28 May, 2025 - 18:19

Golden Boy a Solomeo. Galliani loda Ranieri: "Il più grande allenatore italiano"

Golden Boy a Solomeo. Galliani loda Ranieri: "Il più grande allenatore italiano"

“Claudio Ranieri è il più grande allenatore italiano": a dirlo è stato Adriano Galliani, amministratore del Monza e un passato glorioso da dirigente del Milan di Silvio Berlusconi. Parole arrivate a Solomeo nel corso dell'evento di Tuttosport per assegnare il premio Golden boy. Galliani ha chiamato i presenti al teatro Cucinelli a tributare un lungo applauso all'ormai ex tecnico giallorosso. Tutti in piedi quindi ad omaggiare Ranieri che è poi salito, con un fuoriprogramma, sul palco per discutere di calcio e delle sue prospettive. Prima di questo momento, Galliani aveva offerto una riflessione più ampia sull'evoluzione del calcio. "In cinquant'anni -ha detto- è passato dai sentimenti alla sfera degli affari", sottolineando "con rammarico" il cambiamento culturale ed economico che ha investito il mondo dello sport.

 

 

Le parole di Claudio Ranieri

Ad omaggiare Claudio Ranieri, non solo Adriano Galliani, ma pure il padrone di casa, Brunello Cucinelli, che lo ha abbracciato affettuosamente, così come Gigi Buffon prima di salire sul palco. Ecco cosa ha detto l'ormai ex tecnico della Roma nel suo intervento: “Quando sono arrivato alla Roma, i ragazzi avevano il morale sotto i tacchi ed ho detto ‘tirate fuori il bambino che è dentro di voi. Non siete così male come stanno facendo o la classifica dice, per cui è stata una cosa molto bella. Io non sono uno psicologo ma uno che si è fatto da se, cerco di entrare in sintonia, in simbiosi con loro e stimolare il loro io. È un gioco ma a volte è pesante e cerco sempre, come allenatore, di bilanciare” aggiungendo inoltre: “E’ un gioco il calcio che fa girare parecchi miliardi. Ricordo quando da ragazzo mi bastava dare la mano ad un presidente che rispettava quello che diceva. Io a Catanzaro non firmavo ma lottavo per centomila lire in più…”.

Poi Ranieri ha ripercorso la sua carriera:  "Non pensavo di fare l'allenatore. Ho giocato 8 anni a Catanzaro, c'erano i miei compagni più grandi che andavano a fare il corso e io non volevo. Poi di punto in bianco decido di farlo anche io, vediamo se ho idee, se so parlare con i miei giocatori, con i dirigenti, con la stampa, quindi ringraziando Dio arriva il Cagliari, la spinta del grande calcio, Napoli con Maradona, grazie anche alla famiglia, a mia moglie che so 50 anni che mi sopporta. Ho avuto una carriera con alti e bassi. La cosa bella però è stata assaporare anche l’amaro e avere sempre voglia e determinazione per lottare e ritornare. Quando sono andato a Watford mi sembrava l’inverso di Leicester: da una parte tutto andava verso il positivo, dall’altro tutto per il negativo. Poi è tornato il Cagliari, ci siamo salvati e lì ho detto che avrei smesso. E ne ero convinto. Alcuni dirigenti importanti mi hanno chiamato, fra cui Adriano Galliani. Ma dentro di me sapevo che se sarei tornato lo avrei fatto solo per Cagliari e Roma. E ho sperato non mi chiamassero. Poi la Roma ha mandato via De Rossi e chiamato Juric e pensavo di essermela scampata. Ma ora dico basta definitivamente, la decisione è presa”. 

Roma, nel 2025 nessuno meglio di te in Italia...

Claudio Ranieri ha cambiato il volto e i risultati della Roma. Se guardiamo le statistiche e consideriamo solo l'anno solare 2025, i giallorossi sono stati la squadra che ha conquistato più punti, 49 in 20 giornate (15 vittorie e 4 pareggi), chiudendo in testa questa speciale classifica, addirittura a +8 su Napoli e Inter. Che dire? Chapeau, sir Claudio!

 

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Emanuele Giacometti
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