Si chiama “Giving Tuesday” (“Martedì del dono” letteralmente). È la Giornata mondiale del dono che si celebra in tutto il mondo il martedì successivo al Black Friday. Nata a New York nel 2012, è la risposta che oppone l’altruismo alla sfrenata corsa consumistica. Promossa in Italia dalla Fondazione Filantropica Aifr – Ets con il patrocinio di Anci, Assifero e Cvsnet, incarna un messaggio di generosità che oggi coinvolge oltre 100 Paesi e a cui anche la Basilica di San Francesco di Assisi si è unita. Domani il Sacro Convento sarà infatti illuminato di rosso per questa speciale occasione che riporta al centro i valori umani e spirituali più nobili. Numerosi sono i monumenti simbolo coinvolti nell’iniziativa che fa della solidarietà l’epicentro di un’ondata virtuosa di bene, contro lo spietato paradigma consumistico.

Giornata mondiale del dono: la Basilica di San Francesco in Assisi si illumina di rosso

Il “Giving Tuesday” quest’anno cadrà proprio domani, martedì 3 dicembre. Sarà un’occasione per riflettere e compiere gesti di concreto altruismo donando ciò che si può. Non si tratta di donare necessariamente beni materiali, ma anche “cose” diverse, come un sorriso o un po’ del proprio tempo. Ad Assisi questa ricorrenza è particolarmente sentita data la vicinanza col messaggio francescano, sempre sorprendentemente attuale.

Domani sera la facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco in Assisi sarà colorata di rosso, il colore simbolo del dono e del calore umano. A spiegare nel dettaglio il significato di questa occasione e del suo valore, sono stati in una nota del Sacro Convento, fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione e Marco Cecchini, presidente di Fondazione Aifr che hanno diffuso parole di grande ispirazione.

Cesareo: “Il messaggio di San Francesco rivive nel dono”

La Giornata del dono – ha sottolineato fra Cesareo – è una bella opportunità per ricordarci reciprocamente uno dei messaggi centrali della spiritualità cristiana: ‘Si è più beati nel dare che nel ricevere’ (At 20,35)”. Ispirandosi ai valori francescani più autentici, il “Giving Tuesday” è un momento di riflessione e condivisione che si colloca agli antipodi del consumismo.

San Francesco stesso – prosegue il religioso – ha cominciato il suo percorso di conversione spirituale e religiosa proprio condividendo i suoi beni con i poveri. Di fronte così all’overdose di consumismo compulsivo (alimentato anche da alcune trovate commerciali come il Black Friday di questi giorni), è bello riprendere una boccata di aria fresca a partire da ciò che è proprio e unico del nostro essere uomini e donne. Mentre ogni essere vivente, infatti, per mantenersi in vita, ha bisogno di prendere per sé cibo, spazio e un luogo di rifugio, la generosità, il condividere, il donare appunto qualcosa di noi per il bene di un altro sono gesti che appartengono solo all’umanità e la fanno crescere in dignità e nella bellezza“.

Cecchini: “Italia Paese di grande generosità”

Cecchini nel suo intervento ha voluto rimarcare quanto il nostro Paese sia un virtuoso esempio di altruismo. “Il 3 dicembre, il Giving Tuesday – ha dichiarato – rappresenta un’opportunità unica per dimostrare che l’Italia continua a essere un paese di grande generosità“.

Cecchini si è soffermato su come non siano per forza necessari gesti eclatanti ma anzi, al contrario, siano proprio le piccole azioni a fare la differenza. “Questa giornata ci invita a riflettere sul valore del dono e sulla forza della solidarietà, specialmente in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Ogni piccolo gesto conta e può davvero fare la differenza nella vita degli altri. In un’epoca in cui disuguaglianze sociali ed emergenze sono sempre più evidenti, è fondamentale unirci e sostenerci reciprocamente. La generosità – conclude Cecchini – è un linguaggio universale che ci unisce e ci permette di affrontare le sfide del presente e del futuro“.