09 Nov, 2025 - 12:00

Turismo d’eccellenza e rigenerazione: la glamping in Valnerina e campo da golf a Piediluco al centro della nuova strategia di Terni

Turismo d’eccellenza e rigenerazione: la glamping in Valnerina e campo da golf a Piediluco al centro della nuova strategia di Terni

Il turismo umbro punta a innovazione e qualità, combinando rigenerazione dei siti storici, sostenibilità ambientale e ospitalità di alto livello. Agli Stati generali dell’economia di Terni, organizzati dall’assessore allo sviluppo economico Sergio Cardinali, la sessione sui nuovi orizzonti del turismo ha presentato due progetti strategici: la realizzazione di un glamping 5 stelle nella ex Snia Viscosa in Valnerina e la creazione di un campo da golf a 18 buche tra Piediluco e Labro.
Due iniziative collegate da una visione integrata, in cui paesaggio, sport e ospitalità si combinano per rilanciare l’attrattività territoriale.

Il progetto di rigenerazione della ex Snia Viscosa prevede un resort di fascia alta con 120 camere, area glamping immersa nel verde, spa panoramica sul fiume, roof garden, sale meeting fino a 800 posti e museo multimediale dedicato all’acqua e alle Cascate delle Marmore.
L’investimento complessivo è stimato in 15 milioni di euro, con 10 milioni di fondi pubblici, presentati tramite il bando promosso dall’assessore Sergio Cardinali, e 5 milioni di cofinanziamento privato, utilizzando esclusivamente i volumi esistenti senza nuova cementificazione e puntando su soluzioni architettoniche sostenibili e materiali leggeri.

Vogliamo che l’intera filiera sia coinvolta: chi produce materiali, chi offre servizi, chi ha idee per la gestione. L’interesse è che il valore resti in Umbria e che la memoria del sito si traduca in attrattore turistico per famiglie, convegni e sportivi, non un ennesimo contenitore senz’anima”, spiega Walter Fontana, coordinatore del progetto.

Resort e Glamping in Valnerina: rigenerazione industriale e turismo esperienziale

Il glamping e resort nella ex Snia Viscosa si propone come modello di turismo esperienziale di alta qualità, capace di attrarre visitatori interessati a benessere, sport e cultura.
Il progetto prevede percorsi ciclabili, stazioni per camper, giardini tematici e itinerari didattici sull’acqua, collegando la Valnerina a Piediluco tramite piste fluviali e ciclovie integrate.

Oltre alle camere e al glamping - prosegue Fontana - il concept punta sulla rigenerazione, sulla struttura modulare e sull’integrazione tra memoria industriale, paesaggio e filiera economica locale”.

Il progetto ha già superato la verifica di sostenibilità ambientale, e prevede un ascensore panoramico o funicolare per collegare la Cascata delle Marmore, il resort ex Snia e il lago di Piediluco, seguendo tracciati storici per evitare nuovo consumo di suolo.

Campo da golf a Piediluco: sport e turismo come leva di sviluppo territoriale

L’altra grande iniziativa riguarda Piediluco e Labro, dove sorgerà un campo da golf a 18 buche immerso nel paesaggio naturale, con porticciolo per collegamento al lago, percorsi ciclabili e navigazione fluviale integrata.
Il progetto, promosso da Vincenzo Noceta, si sviluppa su terreni dell’azienda agricola familiare, con il supporto congiunto di amministrazioni umbre e laziali.

Abbiamo portato avanti il progetto per anni: oggi la sinergia tra l’amministrazione di Terni e i Comuni del Lazio sblocca finalmente una visione comune per tutta la valle. Il campo sarà collegato al lago tramite un porticciolo, prevederà attività sportive e istruttive per i giovani, e sarà raggiungibile via acqua e grazie a piste ciclabili”, spiega Noceta.

Il progetto include anche la ristrutturazione di Villa Morandi, che diventerà polo culturale e ricettivo, ospitando museo dei pittori en plein air, eventi sportivi e attività turistiche dedicate.
Quello che per noi è importante - sottolinea Nocetaè la dimensione integrativa: sport e turismo, sì, ma come leva per la valorizzazione multifunzionale del territorio, dal coinvolgimento della comunità al rispetto delle proprietà collettive”.

Infrastrutture leggere e domini collettivi: un modello di rete condivisa

I due progetti sono sostenuti da una rete di infrastrutture leggere e servizi integrati, tra cui navigazione fluviale Marmore-Piediluco-Labro, ciclovie tra borghi e poli turistici, e la valorizzazione dei 5.000 ettari di proprietà collettive.
Mettere in rete proprietà collettive, borghi, sport e cultura, integrandoli in una rete di servizi sostenibili: l’Umbria può diventare laboratorio per la gestione condivisa del territorio che unisce economia, ambiente e società”, afferma Miro Virili, rappresentante dei domini collettivi di Piediluco.

I due interventi rappresentano un cambio di paradigma per il turismo regionale, combinando rigenerazione industriale, sport, cultura e ospitalità di alta gamma.
Un modello capace di generare occupazione, rilanciare l’economia locale e consolidare il brand turistico dell’Umbria come destinazione autentica e sostenibile.

Non bandi vuoti - ribadiscono i promotori - ma proposte operative, a disposizione di chi vuole investire qui e far crescere il territorio, insieme”.

In questo contesto, Valnerina e Piediluco diventano laboratorio di turismo innovativo, dove rigenerazione, esperienza e sostenibilità creano un modello replicabile per l’intera regione.

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Federico Zacaglioni
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