Lunedì 20 ottobre, nella Sala Blu di Palazzo Gazzoli, si terrà un incontro con Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane vittima del femminicidio avvenuto nel novembre 2023. L’iniziativa, dal titolo Dialogo aperto sull’educazione al rispetto, coinvolgerà gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, in una mattinata di riflessione collettiva, confronto e testimonianza diretta.
A moderare l’evento saranno Donatella Accardo, dirigente al welfare del Comune di Terni, e Valentina Chiodi, avvocato e presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Terni.
L’appuntamento di lunedì si inserisce in un percorso di sensibilizzazione avviato dalle istituzioni umbre, volto a promuovere l’educazione al rispetto, al contrasto degli stereotipi di genere e alla prevenzione della violenza. L’obiettivo è creare uno spazio di ascolto e di dialogo tra le nuove generazioni, per imparare a riconoscere e decostruire quei modelli culturali che possono trasformarsi in abusi o relazioni tossiche. L’incontro con Gino Cecchettin, che da quasi due anni porta la sua testimonianza in tutta Italia, rappresenta un momento di forte valore educativo e umano.
L’iniziativa di Terni, patrocinata dal Comune e organizzata in collaborazione con le scuole, l’Ufficio scolastico regionale e l’Arpal Umbria, nasce dal desiderio di offrire agli studenti strumenti concreti per leggere la realtà con consapevolezza e responsabilità. Gli interventi di esperti, educatori e rappresentanti delle istituzioni accompagneranno il racconto diretto di Gino Cecchettin, che negli ultimi mesi è diventato uno dei simboli più autentici della lotta contro la violenza di genere.
La storia di Cecchettin è ormai nota: la figlia Giulia, 22 anni, è stata uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, successivamente condannato all’ergastolo. Dopo quel tragico evento, Gino Cecchettin ha scelto di reagire con un impegno civile profondo, dando vita a un percorso pubblico di sensibilizzazione. La sua testimonianza, sempre composta e lucida, ha toccato scuole, università e istituzioni, diventando un punto di riferimento per chi lavora nell’educazione all’affettività e nel rispetto reciproco.
Nel corso delle sue recenti dichiarazioni, tra cui quelle rilasciate a Open il 17 ottobre 2025, Cecchettin ha criticato duramente la decisione di sospendere l’educazione sessuale nelle scuole medie: "Bisogna parlarne prima che diventi cronaca. Al liceo è troppo tardi", ha detto, ricordando che la prevenzione passa anche dall’educazione affettiva, dall’ascolto e dal linguaggio. La sua voce è diventata un richiamo costante alla responsabilità di adulti, insegnanti e genitori nel fornire ai giovani gli strumenti per riconoscere i segnali di violenza e di controllo.
Il suo impegno si è concretizzato nella nascita della Fondazione Giulia Cecchettin, che promuove progetti nelle scuole, campagne di sensibilizzazione e borse di studio dedicate alla memoria della figlia. Attraverso la fondazione, Gino Cecchettin vuole diffondere una cultura della gentilezza, del rispetto reciproco e dell’uguaglianza di genere, portando avanti quel messaggio che Giulia stessa rappresentava: libertà, empatia e diritto all’autonomia.
L’evento di lunedì a Palazzo Gazzoli conferma l’attenzione della città di Terni su un tema che resta prioritario. Le scuole umbre saranno ancora una volta protagoniste di un percorso di formazione civica, che unisce l’educazione, il dialogo e la memoria. La presenza di Gino Cecchettin offrirà ai ragazzi una testimonianza viva e autentica, capace di trasformare il dolore in una lezione di coraggio civile e speranza.