Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria ( ODG ) ha convocato ( ndr. questa mattina 24 marzo alle ore 9,30 presso il Plaza Hotel ) l’Assemblea Annuale di Bilancio, nel corso della quale , tra relazioni e bilanci, è stata l’occasione per il confronto sulle questioni più rilevanti della categoria e sulle iniziative che il Consiglio ha pianificato nel corso dell’anno 2023, volte soprattutto a riqualificare la figura del giornalista. Ad aprire l’Assemblea è stato l’intervento del Presidente dell’ordine Mino Lorusso. Dopo il saluto, il Presidente Lorusso ha affrontato il tema sulla libertà di stampa.
“ Il bilancio dell’attività in questi ultimi 12 mesi – ha relazionato il Presidente Lorusso – mi offre l’occasione di sottolineare alcuni aspetti legati alla nostra professione ed espressamente alla libertà di stampa e al problema, sempre più avvertito anche in sede locale, dei rapporti tra istituzioni, pubblica amministrazione e sistema dell’informazione nel suo insieme”. Leggendo le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sulla libertà di stampa (definita “fondamentale per la nostra democrazia”) ha confermato quanto ci si trovi concordi.
All’Assemblea del Bilancio annuale dell’Ordine dei Giornalisti : si parla di libertà di stampa
Perchè si richiamano all’assunzione di responsabilità, alla richiesta di “lealtà” e di “rispetto dei fatti”: una lealtà e un rispetto rivolto alle persone, alle loro storie, alla difesa dei loro diritti, alla loro “presunzione di innocenza”, soprattutto quando si è in presenza di indagini in corso. “ Parallelamente, il dovere di informare e il diritto ad essere informati impone la ricerca costante di equilibrio tra diritti e doveri: una ricerca alla quale (come ha dimostrato l’istituzione di un Osservatorio presso la Procura Generale) non intendiamo sottrarci”.
Inoltre, ha aggiunto il Presidente, “ La nostra funzione sociale , che rappresenta un ruolo riconosciuto dalla Costituzione, va esercitata con senso di responsabilità. Più agiremo nel rispetto delle leggi e nel rispetto delle persone , lontani dal sensazionalismo, più accresceremo la nostra autorevolezza e la nostra credibilità; più riusciremo dare voce e cittadinanza al Paese degli esclusi e dei deboli; più respingeremo al mittente i tentativi di delegittimarci o di imbavagliarci.” A questo riferimento ha poi sottolineato : “La libertà di stampa non è un totem: non riguarda soltanto i giornalisti; non ha un valore perpetuo. Né attiene all’inerzia e all’inalterabilità.
È una conquista quotidiana: un diritto che appartiene a tutti e, come tale, da tutelare, salvaguardandolo dai nemici della democrazia, costantemente impegnati nel disegno di accrescere il proprio “particulare”. A tale proposito, voglio sottolineare , respingendo al mittente , il tentativo di coinvolgere i giornalisti nell’indistinto calderone del “dossieraggio”, a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane. Temo che la chiamata in correità di alcuni giornalisti, allo scopo di avallare l’esistenza di una catena di montaggio del fango mossa da interessi politici, si configuri come l’ennesima pagina di una strategia , già vista in passate occasioni, che ha come obiettivo la destabilizzazione del nostro sistema istituzionale; la sua indistinta delegittimazione.
Se il giornalista è in possesso di notizie verificabili e verificate è giusto che ne dia notizia, a patto di tutelare in contraddittorio l’onorabilità del soggetto coinvolto. La diffusione della notizia va sempre garantita e deve rispettare i dettati etici e deontologici. Compito dell’Ordine, verificare l’operato e intervenire in caso di violazione. Chiediamo trasparenza. Chiediamo di fare chiarezza, mettendo in luce disegni, strategie, regia e responsabilità. Voglio ricordare che in un clima altamente tossico come quello attuale, la libertà di stampa costituisce un baluardo contro la deriva antidemocratica strisciante, in atto in molti Paesi Occidentali.
Una libertà che nel nostro Paese è messa in continua discussione. Prima la cosiddetta “riforma Cartabia” ha stabilito che fosse la procura a definire l’interesse pubblico di una notizia”. Poi Mino Lorusso ha fatto notare quanto l’emendamento Costa abbia sancito il divieto di pubblicare il contenuto , integrale o parziale, di un’ordinanza cautelare. Ora, la riforma proposta dal ministro Carlo Nordio, introduce il divieto di pubblicazione di intercettazioni, anche quando è caduto il segreto d’indagine. Più che di introduzione di norme in difesa del garantismo, si intuisce, che si va delineando il tentativo di imbavagliare la stampa, costringendo il cittadino ad essere o non informato o male informato: un cittadino meno libero; un diritto di cronaca intaccato e non tutelato come invece vorrebbe la nostra Costituzione.
