Lo sport torna al centro dell’educazione scolastica con un evento simbolico e partecipato: i Giochi della Gioventù 2025. Dopo anni di silenzio, l’iniziativa nazionale, rilanciata nel 2024, vive ora una nuova stagione che coinvolgerà oltre 100mila studenti in tutta Italia, grazie a una rete coordinata tra ministeri, istituzioni locali, scuole e associazioni sportive. La tappa perugina, in programma il 28 maggio al campo da rugby di Pian di Massiano, porterà in campo 180 alunni delle classi quarta e quinta delle primarie di Perugia, Terni e Foligno. L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e da Sport e Salute, con il patrocinio del Comune di Perugia.
Durante la conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori, l’assessore allo sport Pierluigi Vossi ha sottolineato il valore educativo e formativo del ritorno dei giochi: “Riportare in auge i giochi della gioventù, evento storico che rientra nell’ambito del ruolo istituzionale della più importante agenzia educativa, ossia la scuola, è fondamentale", afferma.
"Non possiamo infatti limitarci a che le attività sportive siano gestite esclusivamente dalle federazioni. In questo contesto è necessario che lo sport rientri a scuola, perché l’istituzione ha il grande compito di educare a 360 gradi facendo conoscere ai nostri ragazzi e ragazze le tante discipline nelle quali tutti si possono cimentare”.
A rendere ancora più significativa l’edizione 2025 è l’apertura alla partecipazione degli studenti con disabilità grazie all’inserimento del baskin, disciplina ispirata al basket ma pensata per atleti con diverse abilità.
L’evento prevede anche l’assegnazione di un premio fair play da parte di una commissione mista, composta da rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale e di Sport e Salute. Un riconoscimento simbolico ma importante per chi saprà distinguersi per correttezza, collaborazione e spirito sportivo.
I Giochi della Gioventù hanno una lunga storia che affonda le radici nel 1968, con prima edizione nel 1969. Dopo uno stop nel 1996 e una ripresa a fasi alterne, il progetto è stato rilanciato dal 2024 su iniziativa dei ministeri competenti, con l’obiettivo di riportare la pratica sportiva nella scuola pubblica come parte integrante del percorso formativo. La nuova edizione coinvolge anche le scuole secondarie di primo grado, affiancando all’insegnamento tradizionale un modello educativo che promuove stili di vita sani, consapevolezza del corpo, rispetto delle regole, inclusione e contrasto a ogni forma di discriminazione.
Le discipline proposte per questa fase sperimentale sono sei: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, ginnastica, pickleball e baskin. L’idea alla base è semplice ma rivoluzionaria: educare attraverso il movimento, creare senso di appartenenza tra studenti, prevenire fenomeni di isolamento e bullismo, valorizzare il gruppo classe come squadra.
Il successo della manifestazione è stato già tangibile nella tappa umbra dedicata alle scuole secondarie, che si è svolta lo scorso 30 aprile al Campo "Bertolini" di Narni Scalo. Qui si sono ritrovati più di 600 studenti provenienti da tutta la regione: da Perugia a Terni, passando per Norcia, Umbertide, Spoleto, Orvieto e Montefalco. Le attività sono state realizzate in collaborazione con FIPAV Umbria e ASD Narni Sport Academy, con la partecipazione straordinaria del campione olimpico Valerio Vermiglio, che ha guidato i ragazzi nello S3 Volley 3vs3.
La grande affluenza ha confermato il desiderio diffuso di tornare a vivere lo sport in modo partecipato e condiviso. Un’esperienza che ha unito scuole, territori e istituzioni sotto il segno dell’educazione, della salute e dell’inclusione.
L’entusiasmo con cui Perugia ha accolto il ritorno dei Giochi della Gioventù è il segno di una comunità che crede nello sport come valore educativo e come strumento per costruire una scuola più inclusiva, partecipata e attenta ai bisogni di tutti i suoi studenti.