C’è un periodo dell’anno, a Gubbio, in cui il Natale sembra assumere un volto inatteso: non quello delle luci e delle melodie festose, ma quello delle ombre, delle storie che inquietano, dei segreti che chiedono di essere svelati.
È quel momento in cui il mistero si infila nelle vie antiche e tra le pagine dei libri più cupi. È tornato: la Biblioteca Sperelliana si prepara ad accogliere la terza edizione di “Giallo Natale. Minifestival del giallo, mystery, horror”, appuntamento ormai diventato un punto di riferimento per appassionati e curiosi da tutta Italia.
La presentazione ufficiale si è svolta questa mattina nella Sala Consiliare, alla presenza dell’assessore alla Cultura Paola Salciarini e dei rappresentanti dell’associazione “I Misteri di Gubbio”, promotrice dell’iniziativa. La curatrice del festival, Giulia Ciarapica, assente per un breve intervento, ha comunque inviato un messaggio carico di idee e suggestioni, in attesa di tornare a Gubbio la prossima settimana.

Nel suo intervento, l’assessore Paola Salciarini ha rimarcato l’importanza culturale e sociale dell’evento:
«Gubbio è pronta ad accogliere storie misteriose provenienti da tutta Italia e non solo, assumendo uno sguardo nuovo e internazionale, di respiro più ampio, senza però perdere di vista l’universo nostrano. Avremo ospiti di grande spessore, come sempre accaduto nelle scorse edizioni, e ci dedicheremo all’indagine del “buio” a più livelli.»
La Salciarini ha inoltre evidenziato come il festival permetta alla città di confrontarsi con temi universali: il male, la paura, la ricerca della verità.
«Sondare il mistero e guardare in faccia il male è qualcosa con cui abbiamo a che fare ogni giorno. Avere l’occasione di ascoltare professionisti e scrittori che ci illumineranno su vicende attuali e più remote è un’occasione preziosa per la città», ha concluso.

La curatrice Giulia Ciarapica, nel messaggio inviato, ha voluto spiegare l’anima profonda di questa edizione 2025. Le sue parole prendono spunto da una frase di Antoine de Saint-Exupéry: “Il mistero non è un muro, ma un orizzonte”.
«Seguendo questa scia – ha scritto – proviamo ogni anno a sondare non il mistero della vita, ma quei misteri che ci accolgono ogni giorno: piccoli, grandi, a volte crudeli, e proprio per questo incomprensibili.»
La Ciarapica ha poi svelato i temi protagonisti dell’edizione:
«Abbiamo scelto di esplorare misteri lontani nel tempo, come il Mostro di Firenze, e misteri ancora oggi discussi, come il caso di Garlasco, fino ai grandi serial killer che hanno segnato la storia nera mondiale. Il true crime ci accompagnerà ancora, affiancato dal richiamo letterario del mondo di Lovecraft, padre dell’orrore cosmico, e da una nuova sfida per i più giovani.»

La novità principale è infatti “Profondo Giallo”, una competizione ideata in collaborazione con “Don Quizzote”, che vedrà sfidarsi gli studenti dell’IIS Cassata-Gattapone e del Liceo Casimiri in prove di conoscenza, enigmi e giochi tematici.
Dal 27 al 29 novembre, la Biblioteca Sperelliana diventerà un crocevia di storie oscure, casi irrisolti, investigazioni psicologiche e narrazioni dell’incubo.
Il programma porterà a Gubbio alcuni dei nomi più autorevoli del panorama investigativo e letterario:
– Stefano Nazzi, voce nota del giornalismo investigativo e autore di podcast di grande successo
– Valentina Magrin, scrittrice e podcaster di true crime
– Roberto Taddeo, divulgatore di storia nera
– Salvatore Santangelo, autore e studioso delle derive oscure della società contemporanea
Sarà un viaggio attraverso le pieghe più inquietanti della mente umana e della storia criminale, ma anche un confronto sulla natura stessa del male.
Come spiega la Ciarapica: «Mi auguro che questa edizione lasci agli spettatori almeno una parte di ciò che abbiamo costruito: tornare a parlare del male, attuale e passato, e capire perché proviamo un’attrazione così forte nel raccontarlo. Ma soprattutto chiederci se parlarne possa aiutarci a illuminarlo, riconoscerne le origini e, in qualche modo, combatterlo.»

“Giallo Natale” non è soltanto un festival: è una lente con cui osservare il mondo da un punto di vista diverso, più profondo, più audace.
Nelle tre giornate il mistero diventerà dialogo, la paura conoscenza, il buio un territorio da esplorare insieme.
Gubbio, ancora una volta, si conferma città capace di trasformare la propria storia millenaria in un palcoscenico culturale di ampio respiro.