Dopo la beatificazione del 12 gennaio 2025 di don Giovanni Merlini, ecco che le sue reliquie arriveranno a Giano dell’Umbria.

La beatificazione, la prima durante l’anno del Giubileo, si è celebrata nell’Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano, alla presenza di circa tremila fedeli. Il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha proclamato beato il Servo di Dio don Giovanni Merlini, terzo Moderatore Generale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e guida spirituale di santa Maria de Mattias, fondatrice delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.

Beato Giovanni Merlini, ecco perché

L’evento è stato talmente tanto emozionante, significativo e incoraggiante – afferma don Benedetto Labate Direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangueal punto che la Postulazione della causa ha proposto alle varie realtà delle Province Italiane dei Missionari e delle Suore Adoratrici di accogliere le reliquie del beato per promuoverne la venerazione e così far conoscere la figura di quest’uomo santo lì dove i consacrati servono il popolo di Dio”.

“È così che il 26 gennaio scorso, nella Cattedrale di Benevento – prosegue Don Benedetto, sacerdote dal 1998 – città natale dell’uomo miracolato che ha messo in moto la macchina della beatificazione, è cominciata la ‘peregrinatio’ delle reliquie del beato Giovanni, itinerario che prevede anche le tappe di Spoleto, città natale del beato, e Albano Laziale, luogo dove per oltre vent’anni lui ha svolto il ministero di formatore e consigliere generale dell’Istituto”.

Don Benedetto Labate: “Venerare i santi non è idolatria”

“Qual è il senso di questa peregrinatio – continua don Benedetto – e perché la Chiesa permette che le ossa di un santo siano spostate dal luogo del loro culto? Partiamo dalla considerazione che la venerazione dei santi non è una forma di superstizione o di idolatria. Noi adoriamo l’unico Dio in Tre Persone, la cui gloria però risplende come in uno specchio nella vita dei santi”.

“Questi, appunto, ci stimolano a percorrere la via del Vangelo – conclude il Direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue – Esso rappresenta la proposta di fede e salvezza offerta a noi dal Figlio di Dio fatto uomo, Lui che si è presentato come Via per giungere alla felicità, Verità che porta alla comunione con Dio e Vita piena di senso e gioia per chi cammina tra le tenebre del mondo. La preghiera rivolta ai santi è richiesta di intercessione rivolta a loro, che vedono il volto di Dio e in virtù dell’offerta del Sangue dell’Agnello sono entrati al cospetto della gloria del Padre. È lo stesso motivo per cui ci rivolgiamo alla Vergine Maria come segno di consolazione e sicura speranza”.

Arrivano le reliquie del beato: tutti i momenti da vivere

Sabato 1° febbraio alle ore 17:00 a Giano dell’Umbria, ci sarà la liturgia di accoglienza dell’urna contenente le reliquie, con una processione dalla chiesetta della Madonna del Pianto fino all’Abbazia di San Felice. In un secondo momento si svolgerà l’esposizione delle reliquie e il saluto del sindaco di Giano dell’Umbria, Manuel Petruccioli, ai Missionari e alla popolazione. Soltanto alle ore 21:00, il momento della Solenne Veglia di preghiera.

Il giorno successivo, domenica 2 febbraio alle ore 10:30, presso l’Abbazia di San Felice, si celebrerà Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Benedetto Labate. Nel pomeriggio, in forma privata invece, le reliquie del primo beato del Giubileo saranno traslate presso la Cattedrale di Spoleto, dove alle ore 16:30 si terrà il Pontificale presieduto da S.E.R. Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia.