30 Oct, 2025 - 18:00

Gualdo Tadino, nuova selezione per il Progetto SAI: il Comune rafforza l’impegno nell’accoglienza e nell’integrazione dei migranti

Gualdo Tadino, nuova selezione per il Progetto SAI: il Comune rafforza l’impegno nell’accoglienza e nell’integrazione dei migranti

Il Comune di Gualdo Tadino ha avviato una selezione pubblica per l’inserimento di una nuova unità di personale nell’ambito del Progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione, destinato all’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati.
L’iniziativa rientra nel quadro del programma nazionale di sostegno all’integrazione dei migranti, già conosciuto in passato come SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), istituito per garantire percorsi di accoglienza diffusa e inclusione sociale in collaborazione con i Comuni italiani.

“Con questa selezione – afferma il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti – prosegue l’impegno del Comune nel promuovere politiche di accoglienza e integrazione che mettano al centro la persona e la comunità.”

Il profilo richiesto

Il bando, consultabile sul sito istituzionale del Comune (www.tadino.it), è rivolto a candidati laureati, dotati di buona conoscenza della lingua inglese e spiccate capacità organizzative e relazionali.
La figura professionale sarà inserita nel team operativo del progetto SAI e si occuperà di gestione delle attività di accoglienza, supporto ai beneficiari e coordinamento delle relazioni con enti e associazioni locali.

Il candidato ideale dovrà possedere anche una forte motivazione a operare in un contesto multiculturale, contribuendo alla costruzione di un ambiente inclusivo e rispettoso delle diversità.
Le domande, complete di curriculum vitae e lettera di presentazione, possono essere inviate via e-mail all’indirizzo: gualdotadino.sai@libero.it.

Che cos’è il Progetto SAI

Il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) rappresenta oggi il cuore del modello italiano di accoglienza diffusa.
Gestito dal Ministero dell’Interno e coordinato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), il SAI si fonda su una rete di enti locali e organizzazioni del Terzo Settore che collaborano per garantire ai migranti non solo ospitalità, ma anche autonomia e integrazione reale.

Rispetto al passato, il SAI ha ampliato gli interventi di accoglienza prevedendo percorsi di orientamento, formazione linguistica, inserimento lavorativo, sostegno psicologico e inclusione sociale.
Inoltre, punta su piccole strutture distribuite sul territorio, per favorire il contatto diretto con le comunità locali e superare la logica dei grandi centri di accoglienza.

“Il Progetto SAI rappresenta per noi un esempio concreto di solidarietà e collaborazione sottolinea Presciutti – capace di generare valore sociale e opportunità anche per il territorio.”

Un modello di integrazione territoriale

Gualdo Tadino aderisce da anni alla rete nazionale del SAI, attuando un modello di accoglienza diffusa che coinvolge cittadini, associazioni e servizi sociali.
Le famiglie e i singoli ospitati nel programma sono seguiti da un’équipe multidisciplinare composta da educatori, mediatori culturali, psicologi e operatori sociali, con l’obiettivo di accompagnarli verso l’autonomia abitativa, lavorativa e relazionale.

Nel tempo, l’esperienza ha generato ricadute positive anche sulla comunità locale, con attività condivise, iniziative culturali, laboratori nelle scuole e progetti di volontariato.
Molti dei rifugiati accolti a Gualdo Tadino hanno intrapreso percorsi di lavoro o formazione, contribuendo al tessuto economico e sociale della città.

Il nuovo inserimento di personale servirà a rafforzare la struttura operativa, migliorare il coordinamento con gli enti partner e assicurare continuità e qualità ai servizi di accoglienza.

Presciutti: “Accogliere significa costruire comunità”

Il sindaco Massimiliano Presciutti, da sempre attento ai temi sociali, ha ribadito la linea politica del Comune:
“Il nostro impegno nel progetto SAI nasce da una convinzione profonda: accogliere significa costruire comunità. Il dialogo, la solidarietà e la cooperazione sono strumenti fondamentali per una società più giusta e coesa.”

Presciutti ha sottolineato come il modello gualdese sia ormai riconosciuto come una buona pratica di integrazione territoriale, capace di conciliare accoglienza e sicurezza, solidarietà e sviluppo.
“L’inserimento di una nuova risorsa – ha aggiunto – permetterà di rafforzare ulteriormente il lavoro svolto in questi anni, a beneficio di tutti.”

Un progetto nazionale radicato nel territorio

Il progetto SAI di Gualdo Tadino si inserisce in una rete nazionale che coinvolge oltre 800 enti locali italiani e migliaia di operatori.
La filosofia di fondo è quella di una accoglienza partecipata, dove istituzioni e cittadini collaborano per creare un tessuto di convivenza attiva.

In Umbria, diverse amministrazioni — tra cui Perugia, Foligno, Città di Castello e Spoleto — aderiscono al programma, ma Gualdo Tadino si distingue per la continuità e la qualità dei risultati ottenuti.
Il modello si fonda su una governance condivisa, in cui ogni progetto locale risponde a criteri di trasparenza, monitoraggio e verifica dei risultati.

Un’occasione per il territorio

Oltre alla dimensione umanitaria, il SAI rappresenta anche un’opportunità di sviluppo per i territori interni, spesso colpiti da spopolamento e carenza di servizi.
Gli operatori coinvolti generano occupazione, mentre i progetti di integrazione contribuiscono a rivitalizzare spazi pubblici, scuole e servizi sociali.

“L’accoglienza non è solo solidarietà, ma anche un modo per ridare vita ai nostri paesi, osservano dagli uffici comunali.
L’esperienza gualdese dimostra che, se gestito con equilibrio e competenza, il sistema SAI può trasformare la diversità in risorsa e rafforzare il senso di comunità.

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Mario Farneti
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