07 May, 2025 - 21:00

Gli Sbandieratori di Gubbio tornano a Roma: arte, fede e tradizione per il Giubileo delle Bande

Gli Sbandieratori di Gubbio tornano a Roma: arte, fede e tradizione per il Giubileo delle Bande

Sabato 10 maggio 2025, il Gruppo Sbandieratori di Gubbio si esibirà a Roma, in Piazza Capranica, in occasione del Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare, un evento speciale che celebra l’anima artistica, musicale e coreografica delle tradizioni italiane.

Sarà molto più di una semplice performance: sarà un pellegrinaggio di arte e memoria, un ritorno nel cuore della Cristianità per un gruppo che incarna l’eccellenza del folklore eugubino e la fierezza di una tradizione che si tramanda da generazioni.

Il programma: fede, musica e bandiere

L’evento prevede un pellegrinaggio attraverso la Porta Santa, seguito da un momento di preghiera e riflessione guidato da Monsignor Rino Fisichella, figura di riferimento per l’organizzazione dei grandi eventi giubilari del Vaticano.

Solo dopo questo passaggio spirituale avverrà l’esibizione vera e propria degli Sbandieratori nella storica Piazza Capranica, nel centro di Roma. Uno scenario d’eccezione per un’esibizione che si preannuncia emozionante, tra coreografie aeree, rulli di tamburo e il battito solenne delle chiarine.

“Sarà un momento di comunione tra arte e fede, tra bellezza e memoria. Un Giubileo che unisce l’Italia attraverso le sue radici popolari”, affermano i promotori.

Un ritorno al Giubileo

Per il Gruppo Sbandieratori di Gubbio, quello del 10 maggio non è un debutto ma un ritorno carico di significato. Il sodalizio eugubino ha infatti già partecipato a due eventi giubilari di portata storica:

  • Nel 2000, in occasione del Giubileo dei Giovani indetto da San Giovanni Paolo II, i bandieranti di Gubbio furono tra i protagonisti delle celebrazioni a Roma.

  • Nel 2016, per il Giubileo della Misericordia promosso da Papa Francesco, il gruppo non solo si esibì, ma realizzò anche un progetto musicale speciale.

“Durante il Giubileo del 2016, con la collaborazione del professor Maurizio Ceccarelli, realizzammo l’inno giubilare suonato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e poi in Piazza San Pietro, davanti al Papa.

Un momento storico, che segnò il riconoscimento ufficiale di un gruppo che da anni rappresenta Gubbio e l’Italia nei contesti più solenni e internazionali.

Breve storia di un’eccellenza eugubina

Il Gruppo Sbandieratori di Gubbio nasce nel 1969 con l’intento di valorizzare e riproporre l’antica arte della bandiera, secondo le tradizioni dei giochi storici e delle feste comunali del Medioevo. Fin da subito si distingue per rigore stilistico, qualità tecnica e creatività coreografica, diventando ambasciatore della cultura umbra in Italia e all’estero.

Negli anni, il gruppo ha partecipato a manifestazioni storiche, rievocazioni, festival internazionali, eventi istituzionali, sempre con un tratto distintivo: eleganza nei movimenti, precisione nei lanci, potenza nella musica. I loro colori, i loro costumi e la sincronia perfetta delle coreografie sono il frutto di allenamento costante e passione collettiva.

“Essere sbandieratore non è solo fare spettacolo: è custodire un’identità, trasmettere un’eredità, portare avanti un gesto che racconta secoli di storia”, dicono i veterani del gruppo.

Piazza Capranica: un palcoscenico simbolico

Piazza Capranica, a pochi passi da Montecitorio, è uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Roma. Intima e monumentale al tempo stesso, accoglierà le esibizioni delle bande musicali e dei gruppi popolari italiani nell’ambito del Giubileo, offrendo un’occasione unica per far dialogare tradizione e contemporaneità.

Il ritmo dei tamburi, l’intreccio dei drappi lanciati in aria, l’eco delle chiarine tra i palazzi rinascimentali saranno lo scenario perfetto per celebrare la vitalità delle culture locali in un contesto nazionale.

“Porteremo con noi lo spirito di Gubbio, il suono delle pietre, il colore dei nostri Ceri. Sarà un onore rappresentare la nostra città in questo evento così significativo”, affermano i giovani sbandieratori in partenza per Roma.

Non solo folklore, ma spiritualità condivisa

Il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare è un’idea voluta fortemente dalla Santa Sede per valorizzare le forme espressive della devozione popolare, quelle che si manifestano attraverso la musica, il gesto, la danza, le feste tradizionali.

Non si tratta di semplice intrattenimento, ma di una forma di liturgia laica, che tocca le corde della memoria e del cuore collettivo. Gubbio, con il suo calendario di eventi civico-religiosi – dai Ceri al Palio, dal Natale all’Epifania – incarna in pieno questa sintesi tra sacro e popolare.

“Essere parte di questo Giubileo è anche un modo per offrire la nostra arte come preghiera, come segno di unità e bellezza condivisa”, sottolinea il direttivo del gruppo.

La partecipazione al Giubileo non è solo un traguardo simbolico, ma anche un investimento nel futuro del gruppo. I giovani che oggi imparano a roteare la bandiera, a leggere la partitura, a marciare in sincrono, sanno che stanno entrando in una comunità viva, dove ogni gesto è un ponte tra passato e futuro.

Il gruppo lavora attivamente con le scuole e le famiglie, trasmettendo competenze, valori e appartenenza. Non è raro vedere padri e figli, fratelli, cugini indossare lo stesso costume, condividere lo stesso ritmo. “Andare a Roma significa anche dire ai nostri ragazzi: voi siete all’altezza, portate avanti la nostra storia con orgoglio e rispetto”.

Gubbio, bandiera dell’Italia che resiste

Il 10 maggio, in Piazza Capranica, le bandiere di Gubbio voleranno alte nel cielo romano, ricordando a tutti che l’Italia più profonda, quella dei borghi, dei suoni antichi, dei gesti tramandati, è viva, fiera e presente.

La Fede, la musica, il colore e l’identità si fonderanno in uno spettacolo che sarà preghiera e danza, memoria e visione.

“Ci saranno tante città, tante tradizioni. Ma noi porteremo il cuore di Gubbio, concludono gli organizzatori.

Un cuore che batte da secoli, al ritmo dei tamburi, sotto il volo libero delle bandiere. E che a Roma, ancora una volta, si farà vedere, ascoltare, ricordare.

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Mario Farneti
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