Punto sulla questione giornalisti Umbria
Per questa ragione, l’Ordine ha esaminato il difficile rapporto tra poteri e informazione in un convegno dal titolo “Querele bavaglio. In quell’occasione, è stato rilevato come il “modello umbro” , ossia l’istituzione di un Osservatorio presso la Procura Generale della Corte di Appello di Perugia , si sia dimostrato come uno strumento utile a superare le difficoltà sancite dalle normative nazionali ed europee e a favorire un riequilibrio tra il diritto alla presunzione di innocenza e il diritto di informare e di essere informati“.
A questo primo argomento, il Presidente dell’ordine ha poi trattato altri temi quali : l”osservatorio sull’occupazione e l’editoria, la legge sull’editoria, l’Academy di Giornalismo sportivo, i rapporti con il mondo scolastico, La storia del giornalismo in Umbria e l’attività della Formazione Continua nella professione giornalistica. In quest’ultimo argomento il Presidente Lorusso ha fatto notare che i dati di adesione all’attività della formazione in presenza e online, come Umbria, ci posizionano tra gli ordini regionali che hanno raggiunto le migliori performance. Tuttavia è stata rilevata anche la presenza di numerosi inadempienti e “zeristi”, a fronte di un’offerta formativa ricca.
Poi a chiusura della relazione il Presidente Lorusso ha commentato il delicato tema sull’intelligenza Artificiale. “ Voglio affrontare un tema particolarmente sentito e delicato, che riguarda l’Intelligenza Artificiale. Un tema che da alcune settimane ci vede impegnati in un progetto condiviso con il Sacro Convento di Assisi. L’idea è di costituire dei gruppi di lavoro per giungere entro settembre (in occasione del Cortile di Francesco) alla nascita di una Carta comune chiamata “I.A. Assisi Act” con la quale affrontare il problema del rapporto tra uomo e scienza, tra scienza e tecnologia cosiddetta “intelligente”.
Come a dire che se lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è pervasivo e allo stesso tempo inarrestabile, resta da affrontare il problema della sua “destinazione finale”. “ Dobbiamo farci carico delle sue implicazioni, non tutte prevedibili – conclude – vale a dire, esaminare la sua evoluzione rispetto alla nostra capacità di “percezione, cognizione e interazione. Studieremo nei prossimi mesi, grazie al contributo dei colleghi che hanno aderito all’iniziativa e grazie a giuristi, sociologi, filosofi, imprenditori e uomini di scienza, quale sarà l’impatto culturale, sociale, antropologico e, in definitiva, di carattere storico dell’Intelligenza Artificiale, definendo criteri e limiti della sua applicazione, legandola alla responsabilità individuale”.
Sulla questione giornalisti Umbria a seguire è stata la relazione di bilancio 2023 dell’Ordine dei Giornalisti che si presenta corretta e in linea nella dettagliata descrizione economica che la porta in attivo.Anche in questo anno l’assemblea è stata dedicata agli iscritti di lungo corso e a quelli che invece si apprestano ad avviare i primi passi nel giornalismo. Oggi sono stati premiati i giornalisti in Umbria che nel 2023 hanno raggiunto il decennale dei cinquanta e quaranta anni di iscrizione all’Albo. Una targa è stata consegnata a : Mario Centini, Giovanna Tatò, Franco Volpini, Francesco Maria Pullia, Andrea Chioini, Castrese De Rosa, Maria Luciana Frau, Maria Giuseppa Fiorucci, Mario Manini, Massimo Zangarelli.
Insieme a loro sono stati annunciati all’ingresso nella nella categoria dei nuovi professionisti tra giornalisti in Umbria: Elena Ballarani, Elettra Bernacchini, Luca Bianco, Maria Rita Boini, Gianluca Carini, Ilaria Cesaroni, Marco Di Vincenzo, Greta Dircetti, Maria Pia Fanciulli, Francesco Ferasin, Luca Ferrero, Alessandro Ferri, Marco Moroni, Ludovica Passeri, Ilaria Puccini, Silvia Serafini, Maria Francesca Stabile, Nicola Uras e Alberto Vigonesi. A tutti loro è stata fatta la consegna della pergamena.