Identità, eredità culturale, senso di appartenenza, questa è la sintesi delle giornate di fine aprile del Gruppo Sbandieratori di Gubbio. La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha recentemente accolto gli Sbandieratori di Gubbio a Palazzo Donini e ha donato al Gruppo la bandiera con lo stemma della Regione.

L’incontro ha consolidato ulteriormente il rapporto tra la Regione Umbria e il Gruppo Sbandieratori di Gubbio. Difatti, fin dal 1979 all’Expo di Montreal, gli Sbandieratori hanno rappresentato e continuano a rappresentare la Regione in tutto il mondo, partecipando a eventi come la prima partita dell’Italia nei Mondiali di Spagna del 1982, vari Festival internazionali e persino al Parlamento Europeo durante la mostra sul simbolo dell’Umbria.

Il Gruppo Sbandieratori si esibirà in Piazza San Giovanni il 25 aprile

Tra i futuri eventi da annotare nel calendario: il 25 aprile, quando alle 11:15 gli Sbandieratori di Gubbio si esibiranno in Piazza San Giovanni. I presidenti delle famiglie ceraiole e dell’Università dei Muratori consegneranno le bandiere raffiguranti la Festa dei Ceri al Gruppo in occasione dell’evento.

Le bandiere giallo azzurro, nero e rosso prenderanno vita di nuovo e torneranno a sventolare nei cieli del mondo grazie all’idea del maestro Piattella. Gli Sbandieratori di Gubbio e la Festa dei Ceri si legheranno in modo simbolico per rappresentare l’identità, l’appartenenza e la tradizione caratteristici del folklore e della storia di Gubbio.

L’arte del gioco della bandiera è conosciuta in Gubbio fin dal medioevo. Alcuni documenti storici, contenuti nell’archivio comunale, testimoniano la presenza degli Sbandieratori già in quell’epoca. Un documento del 1380 dice che ad tal Petruccio Luca venne affidata la decorazione di Bandiere; nel 1435 la città aveva un gruppo di “vessiliferi”.

Il Gruppo Sbandieratori istituito nel 1969


L’attuale Gruppo Sbandieratori costituito nel 1969 all’interno della Società Balestrieri Gubbio, aveva l’intento di tramandare e rendere ancora più attraente il secolare spettacolo del Palio della Balestra.
Nel 1999, di comune accordo, il Gruppo Sbandieratori si è staccato dalla Società Balestrieri, pur mantenendo le finalità originali ed è diventato una società a sé stante, con proprio statuto e riconoscimento legale come ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).
Pur riconoscendo l’importanza e il merito che la Società Balestrieri ha avuto nel far nascere il gruppo Sbandieratori, esso ora ha vita autonoma ed è amministrato da un proprio Consiglio, ma continua la sua opera di divulgazione delle tradizioni eugubine nel mondo.
Le attuali bandiere sono state realizzate da Oscar Piattella, ispirandosi ai segni dell’alfabeto del’antico popolo umbro rappresentato nelle “Tavole Eugubine”, che il professor Giacomo Devoto ha definito essere: “il più importante testo rituale di tutta l’antichità classica”.

Durante i primi 40 anni della loro recente storia gli Sbandieratori di Gubbio hanno eseguito oltre 1600 manifestazioni in tutto il mondo, visitando più di 40 nazioni. rivelandosi un eccezionale strumento di promozione turistica per Gubbio. Hanno inoltre rinsaldato i legami con le comunità italiane di emigrati ed eugubine in particolare.

Nel  1986 il Gruppo Sbandieratori con il patrocinio del Comune di Gubbio ha istituito il “Premio Bandiera” che rappresenta il riconoscimento che la comunità eugubina attribuisce ogni anno a coloro che hanno contribuito a diffondere la cultura, i costumi e la storia di Gubbio, a coloro che possono insomma essere definiti “bandiera dell’eugubinità”.

Formidabile strumento di promozione turistica

Gli Sbandieratori si sono rivelati un formidabile strumento di promozione turistica e di legame con le comunità italiane di emigrati, rinsaldando i vincoli con la terra d’origine e assicurando disponibilità e collaborazione alle iniziative delle loro associazioni. Inoltre essi affidano ai venti che percorrono i cieli del mondo un messaggio di pace e amicizia.

Le strategie del Gruppo mirano a perpetuare il secolare gioco della bandiera e il messaggio etico in essa contenuto, anche attraverso programmi di educazione dei giovani come corsi di introduzione, perfezionamento e formazione professionale su temi inerenti al folklore, all’arte, alla storia, alle tradizioni, all’attività sportiva.

I progetti futuri riguardano non solo il perfezionamento delle coreografie e dei costumi degli Sbandieratori ma anche l’approfondimento e lo studio degli aspetti culturali in collegamento ad altre discipline artistiche.