Terni si prepara ad accogliere la sesta edizione delle Giornate della filosofia, un appuntamento che trasforma la BCT – Biblioteca Comunale – in un vero e proprio laboratorio di pensiero. Quest’anno, l’attenzione sarà puntata sul transumanesimo e postumanesimo, due filoni filosofici che stanno scuotendo la riflessione contemporanea, mettendo in discussione il concetto stesso di umanità. Dal 26 al 28 settembre, la città diventerà il punto d’incontro per chiunque voglia esplorare i limiti del senso dell’esistenza e il decentramento dell’essere umano, in un mondo sempre più tecnologico.
Le Giornate della filosofia alla BCT non sono solo per addetti ai lavori o filosofi di professione. L’evento, aperto a tutti, invita chiunque voglia mettere alla prova la propria visione del mondo e dell’essere umano. Le discussioni non mancheranno di mettere alla prova certezze e idee preconcette, in una cornice che rende la filosofia accessibile, ma non meno pungente.
Giornate della filosofia, filosofi e studiosi a confronto
L’inizio della tre giorni sarà scandito dall’intervento di Francesco Calemi, dell’Università di Perugia, che aprirà la strada al tema centrale: il futuro dell’umanità alla luce del transumanesimo. Il dibattito proseguirà con Antonio Allegra, docente all’Università per Stranieri di Perugia, che affronterà le ipotesi legate alla trasformazione dell’uomo attraverso l’intelligenza artificiale e la biotecnologia. Sarà interessante vedere come si intrecceranno i punti di vista su come l’uomo, attraverso la tecnologia, cerchi di superare i propri limiti biologici.
Non si poteva ignorare l’influenza delle nuove tecnologie sul pensiero filosofico. Tra gli appuntamenti più attesi spicca quello con Andrea Tortoreto, che aprirà una finestra sul rapporto tra la filosofia e l’intelligenza artificiale, esplorando le sfide sollevate da strumenti come ChatGPT. È un tema che cattura la curiosità di molti, considerando l’impatto che queste innovazioni hanno già iniziato ad avere nella vita quotidiana.
La presenza del corpo umano nella riflessione postumana sarà un altro focus centrale della manifestazione. Claudia Caneva dell’Università di Roma Tre offrirà uno spunto di riflessione sul destino del corpo nell’epoca digitale, quando si parla sempre di più di un’identità umana interconnessa con la tecnologia. Un altro intervento chiave sarà quello di Simone Pollo, dell’Università “La Sapienza” di Roma, che si chiederà se davvero abbiamo bisogno di andare oltre l’umanesimo.
Altri appuntamenti da non perdere: Alberto Cesaretti e la notte bianca dei ricercatori
Il 26 settembre 2024, la BCT di Terni ospiterà Alberto Cesaretti, che condurrà due sessioni di dialogo dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 20:00. Cesaretti esplorerà argomenti cruciali legati all’evoluzione dell’identità umana in questo contesto tecnologico. Si discuteranno le implicazioni etiche e filosofiche di come l’essere umano, attraverso la tecnologia, possa andare oltre i suoi limiti naturali e biologici, affrontando domande profonde sull’essenza dell’essere umano e la sua relazione con la macchina.
Il giorno successivo, 27 settembre 2024, la Notte europea dei ricercatori trasformerà la BCT in uno spazio di dialogo tra scienza e filosofia. Questo evento fa parte del progetto SHARPER, che mira a rendere la ricerca scientifica più accessibile e a coinvolgere il pubblico nella riflessione su questioni attuali. Alle 16:30, si terrà una conversazione tra la sociologa Sabina Curti e il giornalista Domenico Iannacone, incentrata su “Narrare i luoghi dell’esperienza tecno-sociale“. Il dibattito esplorerà come la tecnologia stia trasformando il modo in cui percepiamo la realtà e come le narrazioni possano ancora aiutarci a comprendere l’esperienza umana in un mondo dominato dalla tecnologia.
In particolare, la discussione si concentrerà sul potere delle storie nel rielaborare il nostro rapporto con la tecnologia e l’ambiente sociale che essa crea. Il postumanesimo, concetto che mette in discussione la centralità dell’essere umano nell’universo, sarà al centro del confronto, ponendo domande su come le innovazioni tecnologiche ridefiniscano l’identità umana e sociale. Un’attenzione particolare verrà dedicata all’importanza di dare voce a coloro che sono spesso sottorappresentati nella narrazione digitale.