In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, gli ospedali di Città di Castello e di Gubbio-Gualdo Tadino (Branca) partecipano alla quinta edizione dell’(H) Open Week promossa da Fondazione Onda Ets. Le iniziative, rivolte alla popolazione e agli operatori sanitari, rientrano nel cartellone “Umbria contro ogni genere di violenza”, il programma coordinato dalla Regione Umbria con la collaborazione delle aziende sanitarie e ospedaliere.
Le iniziative si terranno dal 21 al 27 novembre. Come comunica l’Usl Umbria 1, le facciate degli ospedali di Città di Castello e di Branca saranno illuminate di rosso ogni sera, dalle 18 alle 23, a simboleggiare l’adesione alla ricorrenza e a richiamare l’attenzione sulla lotta contro la violenza di genere. All’interno delle hall verranno inoltre allestite installazioni artistiche - scarpe rosse, fotografie, quadri e pannelli tematici - con l’obiettivo di trasformare gli spazi sanitari in luoghi di sensibilizzazione e memoria.
Il programma dell’ospedale di Città di Castello si apre venerdì 21 novembre, dalle 10 alle 13, nella sala convegni della direzione sanitaria, con un evento formativo dedicato alla gestione dell’accesso delle donne vittime di violenza nei pronto soccorso aziendali. L’iniziativa, aperta anche alla cittadinanza, si propone di aggiornare procedure operative e rafforzare la collaborazione tra i servizi ospedalieri e le reti territoriali di supporto.
Nel pomeriggio, dalle ore 15, l’ingresso principale dell’ospedale ospiterà lo spettacolo multidisciplinare “Voci per la libertà”, che unisce musica, canto e poesia in un momento espressivo dedicato alla riflessione e alla partecipazione pubblica.
Martedì 25 novembre, dalle 11.30 alle 13.30, sempre nell’ingresso principale andrà in scena l’iniziativa “Danza per la vita”, performance pensata come simbolo di vicinanza, resilienza e partecipazione collettiva.
All'ospedale di Branca, lunedì 24 novembre, dalle 10 alle 13, l’Auditorium ospiterà l’incontro “Contrasto ad ogni forma di violenza”, un appuntamento aperto alla cittadinanza e con il coinvolgimento attivo delle scuole del territorio. La mattinata sarà dedicata a interventi formativi, testimonianze dirette e laboratori educativi, con l’obiettivo di stimolare una riflessione condivisa sulle dinamiche della violenza di genere, sugli strumenti di prevenzione e sull’importanza di una cultura della tutela e del rispetto.
Le iniziative promosse dagli ospedali di Città di Castello e Branca si collocano all’interno del più ampio programma regionale “Umbria contro ogni genere di violenza”, piattaforma di interventi istituzionali, culturali e formativi coordinata dalla Regione. L’obiettivo è rafforzare la rete di accoglienza e supporto alle vittime, potenziare la formazione degli operatori sanitari e diffondere una cultura del rispetto e della prevenzione sul territorio.
In ambito sanitario, la collaborazione con la Fondazione Onda Ets si inserisce nel percorso delle strutture con Bollino Rosa, riconoscimento riservato agli ospedali che assicurano particolare attenzione alla salute femminile e sviluppano percorsi dedicati per l’accoglienza e la presa in carico di pazienti vittime di violenza.
La sinergia tra iniziative culturali, formative e interventi clinici intende consolidare un sistema integrato capace di prevenire e contrastare in modo efficace ogni forma di abuso, promuovendo consapevolezza e tutela sia a livello individuale sia comunitario.
L'integrazione momenti artistici, iniziative formative e incontri dedicati alle scuole testimonia la volontà di coinvolgere non solo i professionisti e gli operatori sanitari, ma anche cittadini, studenti e frequentatori delle strutture ospedaliere.
L'Usl Umbria 1 punta così a consolidare un modello integrato di prevenzione, rafforzando i protocolli di gestione delle emergenze, garantendo alle vittime un accesso agevolato ai servizi di supporto e diffondendo una cultura della non violenza attraverso percorsi di sensibilizzazione estesi e costanti su tutto il territorio.
L’illuminazione ossa delle facciate e le installazioni artistiche contribuiscono a trasformare gli ospedali in spazi simbolici e immediatamente riconoscibili. Scarpe rosse, fotografie e opere esposte richiamano storie, vissuti e realtà spesso invisibili, stimolando visitatori, personale sanitario e cittadini a una riflessione consapevole e partecipata.
Gli eventi promossi nei due presidi si inseriscono in un più ampio impegno regionale e nazionale per la prevenzione della violenza sulle donne. Come sottolineano istituzioni e operatori, la formazione continua e la sensibilizzazione pubblica rimangono strumenti fondamentali per contrastare un fenomeno ancora purtroppo diffuso, trasformando la memoria in azione concreta e cultura della prevenzione.