21 Jun, 2025 - 20:00

Gualdo Tadino dà il via ai Giochi de le Porte con la Cena dei Cento Giorni: festa, tradizione e conto alla rovescia

Gualdo Tadino dà il via ai Giochi de le Porte con la Cena dei Cento Giorni: festa, tradizione e conto alla rovescia

Sabato 21 giugno, Gualdo Tadino si trasforma. Piazza Martiri della Libertà accoglierà la tradizionale Cena dei Cento Giorni, l’appuntamento più atteso dell’inizio estate che segna l’avvio simbolico della corsa verso i Giochi de le Porte.

Non è solo una cena: è un rito collettivo, una dichiarazione d’identità, una festa di popolo che per una notte unisce – e distingue – le anime dei quattro rioni storici: San Benedetto, San Donato, San Facondino e San Martino.

Alle 20.30, la piazza diventerà una grande tavolata sotto le stelle, dove la passione per il Palio incontra il gusto della tradizione gastronomica e la forza del senso di appartenenza.

I cuochi delle Porte: sapori, orgoglio e spirito di squadra

Ogni Porta metterà in campo i propri cuochi, quelli che animano le taverne nei giorni dei Giochi, veri e propri artisti della cucina popolare. Saranno loro a proporre piatti tipici, specialità locali e prelibatezze preparate con cura, “perché anche il cibo parla la lingua della nostra storia, come amano ripetere i portaioli più anziani.

In ogni piatto, un frammento d’identità. In ogni brindisi, un’anticipazione di quel clima elettrico che a settembre avvolgerà l’intera città. Ma sabato sera, almeno per qualche ora, le rivalità si mettono da parte. È il momento della convivialità, dell’amicizia, dell’attesa condivisa.

“Per una sera, rivali ma uniti”: il senso profondo della Cena

Quella dei Cento Giorni non è soltanto una cena in costume o una prova generale dei Giochi. È un segno visibile dell’unità cittadina, che per una notte prevale sulla competizione.

“Ci dividiamo per gareggiare, ma ci ritroviamo per celebrare la stessa passione”, spiegano i Capitani delle Porte, concordi nel sottolineare come la Cena rappresenti un punto fermo nel calendario gualdese, attorno al quale si rinsaldano legami, nascono nuove amicizie e si trasmettono valori.

È la serata in cui tutti siamo portaioli, prima ancora che concorrenti”. Un momento in cui le generazioni si incontrano, i giovani si confrontano con chi porta sulle spalle decenni di esperienza, e si costruisce – attorno a un tavolo imbandito – quel senso di comunità che è la vera forza del Palio.

Conto alla rovescia: l’orologio del desiderio appare sul palazzo comunale

In concomitanza con la Cena, avrà luogo un gesto simbolico che ormai è diventato una consuetudine irrinunciabile: dal terrazzo del palazzo comunale verrà srotolato il “conto alla rovescia” ufficiale, un grande drappo numerato che scandirà i giorni mancanti al 28 settembre, data della sfida tra le Porte.

Un gesto semplice ma fortemente evocativo. “Ogni giorno che passa sarà un passo in più verso la gloria, dicono i più ferventi sostenitori delle gare.

L’attesa, da sabato sera in poi, non sarà più solo nei cuori: sarà visibile a tutti, appesa tra le pietre della città, come una promessa collettiva.

Musica e festa: i Fu.Pe.Ri. infiammano la piazza

Ad accompagnare la serata sarà la musica dal vivo del gruppo Fu.Pe.Ri., band locale pronta a regalare energia, ritmo e divertimento fino a tarda sera. L’atmosfera sarà quella di una festa autentica, dove si balla, si ride, si canta… e si sogna.

“I Giochi de le Porte non sono solo una manifestazione storica, ma una continua creazione di entusiasmo – e la Cena dei Cento Giorni è la prima scintilla di quel grande incendio d’emozioni che esploderà a settembre.

Da qui in poi, l’estate sarà tutta “portaiola”

La Cena dei Cento Giorni è anche il primo tassello di un calendario estivo ricchissimo, che accompagnerà la città fino al gran finale settembrino. Dopo il Palio di Primavera dello scorso 2 giugno, Gualdo Tadino entra ufficialmente nella fase calda dell’anno, scandita da una lunga serie di eventi:

  • Tornei dei Quartieri

  • Trofeo Cardinali

  • Convivio Epulonis

  • Prove libere in centro storico a settembre

Tutti momenti che preparano il terreno alla sfida finale, facendo crescere l’attesa, alimentando il folklore e l’agonismo, e soprattutto rafforzando il legame fra la città e i suoi simboli.

Una passione che non conosce crisi: il cuore di Gualdo batte per il Palio

In un’epoca in cui molte tradizioni rischiano di appannarsi, Gualdo Tadino continua a investire sulla sua festa più autentica. La Cena dei Cento Giorni dimostra che il Palio non è una semplice rievocazione, ma una forma di appartenenza attiva, vissuta tutto l’anno.

Dietro ogni tavolata imbandita, dietro ogni brindisi, ci sono ore di lavoro volontario, passione, artigianalità e orgoglio. E tutto questo rende la manifestazione qualcosa di unico.

“Essere portaioli non è solo partecipare, è uno stile di vita”, dicono i veterani. E la Cena è il momento in cui questo stile si mostra nella sua forma più vera: quella del gesto semplice, della mano tesa, del piatto condiviso, dello sguardo complice.

Da cento giorni a un’eternità di emozioni

Da sabato 21 giugno, il tempo non sarà più lo stesso a Gualdo Tadino. Ogni giorno che separa la Cena dal Palio diventa una pagina da scrivere, una preparazione intensa, un sogno che prende forma.

La Cena dei Cento Giorni non è solo un evento conviviale, ma un rito d’inizio, il primo rullo di tamburo, il primo respiro collettivo prima della grande corsa.

E mentre i fuochi della cucina si spegneranno e le musiche caleranno, resterà l’eco di una città che si è messa in cammino verso la sua festa più amata, con il cuore acceso e lo sguardo fisso sull’arrivo.

Perché a Gualdo, da sabato sera, tutto sarà Giochi. E tutto sarà Porta.

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Mario Farneti
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