Il 29 agosto si terrà un incontro di fondamentale importanza per il futuro dei Giardini Ranghiasci Brancaleoni di Gubbio, un luogo carico di storia e bellezza che rappresenta uno degli spazi verdi più preziosi della città. L’Amministrazione Comunale, insieme all’Ufficio tecnico del Settore Lavori Pubblici e sotto la guida dell’Architetto Giorgia Castellani, invita tutta la comunità eugubina a partecipare a questo evento presso la Sala Ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana. Questo incontro sarà un’opportunità per discutere e condividere idee su come meglio valorizzare e utilizzare il Parco, rendendolo un punto di riferimento non solo per i turisti, ma anche per i cittadini di Gubbio.
I Giardini Ranghiasci Brancaleoni non sono solo uno spazio verde urbano, ma un vero e proprio monumento storico che risale al XIX secolo. La loro creazione è strettamente legata alla figura di Matilde Hobhouse, una nobildonna inglese che, sposando Francesco Ranghiasci Brancaleoni, portò una ventata di novità nella vita culturale e sociale di Gubbio. Matilde Hobhouse, con il suo spirito cosmopolita e la sua sensibilità artistica, influenzò profondamente il marito nella progettazione del Parco, che venne concepito come una passeggiata pittoresca tra la sacra montagna dell’Ingino e il centro storico di Gubbio.
Il Parco venne realizzato con un’attenzione particolare alla natura e all’architettura, combinando edifici neoclassici con un paesaggio ricco di diverse specie arboree. La rampa dei castagni, dei tigli, degli aceri e degli ippocastani formano un percorso suggestivo che culmina nel grande villino in mattoni, progettato seguendo lo schema della facciata del Palazzo Ranghiasci in città. Ogni angolo del Parco è stato pensato per offrire scorci pittoreschi e prospettive uniche sulle torri medievali e sui monumenti di Gubbio, creando una serie di “quadri” naturali incorniciati dalle quinte arboree.
Matilde Hobhouse figura chiave nella storia del parco
Matilde Hobhouse, moglie di Francesco Ranghiasci Brancaleoni, è una figura chiave nella storia del Parco. Nata in Inghilterra, Matilde portò con sé un ricco bagaglio culturale che influenzò notevolmente il design dei giardini. La sua visione, ispirata dai parchi e dai giardini inglesi, era quella di creare uno spazio che fosse allo stesso tempo naturale e architettonico, un luogo dove l’arte incontrasse la natura.
La sua influenza si può vedere nella scelta delle specie arboree, disposte in modo da creare scenari mutevoli con il passare delle stagioni, e nell’introduzione di elementi neoclassici come il tempietto, che porta lo stemma Ranghiasci con il motto “Virtus vincit invidiam”. La presenza di queste strutture non solo arricchisce il paesaggio, ma conferisce al Parco un carattere unico, che riflette la combinazione di tradizione italiana e innovazione inglese.
L’incontro del 29 agosto rappresenta un’occasione unica per gli eugubini di prendere parte attivamente alla rinascita del Parco Ranghiasci Brancaleoni. Non si tratterà solo di ascoltare, ma di contribuire con idee e proposte che potranno influenzare le decisioni future sull’utilizzo e la valorizzazione del Parco. L’Amministrazione comunale ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo, in cui i cittadini, le associazioni, i gruppi sociali e le aziende possano lavorare insieme per trovare soluzioni che rispettino la storia del Parco e ne promuovano un utilizzo moderno e funzionale.
La valorizzazione dei Giardini Ranghiasci Brancaleoni come meta obbligata pei i turisti
Uno degli obiettivi principali del progetto di riqualificazione è quello di rendere il Parco Ranghiasci Brancaleoni una meta obbligata per i turisti e anche un luogo di aggregazione per i cittadini di Gubbio. Il Parco, incuneato nel tessuto urbanistico della città, costituisce un’intersezione significativa tra lo spazio verde naturale delle vicine montagne, il centro storico e il verde urbano. La sua posizione strategica offre l’opportunità di creare un’area che possa ospitare eventi culturali, manifestazioni artistiche e attività ricreative, diventando così un centro pulsante della vita cittadina.
Il progetto di riqualificazione, che coinvolge sia il Parco sia il Villino, prevede un investimento di € 213.000,00, di cui € 160.000,00 destinati ai lavori di ristrutturazione, regolamentati da una convenzione tra il Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia. Questo intervento mira a preservare gli elementi storici e architettonici del Parco, garantendo al contempo una gestione sostenibile e moderna dello spazio.
L’incontro del 29 agosto sarà un momento di confronto e di dialogo, in cui ogni voce potrà essere ascoltata. L’Amministrazione comunale, insieme all’Ufficio tecnico e all’Architetto Castellani, valuterà con attenzione tutte le proposte discusse, per poi prendere una decisione che rifletta la volontà collettiva e che sia in grado di valorizzare al meglio le risorse del Parco.
La collaborazione tra istituzioni e cittadini può portare a soluzioni innovative che rispettino il passato ma guardino al futuro, rendendo il Parco Ranghiasci Brancaleoni un esempio di eccellenza nella gestione del patrimonio storico e naturale.
È necessario non snaturare l’essenza del parco che fonda le proprie radici nel substrato culturale di origine celtica della Hobhouse innestandovi elementi che riguardano l’esoterismo e la tradizione alchemica e sapienziale. E’ necessario conservare questo substrato evitando sovrapposizioni o peggio sostituzioni che trasformino il luogo in un parco giochi o peggio in un luna park.