C’è anche il Comune di Gualdo Tadino nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024.
La Guida rappresenta una grande novità messa in campo quest’anno dalla Rete dei Comuni Sostenibili. Si configura come una vera e propria raccolta di racconti di turismo sostenibile attraverso tutta l’Italia.
“E’ un esempio unico in Italia e tra i primissimi in Europa – commentano Valerio Lucciarini De Vincenzi e Giovanni Gostoli, presidente e direttore generale della Rete – nonché la conferma che è possibile godere delle bellezze sterminate e, a volte, nascoste del nostro meraviglioso Paese senza dimenticare la sostenibilità, la lentezza e il tempo”.
La Guida dei Comuni sostenibili 2024
La Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024 conta quasi cento comuni e oltre mille buone pratiche descritte per raccontare “l’Italia che ci prova, l’Italia dei sindaci e degli amministratori locali che crede che sviluppo sostenibile e turismo possano correre di pari passo”.
Non a caso, l’obiettivo è quello di far scoprire nuove mete anche ai viaggiatori che scelgono il turismo sostenibile, lento, accessibile, green e smart.
Il testo può diventare, inoltre, un importante punto di riferimento per gli amministratori locali. Permette loro di conoscere esperienze virtuose realizzate fuori dal proprio territorio e decidere di replicare buone pratiche e modelli di successo.
All’interno della Guida, sono elencati i luoghi della sostenibilità da visitare, con una descrizione delle loro principali informazioni e caratteristiche. Un Qr code rimanda, poi, a una pagina web con ulteriori approfondimenti, documenti e video.
Degni di nota sono, tra l’altro, i contributi esterni raccolti nella Guida. Tra i nomi: Enrico Giovannini, il direttore scientifico di ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile; Marta Grelli, la fondatrice di Travelin, piattaforma di turismo accessibile; Emilio Casalini; giornalista e conduttore di Generazione Bellezza su Rai 3.
Gualdo Tadino tra i Comuni sostenibili
“C’è grande soddisfazione per essere presenti nella Guida dei Comuni Sostenibili 2024″: è quanto dichiara il sindaco della città, Massimiliano Presciutti.
“Certifica – dice – che la nostra città a livello di sostenibilità e promozione turistica è all’avanguardia e rappresenta un esempio da seguire per tante altre realtà sia umbre che italiane”.
“Gualdo Tadino è stato infatti il primo comune dell’Umbria ad aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili – ricorda il primo cittadino – e, per primo, a farsi monitorare”.
Un fatto che per Presciutti, appena rieletto sindaco alle amministrative, dà prova di “un impegno reale per l’attuazione a livello locale dei principi e degli obiettivi dell’Agenda 2030, che sono alla base del nostro programma elettorale”.
“Il viaggio per completare la Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2024 è stato straordinario” afferma, invece, Maurizio Gazzarri, il direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili e curatore della Guida. “Unire la misurazione delle politiche sostenibili dei territori alla loro ricca proposta turistica – spiega – è stata una sfida molto interessante che, come Rete, abbiamo raccolto volentieri”.
Che cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni. Ciò avviene a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale.
Dal 2023 la rete apre anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni.
L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica e lo fa attraverso un progetto innovativo e concreto. Valorizza le buone pratiche e accompagna le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
La rete nasce, per l’esattezza, nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet. Prende avvio in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea.
Vi aderiscono oltre 100 enti locali attualmente. Ciò nonostante, la Rete è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.