Parte la rivoluzione “global service” per la manutenzione del verde pubblico e il decoro urbano e ambientale a Terni. Tag24 Umbria aveva anticipato il lancio del servizio, lo scorso 7 maggio. Quando ancora all’assessorato all’ambiente operava come delegata del sindaco Bandecchi l’ambientalista Mascia Aniello. Ora, con il passaggio delle deleghe sul verde pubblico a Marco Iapadre, l’operazione è approdata in giunta comunale che ha licenziato la proposta del nuovo bando.
Ad occuparsi della gestione del patrimonio verde della città e dei servizi di manutenzione, dopo la pubblicazione della gara, sarà un solo soggetto. Non più una miriade di affidatari di servizi parcellizzati, che rendono difficile trovare i responsabili di eventuali mancati o carenti lavori, nonché di monitorare e controllare i servizi. L’appalto sarà biennale, poi sono previsti tre potenziali rinnovi annuali e la base d’asta è molto consistente: quasi 6 milioni di euro. I costi per il Comune copriranno la manutenzione del verde pubblico e i servizi di riparazione e manutenzione vari, compresi anche gli oneri per la sicurezza.
Global service del verde a Terni, l’assessore Iapadre: “Raddoppiano gli interventi e dalla gara nuovi miglioramenti”
Dei dettagli tecnici del maxi-appalto da 6 milioni di euro ci sarà modo di parlare, quando il dirigente del settore, Piero Giorgini, emetterà il bando di gara. Al quale saranno invitate aziende specializzate, cooperative, associazioni temporanee di imprese, consorzi di settore. Intanto, Tag24 Umbria è andata a sentire l’assessore Marco Iapadre, per comprendere le scelte politiche alla base della rivoluzione verde dell’amministrazione Bandecchi.
Assessore, state lavorando al progetto da mesi e ora siete pronti a partire. Quale sarà, per le società che parteciperanno al bando, il fattore competitivo principale?
“Innanzitutto, la gara si base sul concetto di offerta economicamente più vantaggiosa – spiega Iapadre -. Significa che le offerte saranno premiate non solo dal punto di vista economico (a cui viene dato un peso meno rilevante). Ma soprattutto dal punto di vista tecnico-qualitativo. La logica del massimo ribasso riduce le condizioni di sicurezza e porta le imprese affidatarie a ridurre i servizi e la tutela dei lavoratori per massimizzare il profitto. Noi vogliamo ottenere un servizio migliore per i cittadini, un numero più alto di sfalci e manutenzione degli alberi, un incremento dei servizi resi alla collettività“.
Cosa cambierà rispetto al passato?
“Sarà una rivoluzione verde. Perché gli interventi messi a bando sono già il doppio di quelli che vengono effettuati attualmente. E che sono percepiti come insufficienti dai cittadini e dalla nostra stessa amministrazione. Abbiamo lavorato tecnicamente affinché l’offerta che si aggiudicherà la gara sia ancora migliorativa. E poi avremo un interlocutore unico. Un soggetto responsabile del monitoraggio, del controllo e della qualità degli interventi. Tutto sarà più facilmente programmabile e più gestibile rispetto alla situazione attuale“.
Alla fine della gestione a un unico contractor il Comune valuterà se sarà possibile internalizzare alcuni servizi
Appalto biennale e poi potenziali rinnovi annuali anno per anno, fino a un massimo di tre annualità. Perché questa scelta?
“Intanto avremo modo di controllare come il privato realizzerà il servizio e il grado di soddisfazione del Comune e dei cittadini – prosegue l’assessore al verde -. Non saremo legati a un affidamento lunghissimo, senza la possibilità di intervenire per sciogliere il rapporto in caso di insoddisfazione o lavori carenti. E poi la scelta politica del sindaco Bandecchi è chiara fin dall’inizio: laddove possiamo vogliamo ridurre l’esternalizzazione di servizi. E riportare in house le attività. Questo consente una riduzione dei costi e una migliore organizzazione delle manutenzioni. Negli anni avremo modo di valutare la possibilità economico-finanziaria di fare nuove assunzioni di operai e giardinieri. E di fare una ricognizione su quelle attività che potremo riportare all’interno dell’ente“.
Uno dei grandi problemi di Terni è la commistione dei servizi di manutenzione del verde con quelli di gestione ambientale in capo ad ASM, nell’ambito del contratto che scadrà nel 2029. Questi problemi saranno superati?
“È uno degli obiettivi principali del bando. Introduciamo una distanza dai cestini nei parchi, ad esempio, che obbliga l’affidatario a raccogliere i rifiuti anche dentro i giardini pubblici, cosa oggi non possibile. L’appalto, inoltre, ha due componenti: a corpo e a misura. Questo permetterà di intervenire anche nelle aree incensibili, che attualmente erano escluse dai servizi. Rispondendo così a un’esigenza molto forte dei cittadini che vivono nelle aree periferiche o in zone più isolate“.
E da domani parte la “task force” anti-malerbe per pulire strade e marciapiedi
L’annuncio arriva via social dal vicesindaco Riccardo Corridore. Da domani, lunedì 29 luglio, partirà infatti un servizio di rimozione delle malerbe. Si tratta di quelle fastidiose piante infestanti che si annidano nei marciapiedi, nelle sedi stradali e nelle aiuole a causa degli acccumuli e dei ristagi d’acqua piovana.
“Sono un segnale negativo – dice Corridore su Instagram – perché rappresentano lo stato di incuria della città. Purtroppo, la manutenzione dei tratti soggetti a questo tipo di emrgenza e l’estirpazione delle malerbe è legato al contratto di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di igiene ambientale. E non dipende, dunque, dal Comune. Voglio annunciare, però, che da lunedì partirà una task force su tutto il territorio ternano per eliminare queste malerbe. Abbiamo sollecitato il problema ad ASM, affidataria del servizio, e l’azienda si sta organizzando per estirparle. Andiamo finalmente verso la normalità: vogliamo restituire ai cittadini una bella città, una città accogliente. Quella città che a causa dell’inefficienza delle amministrazioni passate abbiamo dimenticato“.