10 Oct, 2025 - 18:00

Gualdo Tadino, accordo storico sulla Valle del Fonno: Regione, Comune, Rocchetta e Comunanza Agraria chiudono oltre dieci anni di contenziosi

Gualdo Tadino, accordo storico sulla Valle del Fonno: Regione, Comune, Rocchetta e Comunanza Agraria chiudono oltre dieci anni di contenziosi

Dopo oltre un decennio di scontri giudiziari e polemiche, il 9 ottobre 2025 è arrivata la notizia che molti non si aspettavano: Regione Umbria, Comune di Gualdo Tadino, azienda Rocchetta e Comunanza Agraria Appennino Gualdese hanno trovato un’intesa definitiva sulla gestione e il futuro della Valle del Fonno e dell’area Rocchetta.

La notizia, definita da più parti come un “accordo storico”, è stata comunicata ufficialmente dall’assessore regionale Thomas De Luca durante una seduta del Consiglio regionale, in risposta a un’interrogazione del consigliere di Forza Italia Andrea Romizi.

L’accordo segna la fine di una delle vicende più intricate della storia recente del territorio gualdese, iniziata nel 2013, quando la devastante alluvione rese inagibile l’intera area, bloccando di fatto l’accesso alla Valle del Fonno. Negli ultimi anni la chiusura era stata estesa anche alle cosiddette “fontanelle basse”, interdette da un’ordinanza sindacale per motivi di sicurezza, con divieto sia veicolare sia pedonale.

L’annuncio di De Luca

Durante la seduta consiliare, l’assessore Thomas De Luca ha confermato che le parti hanno raggiunto un accordo di massima per la messa in sicurezza e il ripristino dell’area.

“È stato raggiunto un accordo di massima tra le parti in campo per restituire alla comunità gualdese la Valle del Fonno – ha dichiarato De Luca – Ringrazio il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, la presidente della Comunanza Nadia Monacelli e la proprietà della Rocchetta per aver raggiunto un risultato di equilibrio che probabilmente non tutti si aspettavano. L’obiettivo è la messa in sicurezza e il ripristino dell’area, riducendo al massimo la cementificazione”.

Parole che segnano un punto di svolta in un conflitto che aveva visto confrontarsi, spesso in maniera accesa, istituzioni locali, realtà associative e interessi privati.

Le perplessità di Forza Italia

A prendere la parola in aula è stato anche il consigliere di Forza Italia Andrea Romizi, che ha accolto con favore l’intesa, pur sollevando alcune questioni ancora aperte.

“Chiediamo chiarimenti sulla demolizione di un immobile privatoha sottolineato Romizi – e auspichiamo che le risorse disponibili vengano riversate a vantaggio della collettività gualdese per una riqualificazione e un rilancio di una zona dalle caratteristiche uniche sotto il profilo turistico e ambientale”.

Un richiamo, dunque, alla necessità di evitare soluzioni calate dall’alto e di garantire che i benefici dell’accordo ricadano direttamente sul territorio e sulla comunità locale.

La soddisfazione del Comune

Dal Comune di Gualdo Tadino è arrivata una reazione entusiastica. L’amministrazione ha parlato di “passo decisivo in una vicenda che ha segnato profondamente la storia recente del territorio”, sottolineando come l’accordo rappresenti un’occasione unica per rilanciare un’area di straordinario pregio.

In una nota ufficiale si legge: “L’intesa pone le basi per un percorso condiviso di tutela, valorizzazione e fruizione sostenibile di un’area di straordinario valore ambientale, culturale e identitario. È un risultato frutto di un lavoro istituzionale serio, costante e orientato all’interesse pubblico. Ora ci impegniamo a tradurre questa intesa in atti concreti nel più breve tempo possibile”.

Le parole del sindaco Presciutti

Il sindaco Massimiliano Presciutti ha rimarcato la portata storica dell’accordo, ricordando le tappe principali di un percorso che ha richiesto tempo, mediazione e determinazione.

“Insieme all’assessore Thomas De Luca – ha dichiarato Presciutti – avevamo preso un impegno lo scorso 24 gennaio 2025 e in soli nove mesi siamo stati in grado di rispettarlo. Dopo diversi confronti tecnici e istituzionali abbiamo raggiunto un’intesa concreta fra tutti i soggetti coinvolti per il recupero della Valle del Fonno e lo sviluppo industriale di un’azienda importante per il territorio. Non abbiamo fatto qualcosa per apparire, ma per condividere nel merito un’opera strategica per l’intera regione”.

Il primo cittadino ha inoltre annunciato i prossimi passi: Nei prossimi 90 giorni si concluderà l’iter di progettazione, poi partirà la fase autorizzativa. Ci sarà il massimo coinvolgimento istituzionale e cittadino per condividere un risultato straordinario sul quale in pochi avrebbero scommesso”.

Un compromesso difficile ma necessario

L’intesa raggiunta viene definita “storica” non soltanto per la sua complessità, ma anche per il peso che la vicenda ha avuto nella comunità gualdese. La Valle del Fonno non è solo un luogo fisico: è simbolo di identità, memoria e tradizione. La lunga chiusura aveva lasciato una ferita aperta, privata della fruizione di spazi che per generazioni avevano rappresentato un punto di incontro, di turismo e di valore ambientale.

La sfida, oggi, è trasformare quell’accordo in progetti concreti che sappiano conciliare tutela ambientale, valorizzazione turistica e sviluppo industriale sostenibile.

Turismo, ambiente e lavoro

Le parole di De Luca sul contenimento della cementificazione aprono scenari importanti. L’obiettivo dichiarato è garantire che il ripristino della Valle del Fonno sia rispettoso dell’ambiente, con interventi mirati alla sicurezza idrogeologica e alla fruibilità turistica.

Allo stesso tempo, l’intesa riconosce il ruolo della Rocchetta, azienda simbolo del territorio, il cui sviluppo industriale viene visto come risorsa da bilanciare con la salvaguardia paesaggistica.

“Non si tratta di scegliere tra natura e impresa – ha sottolineato un esponente della maggioranza comunale – ma di costruire un modello che le faccia coesistere. L’acqua e il paesaggio sono ricchezze da tutelare, ma anche risorse da cui dipende il futuro economico di Gualdo Tadino”.

Una nuova fase per la comunità

L’accordo siglato il 9 ottobre 2025 tra Regione, Comune di Gualdo Tadino, Rocchetta e Comunanza Agraria segna la fine di una vicenda che ha tenuto banco per oltre dieci anni. La definizione di “storico” appare appropriata, perché rappresenta non solo la soluzione a un contenzioso, ma anche l’avvio di una nuova fase per l’intera comunità.

Ora la sfida è passare dalle parole ai fatti: progettazione, autorizzazioni, cantieri, ma soprattutto partecipazione della cittadinanza. Perché la Valle del Fonno non è solo un’area da recuperare: è il simbolo di un territorio che vuole riconciliarsi con la propria storia e guardare con fiducia al futuro.

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Mario Farneti
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