Un sabato di alta formazione, partecipazione e consapevolezza quello che si è svolto a Spoleto nella Sala Monterosso di Villa Redenta. La città umbra ha ospitato una delle tappe del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche, un’iniziativa nazionale promossa dalla Fondazione Maruzza, giunta alla sua quarta edizione e destinata a concludersi il prossimo 15 giugno a Palermo.
Il titolo dell’evento formativo, “Cure Palliative Pediatriche in Umbria: passo dopo passo una rete sempre più palliATTIVA”, ha riassunto con efficacia il senso dell’intera giornata: costruire una rete regionale solida, consapevole e capace di rispondere in modo coordinato ai bisogni dei bambini affetti da malattie inguaribili e delle loro famiglie.
Promosso dall’associazione Aglaia Odv in collaborazione con l’Azienda Usl Umbria 2, il corso ha ricevuto il patrocinio del Comune di Spoleto e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia. Accreditato ECM (Educazione Continua in Medicina), ha rappresentato un momento cruciale di confronto per decine di operatori sanitari, impegnati quotidianamente nella complessa gestione della cronicità pediatrica in fase avanzata.
A dare spessore scientifico all’iniziativa, una rosa di relatori di rilevanza nazionale, tra cui Fabio Borrometi, già responsabile del Centro regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche del Santobono-Pausilipon di Napoli, e Pierina Lazzarin, presidente del Comitato Cure Palliative Pediatriche della SICP. Insieme a loro, numerosi professionisti umbri - medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti - hanno animato una tavola rotonda orientata all’individuazione di strategie operative e condivise.
Il cuore dell’incontro, come sottolineato da Valentina Mattioli, responsabile del coordinamento didattico per la Usl Umbria 2, è stato proprio l’ascolto reciproco tra diverse professionalità. Un lavoro di tessitura, ancora in corso, che punta a garantire equità d’accesso alle cure palliative pediatriche in tutta la regione.
“La rete - ha spiegato Daniele Mezzetti, referente regionale per le CPP - non è solo un’organizzazione. È un impegno collettivo verso un’assistenza che non abbandona, che accompagna e che riconosce la dignità di ogni vita, anche quando non può essere guarita”.
Significativa anche la presenza del direttore generale della Usl Umbria 2, Piero Carsili, a testimonianza del sostegno strategico dell’azienda sanitaria all’implementazione dei percorsi di cura e accompagnamento.
Il messaggio chiave dell’edizione 2025 del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche - “Diventa PalliAttivo” - è stato ben rappresentato dall’evento di Spoleto. Informare, formare e sensibilizzare: tre azioni che si fondono in una sola missione civile e sanitaria. “Diventare palliATTIVI” - come sottolinea la Fondazione Maruzza - significa non rimanere spettatori, ma farsi promotori di un cambiamento culturale e operativo.
Lo hanno dimostrato anche i due direttori scientifici del corso, la dottoressa Marta De Angelis, dirigente medico Cure Palliative Usl Umbria 2 e segretaria della Società Italiana di Cure Palliative, e la pediatra Elena Bordone, esperta in CPP, che hanno costruito un programma formativo centrato sulla condivisione, lontano da sterili modelli frontali.
La giornata si è conclusa nel parco di Villa Redenta con attività ludiche per bambini e famiglie: un modo semplice ma efficace per ricordare che anche la leggerezza può fare parte del percorso di cura. Tra biciclette, cacce al tesoro e sorrisi, la comunità ha risposto con una presenza concreta, restituendo il senso profondo di un’iniziativa che unisce la competenza sanitaria all’empatia quotidiana.
Spoleto, con la sua tappa, ha dimostrato che le cure palliative pediatriche non sono un tema di nicchia, ma un diritto di tutti e una responsabilità condivisa. L’Umbria ha preso parte al Giro con convinzione, passo dopo passo, verso una rete che oggi è più “palliATTIVA” che mai.