Nei giorni del 25 e 26 maggio si terranno in vari siti d’Italia numerose iniziative nell’ambito della XVI Giornata Nazionale delle Miniere. Promossa annualmente da Ispra per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico-minerario, la Giornata Nazionale delle Miniere è coordinata dalla rete ReMi (Rete nazionale dei parchi e dei musei minerari) di Ispra – snpa in collaborazione con Mase, Aipai, Anim, Assorisorse, G&T, con il Patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi e di EuroGeoSurveys, Sigea e Amodo (Alleanza per la Mobilità Dolce).
Si tratta di un evento dedicato alla scoperta dei parchi, dei siti e dei musei minerari d’Italia, spesso poco conosciuti, che negli anni sta riscuotendo un sempre maggiore interesse. L’Italia è un Paese che ha avuto un importante passato legato all’attività estrattiva ma la maggioranza delle miniere è ormai in disuso, essendo inattive oppure abbandonate. In Umbria saranno due i siti che parteciperanno alla Giornata Nazionale delle Miniere: Spoleto con il Museo delle Miniere di Morgnano e Arrone, nella Valnerina ternana, dove si trova la miniera di Buonacquisto.
Giornata Nazionale delle Miniere: le iniziative a Spoleto…
A Spoleto l’appuntamento è per domani sabato 25 maggio al Museo delle Miniere dove sono in programma una serie di attività legate al territorio e alla sua storia. Si parte alle 15 con un suggestivo trekking nel percorso dei minatori curato dal Must, Museo delle Scienze e del Territorio di Spoleto. Alle 16.30 ci sarà la visita guidata nel museo del Pozzo Orlando mentre alle 17 si terrà la presentazione della tesi di Marco Acciaio, neo laureato in Architettura all’Università di Macerata, che presenterà una possibile riqualificazione e riallestimento del Museo delle Miniere. Interverrà Saverio Verini, direttore dei Musei Civici di Spoleto.
Il Museo delle Miniere di Spoleto sorge oggi dove un tempo c’era il Pozzo Orlando, nel cantiere di Morgnano che era il principale del complesso minerario spoletino. Si tratta di un luogo simbolo della memoria di tanti lavoratori che qui erano impiegati, oggi gestito dall’Associazione Amici delle Miniere. Al suo interno raccoglie materiali, documenti, reperti e filmati con le testimonianze degli ex minatori. Le miniere di Spoleto, da cui si estraeva lignite, furono in funzione per ottanta anni, dal 1881 al 1961. La storia delle miniere di Spoleto è legata a doppio filo a quella delle Acciaierie di Terni a cui fornivano il combustibile. Nel 1955 l’impianto di Morgnano fu teatro di una terribile tragedia in cui persero la vita 23 minatori a causa di una improvvisa scarica di gas che prima saturò l’aria e poi condusse all’esplosione.
…E quelle ad Arrone
Anche quella di Buonacquisto, piccola frazione del Comune di Arrone, era una miniera di lignite che fu in attività dal 1918 al 1958. Al centro della piazza del paese si trova la scultura che onora la memoria dei sette minatori che vi persero la vita. Oggi, quei luoghi un tempo produttivi sono diventati il Parco minerario Valentino Paparelli, intitolato all’antropologo che alla tradizione della Valnerina ternana dedicò i suoi studi. Il Parco Paparelli, dove l’anno scorso è stato inaugurato un nuovo percorso, è un altro importante esempio di archeologia industriale.
A Buonacquisto gli appuntamenti alla scoperta della miniera e del suo parco, sono in programma per domenica 26 a cura dell’associazione culturale Buonacquisto Insieme. Alle 10 ci sarà la passeggiata mentre alle 12 sarà svelato il nuovo allestimento del centro visite, che include una mostra fotografica permanente sulla miniera. A seguire, il pranzo con i piatti tipici dei minatori mentre nel pomeriggio, alle 15, ci sarà lo spettacolo teatrale di e con Stefano de Majo che racconterà la vita in miniera.