Giallo l’altro ieri allo stadio Pietro Barbetti di Gubbio per un gruppo elettrogeno. Sul finire della partita Gubbio – Arezzo, il gruppo elettrogeno che alimenta l’illuminazione dello stadio è andato in tilt. Con grande disappunto per i tifosi rossoblu, perché il Gubbio stava vincendo 1 – 0 e l’eventuale interruzione definitiva della partita avrebbe decretato la vittoria dell’Arezzo per 3 – 0.
Grazie al provvidenziale intervento del personale tecnico, però, la partita è potuta riprendere grazie all’allaccio della linea elettrica a quella pubblica.
Una situazione bizzarra quella dello stadio Barbetti di Gubbio, che si avvale per l’illuminazione ordinaria di un generatore autonomo mentre non sfrutta invece la reta pubblica. Un gruppo elettrogeno dovrebbe infatti funzionare “a tampone” rispetto alla linea elettrica pubblica sostituendosi a questa in caso di interruzione.
Il gruppo elettrogeno dello stadio Barbetti e lo scivolone di Fiorucci
È quello che ha pensato Vittorio Fiorucci, candidato Sindaco di Gubbio per il centrodestra, ingannato però dalla originalità della scelta impiantistica della A.S. Gubbio che è di regola contraria alla normalità.
In un comunicato stampa emesso poche ore dopo l’evento, il candidato Fiorucci denunciava: “Quanto accaduto martedì sera allo stadio Pietro Barbetti ha dell’incredibile. Il Gubbio stava vincendo contro l’Arezzo quando, per un improvviso blackout dell’impianto di illuminazione, ha rischiato seriamente di perdere a tavolino il match 3-0. Per fortuna il gruppo elettrogeno è entrato in funzione e la partita è ripresa dopo alcuni minuti di sosta forzata e si è conclusa con la vittoria della nostra squadra”.
Polemica del centrodestra con la Giunta Stirati
Naturalmente nella foga di intervenire e polemizzare con la Giunta Stirati, Fiorucci ha preso fischi per fiaschi. Ammettiamo che lo abbia fatto in piena buona fede credendo che il generatore del “Barbetti” funzionasse “a tampone” come quasi tutti i generatori del mondo. Ma non è così, purtroppo per lui. Al “Barbetti” la corrente dell’illuminazione viene prelevata sempre dal generatore.
Certo è che, prima di avanzare critiche, un candidato che ha la pretesa di diventare sindaco di Gubbio, dovrebbe prima documentarsi, proprio per non fare uno scivolone al primo comunicato stampa che pubblica.
Ma è stato così, nella foga di farsi sentire e di polemizzare, Fiorucci è giunto a deduzioni errate quanto avventate che lo hanno indotto in errore.
La replica della Giunta al centrodestra
Non che lo stadio Barbetti goda di buona salute, anzi. Tuttavia è opportuno sollevare critiche, come dicevano i latini, cum grano salis, altrimenti si rischia il ridicolo.
Non si è fatta poi attendere la replica della Giunta Stirati: “Quelli che registriamo sono attacchi strumentali e senza fondamento nei confronti di un’Amministrazione che si è sempre resa disponibile e collaborativa nei confronti di una società orgoglio della nostra città, quale è la Gubbio Calcio”.
Ma la polemica sale sul gruppo elettrogeno in tilt
Dopo il comunicato della Giunta Stirati sul gruppo elettrogeno allo stadio Barbetti in tilt, la polemica lievita, fomentata anche dai tifosi, perciò ecco spuntare stavolta il comunicato congiunto di Gubbio Civica, Lega Gubbio, Fratelli d’Italia Gubbio e Forza Italia Gubbio.
L’aggregazione di centrodestra respinge al mittente “le accuse di strumentalizzazione relative alle dichiarazioni di Vittorio Fiorucci sulla gestione dello stadio Barbetti, da parte dell’Amministrazione Stirati”.
La nota poi ripercorre le tappe dell’intervento del centrodestra in consiglio comunale circa le “preoccupanti condizioni strutturali dello stadio” che pubblicò anche “una lettera aperta al Sindaco alla quale non abbiamo mai avuto risposta”.
Gli esponenti del centrodestra mettono quindi l’accento sul “mancato accesso da parte del comune di Gubbio a fondi regionali di rigenerazione urbana di aree o strutture comunali, nei quali rientravano gli impianti sportivi, quali per esempio lo stadio Barbetti”.
Inevitabile la polemica sul gruppo elettrogeno in tilt allo Stadio Barbetti con “alcuni candidati sindaco, abili solo a generare spaccature e intorbidire le acque del dibattito politico cittadino”. Ribadisce il Centrodestra che il proprio “candidato sindaco, la nostra squadra, possano essere quello di cui la società, i tifosi e la città hanno bisogno: un gruppo pragmatico capace di ascoltare le istanze di una comunità anche quando si parla di temi sportivi”.
Pragmatismo, diremmo noi, che si è infranto sullo scoglio dell’avventatezza e del desiderio di mettersi in luce.