ecco perché ha anche aperto un canale Whatsapp (http://www.whatsapp.com/channel/0029VaUHTKnJkK72NIe10e2p) nel quale aggiornerà la cittadinanza sulle iniziative e le novità che concernono l’azione amministrava. E, in questo caso, che concernono anche la sua campagna elettorale.
Le elezioni di Gualdo Tadino, come ha precisato il sindaco, saranno diverse da quelle di 5 anni fa. Rispetto al 2019 si voterà in un turno unico e con un’unica lista di riferimento per ogni candidato. Rischia di trasformarsi, a questo punto, in un referendum sull’operato di Presciutti. Il quale, quindi, inizia ben presto la campagna elettorale con l’intento di ottenere i voti utili ad avviare quello che sarebbe il suo terzo mandato.
Presciutti candidato a Gualdo Tadino: le sue parole
“A distanza di 5 anni torniamo qui in questa sede, che sarà quella del nostro comitato elettorale – ha sottolineato l’attuale sindaco di Gualdo Tadino e candidato alle prossime elezioni”. Così ha esordito Massimiliano Presciutti per annunciare la sua candidatura a sindaco di Gualdo Tadino.
Sul nuovo simbolo ha detto: “Come si può notare è molto semplice, chiaro e rappresentativo della nostra città, visto che contiene nella sua corona i 17 colori dell’agenda 2030, a significare i 17 obiettivi dell’agenda 2030 che sono alla basa di quello che proporremo ai cittadini, mentre al suo interno troviamo oltre alla scritta Presciutti Sindaco, l’elemento grafico dei fiori di Biancospino, per celebrare l’identità della comunità gualdese, in questo anno particolare, a 700 anni della morte del Beato Angelo, ed un ramoscello di ulivo, simbolo di pace e coesione tra i popoli”.
Chi lo appoggia
Ma quali forze politiche si celano dietro questo nuovo simbolo? La risposta è semplice: le stesse di 5 anni fa. A sostenere la candidatura di Presciutti ci sono: Partito Democratico, Core Gualdese, Gualdo Futura e Forza Gualdo. A queste se ne aggiungeranno due: Italia Viva e Tempi Nuovi, un gruppo neonato.
Presciutti aggiunge: “Oggi noi siamo impegnati, infatti, per dare continuità al nostro lavoro e proporre nuovi ambiziosi traguardi, che scriveremo nella nostra proposta alla città, ma non abbiamo intenzione di predefinire assetti di cui parleremo eventualmente il 10 giugno”.
No alle primarie
Nel presentarsi come candidato, poi, Massimiliano Presciutti respinge categoricamente l’ipotesi delle primarie del centrosinistra. Rifiutando, quindi, la sfida innescata dal vicesindaco Pasquarelli. Le sue parole: “Per fare cosa poi? Già abbiamo una brutta copia di Primarie a Gualdo Tadino, fare una copia ancora peggiore non avrebbe senso. I cittadini non vogliono questo, i cittadini vogliono chiarezza e sapere cosa si vuole fare, cosa si propone e quali sono gli obiettivi per il governo della città. No alle primarie, sì al confronto”.
Quindi aggiunge: “Lasciamo stare le cose che uniscono sulla carta e dividono sui contenuti. Anche perché io non ho nemici da battere né abbattere, al contrario di altri. La nostra coalizione, lo ripeto per chiarezza, ha l’obiettivo di fare cose concrete per continuare a costruire qualcosa di buono per Gualdo Tadino. Io ho fatto e continuerò a fare politica con passione e sentimento, al contrario di altri che vivono la politica con odio e risentimento”.