10 Oct, 2025 - 18:30

Giornata mondiale della salute mentale: Umbria tra le regioni più fragili

Giornata mondiale della salute mentale: Umbria tra le regioni più fragili

Il 10 ottobre, Giornata mondiale della salute mentale, è accompagnato da un nuovo allarme sulla salute psicologica in Umbria. Le ultime rilevazioni PASSI (adulti) e Passi d’Argento (over 65) dell’Istituto Superiore di Sanità (biennio 2023-24) mostrano come nel nostro territorio il 6,2% degli adulti e quasi il 13,8% degli anziani riferisca sintomi di depressione. Una percentuale ben superiore alla media nazionale per gli anziani (circa il 9%), che colloca l’Umbria fra le regioni più colpite d’Italia dalla depressione senile. Il dato riflette un primato drammatico – quarto posto nazionale – dietro solo a Molise, Marche e Sardegna, e sottolinea la necessità di interventi mirati per il disagio mentale in età avanzata.

In Italia oltre il 6% degli adulti mostra segni di depressione: i numeri del report ISS

Secondo la sorveglianza PASSI 2023-24 dell’ISS, in Italia poco più del 6% degli adulti (18-69 anni) riferisce sintomi depressivi. La quota raddoppia nelle persone con difficoltà economiche: il 18% di chi dichiara gravi problemi a fine mese segnala depressione (contro il ~6% dei più agiati). Le donne sono più colpite degli uomini (circa il 7% vs 5%), così come chi vive da solo, chi ha un basso livello di istruzione o convive con patologie croniche (prevalenze intorno all’8-11%). Complessivamente, però, soltanto il 65% di chi dichiara sintomi depressivi cerca aiuto medico o psicologico.

Over 65 e salute mentale: in aumento i casi di depressione tra gli anziani italiani

Nel biennio 2023-2024 si stima che 9 anziani su 100 (circa il 9%) soffrano di sintomi depressivi e percepiscano compromesso il proprio benessere psicologico. La prevalenza sale con l’età, fino al 13% tra gli over-85, e riguarda soprattutto le donne (12% delle anziane contro il 5% degli uomini coetanei). L’impatto della povertà è drammatico: il 25% degli anziani con gravi difficoltà economiche riporta sintomi depressivi, contro appena il 6% fra chi ha un tenore di vita confortevole. Anche l’istruzione fa la differenza: il 12% di chi ha al massimo la licenza elementare soffre di depressione (contro il 5% dei laureati). Gli ultrasessantacinquenni soli presentano un tasso dell’11%, mentre chi convive con due o più patologie croniche arriva al 17%. Una discreta quota (23%) non chiede aiuto: chi lo fa si rivolge al 26% ai soli familiari/amici, al 13% solo a operatori sanitari e per il 37% a entrambi.

Umbria quarta in Italia per depressione tra gli over 65: l’allarme dei dati Passi d’Argento

Per gli anziani umbri la situazione è ancora più grave: il 13,8% degli ultrasessantacinquenni soffre di sintomi depressivi, un valore di oltre 4 punti superiore alla media nazionale (9,4%). Al contempo, l’88,7% degli anziani umbri depressidichiara di aver chiesto aiuto, una quota significativamente più alta del 74,7% medio nazionale. L’Umbria conferma così il suo triste primato regionale tra gli over 65, una condizione che sottolinea la necessità di interventi mirati e di maggiore assistenza psicologica per la popolazione anziana.

Depressione in Umbria, adulti nella media nazionale ma richieste di aiuto più basse

Nella fascia 18-69 anni, la prevalenza di umbri con sintomi depressivi (6,2%) è praticamente identica a quella italiana (5,9%). Anche la propensione a chiedere aiuto tra gli adulti depressi umbri (62,1%) è simile al 64,7% nazionale. Tra le persone depresse, i giorni medi di malessere fisico e mentale sono sovrapponibili alla media nazionale: in Umbria si segnalano in media 8,2 giorni al mese di cattiva salute fisica (vs 9,6 nazionali) e 14 giorni di cattiva salute psichica (vs 16 nazionali). La proporzione di giorni in cui ansia o depressione limita le attività quotidiane (circa 8) è anch’essa allineata al dato nazionale. Questi valori dimostrano che, seppure esistente, il disagio psicologico tra gli adulti umbri non eccede ampiamente il contesto nazionale, benché rimanga alto l’allarme per la fascia anziana.

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Francesca Secci
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