22 Apr, 2025 - 21:00

Gls Terni, sciopero a oltranza dei dipendenti: "Nessuna risposta dall'azienda"

Gls Terni, sciopero a oltranza dei dipendenti: "Nessuna risposta dall'azienda"

Non si ferma lo sciopero dei lavoratori della Gls Terni, ditta che si occupa di logistica. La contestazione iniziata dal 17 aprile continua e prevedrà un incontro, nella giornata di domani 23 aprile alle 9, col Sindaco della città dell'acciaio, Stefano Bandecchi. Restano in ballo i temi sicurezza e stipendi.

Gls Terni, continua lo sciopero dei dipendenti

Lo sciopero dei lavoratori ternani della Gls prosegue a oltranza da cinque giorni. Dopo la sosta, relativa al periodo pasquale, i dipendenti hanno ricominciato nella contestazione, davanti all’ingresso della sede, in strada di Sabbione, per protestare contro alcune decisioni prese dall’azienda e in particolare per alcune voci "congelate" in busta paga.

Dopo lo sciopero nel mese di febbraio, è scattato un nuovo presidio e stavolta è più lungo. "La mancata indennità di trasferta - come ricordato dai dipendenti - è violazione dell’accordo di secondo livello. Recriminiamo anche il fatto che da gennaio non ci hanno rinnovato la copertura assicurativa da parte dell’azienda. Da qui non ci muoviamo”. I dipendenti hanno recriminato anche per le condizioni dei mezzi di lavoro: "Continuano a mandarci in giro con dei furgoni fatiscenti. Esce del fumo dal cambio, uno o due furgoni hanno il freno a mano rotto”. 

"Dall’azienda - spiegano i dipendenti - non abbiamo ricevuto nessuna risposta, se non la minaccia di licenziamenti. Siamo circa 20 persone ad essere in sciopero e abbiamo saputo che sono stati chiamati dei lavoratori da altre sedi fuori città per sostituirci, una condotta antisindacale che continua a ledere i nostri diritti. Nei prossimi giorni cercheremo un incontro in Comune per attenzionare l’amministrazione su ciò che sta accadendo e nel frattempo non ci spostiamo da qui perché pensiamo che la nostra sicurezza e la nostra dignità valga più di qualche giorno di lavoro perso a causa dello sciopero".

I temi sul tavolo: sicurezza e stipendi

Sul tavolo restano le questioni della sicurezza e degli stipendi ma a complicare ancor di più la vertenza c'è una situazione occupazionale che riguarda anche i dipendenti di una ditta terza che lavora in regime di subappalto per Gls. In città, tra l'altro, sono comparsi diversi striscioni in sostegno alla lotta dei lavoratori.

Lo sciopero, ripartito nella giornata odierna, ha portato anche all'incontro con l'assessore comunale allo sviluppo economico Sergio Cardinali. Domani 23 aprile alle 9 è previsto un nuovo appuntamento, stavolta col sindaco Bandecchi.

"Sono stato a Maratta - spiega l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali - a portare la vicinanza dell’amministrazione comunale e del sindaco Bandecchi ai 40 lavoratori che prestano la loro opera alla Gls e che sono di nuovo in sciopero con blocco totale delle spedizioni. La loro è una vertenza emblematica perché riguarda un settore, quello della logistica, che troppo spesso fa ricadere la fragilità contrattuale e salariale sui lavoratori. Stiamo di fronte a un mondo caratterizzato da appalti, sub appalti, società a cascata, un sistema che poi si riversa sulla retribuzione e sulla sicurezza. Non è un caso che i lavoratori che sono in presidio a Maratta lamentano tagli consistenti al salario, anche 300, 400 euro mensili, mancanza di copertura sanitaria, mezzi di lavoro datati e quindi poco sicuri".

Potere al Popolo esprime vicinanza ai lavoratori

Potere al Popolo ha voluto esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Gls di Terni. "È grave - sottolinea una nota del partito - che l’azienda, con l’obiettivo di non pagare ciò che gli spetta da contratto e con una condotta antisindacale, stia sostituendo le lavoratrici e i lavoratori in sciopero con lavoratori provenienti da altre sedi di fuori città".

"È necessario attivare in città una solidarietà concreta - conclude la nota di Potere al Popolo - Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, partecipando ai presidi davanti ai cancelli dell’azienda, in strada di Sabbione, e alle mobilitazioni che proseguiranno finché l’azienda non si deciderà a rispettare i diritti di lavoratrici e lavoratori".

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Emanuele Landi
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