Mattinata intensa in casa Perugia, prima della ripresa della preparazione della squadra, in vista della trasferta di lunedì sul campo della Lucchese. Sono stati infatti presentati i nuovi acquisti Kanoute, Yabre e Joselito. E’ intervenuto anche il direttore generale e sportivo Mauro Meluso, che ha chiarito vari aspetti del mercato del Grifo, dopo alcune critiche piovute dall’esterno.

“Abbiamo rispettato un programma che ci eravamo dati con Giugliarelli e Zauli. L’obiettivo principale -ha sottolineato Meluso- era quello di sfoltire la rosa e lo abbiamo fatto. Ringraziamo i calciatori che se ne sono andati, ma abbiamo dovuto fare delle scelte su idee professionali. Questi giocatori sapevano già dall’inizio che erano sul mercato. Quindi abbiamo voluto sfoltire la rosa anche per migliorare gli allenamenti in qualità”.

Meluso: “Avevamo dei paletti sul mercato”

“Oggi dico una cosa che nel periodo del mercato non ho potuto dire -ha affermato Meluso- perchè avrei rischiato di indebolire il potere contrattuale del Perugia. Come club, abbiamo agito con dei paletti pesantissimi relativi al blocco del mercato. Lo sapevamo. Questo c’era già stato in quello estivo e ha riguardato anche questa finestra invernale. La conseguenza è stata quindi quella di dover cedere, fare spazio fisico ed economico, per avere il visto di esecutività. Il mercato estivo aveva prodotto degli utili ma la norma dice che in quello invernale poi si azzera tutto. Garantisco però che proprietà, attraverso Faroni e Borras, era pronta ad investire ma non ha potuto. Abbiamo però preso giocatori funzionali alla causa, in questo momento i risultati non sono felici ma io devo guardare la situazione in maniera lucida. Ovviamente adesso guardiamo sopra ma anche sotto”.

Poi il direttore Meluso ha risposto così sull’andamento attuale della squadra e sui singoli. “Mi sento di dare fiducia alla squadra perché sono ragazzi per bene e guardo la qualità degli allenamenti e del gruppo. E’ chiaro però, che tutti dobbiamo avere percezione del pericolo. I risultati che non arrivano all’ultimo dobbiamo analizzarli e porre un rimedio. Amoran? Prenderà una multa, fa parte del regolamento, ma non lo colpevolizzerei troppo, è giovane e sta crescendo. Seghetti? Voleva andare perchè aveva richieste da una categoria superiore, ma credo siano cambiate le strategie di chi lo voleva. È un ottimo giocatore. Va in scadenza nel 2026, poi vedremo se rinnovare. Cisco? Il calcio è meritocratico, quello che fai in campo poi te lo ritrovi. Falco? C’è stato qualche discorso, poi si fanno le scelte dovute”.

Meluso: “Lavorare con serenità. Il club è in buone mani”

Al momento sopra la testa del Grifo la situazione è più nebulosa che serena a livello di risultati. Una piazza inoltre, che ha perso entusiasmo e ovviamente come era scontato anche presenze allo stadio. Meluso cerca di spargere ottimismo e far ragionare tutti. “Nelle mie gestioni le cose si fanno attorno un concetto: la sostenibilità. Dobbiamo fare un passo alla volta e capisco la depressione dei tifosi e dell’ambiente in questo momento, ma il club è in buone mani, ne sono convinto. Il presidente Faroni vuole fare le cose bene e il mercato di giugno sarà molto differente. C’è la volontà di fare il nostro meglio nel futuro senza però mettere in pericolo il club. Perugia mi è entrata nel cuore, sono felice di essere qua. Se pensi troppo negativo arrivano solo cose negative. Dobbiamo lavorare con serenità e ristabilire anche quel clima disteso che può portarci verso il meglio. Perchè tutti questi infortuni? Se fossero solo muscolari -ha concluso Meluso- allora qualche domanda te la poni. Ma molti non lo sono. Non ho dati oggettivi per dirlo, ma potrebbe anche essere il manto erboso. Perugia ha uno storico importante sotto questo aspetto e quindi indagheremo. Sono passati più professionisti ed è successo lo stesso”.