La sala ex refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio è stata il cuore pulsante della prima serata di “Giallo Natale 2024”, il minifestival dedicato al giallo, al mystery e all’horror. Il tema inaugurale ha messo al centro un cold case italiano tra i più inquietanti e controversi: la scomparsa di Sonia Marra, studentessa pugliese dell’Università di Perugia, sparita nel nulla nel novembre 2006.
Davanti a un pubblico di oltre 120 persone, il giornalista e scrittore Alvaro Fiorucci ha ricostruito con dovizia di particolari la vicenda di Sonia Marra, indagando su ogni elemento disponibile: dalle intercettazioni alle testimonianze, fino alle fasi giudiziarie che hanno portato all’imputazione e poi al proscioglimento dell’ex fidanzato. Il caso resta irrisolto, con un epilogo desolante: “Dietro la scomparsa di Sonia c’è la mano di un assassino che, però, non ha lasciato tracce”, ha sottolineato Fiorucci.
Durante la serata, il giornalista ha presentato il suo libro “L’uomo nero – La scomparsa di Sonia Marra”, ripercorrendo non solo i dettagli dell’indagine, ma anche le sue lacune, che hanno portato a definire le investigazioni “approssimative”. Anna Marra, sorella di Sonia, era presente tra il pubblico e ha espresso il suo dolore e la sua determinazione: “Sonia non è stata ingoiata da Perugia”. La sua dichiarazione lascia aperta una speranza per la riapertura del caso.
La prima serata di Giallo Natale 2024 ha visto l’intensa interazione tra pubblico e relatore
La serata, moderata dalla curatrice del festival Giulia Ciarapica, ha visto un’intensa interazione tra il pubblico e il relatore, con domande e riflessioni che hanno arricchito il dibattito. L’assessore alla cultura del Comune di Gubbio, Paola Salciarini, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, sottolineando l’importanza di eventi come “Giallo Natale” per riflettere su temi complessi e attuali.
La vicenda di Sonia Marra non è stata solo un caso giudiziario, ma un’occasione per discutere del ruolo delle investigazioni, del sistema giudiziario e del valore della memoria per chi non ha mai smesso di cercare la verità.
“Giallo Natale 2024” prosegue con un programma ricco di appuntamenti e ospiti illustri. Questa sera, venerdì 29 novembre, la Sperelliana ospiterà Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi dal 2017, che presenterà il libro “Cercando Emanuela”. La vicenda di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana scomparsa in territorio italiano nel 1983, resta uno dei misteri più controversi della nostra storia, con indagini che, dopo quarant’anni, non hanno ancora portato a una conclusione.
L’incontro, moderato da Giovanna Petrini, esplorerà le verità nascoste e i nuovi dettagli emersi sul caso, cercando di fare luce su una storia che ha lasciato una profonda ferita nella società italiana.
Sabato 30 novembre, “Giallo Natale” offrirà due attività immersive. La mattina, a partire dalle ore 10, si terrà un Laboratorio di Scrittura a cura di Giulia Ciarapica. Dedicato agli appassionati di letteratura gotica, horror e del perturbante, il laboratorio permetterà ai partecipanti di esplorare l’arte della scrittura in un ambiente creativo e stimolante. Riservato agli over 16, l’evento prevede la partecipazione di un massimo di 17 iscritti.
L’evento è un viaggio nelle profondità del mistero e della natura umana
Nel pomeriggio, alle ore 15, sarà la volta di “Una classica storia italiana”, una sessione investigativa di gioco di ruolo organizzata dall’Associazione Culturale Alkimia. Ambientata negli anni Trenta in un borgo medievale toscano, l’esperienza porterà i partecipanti a immergersi in una trama oscura, fatta di segreti, misteri e colpi di scena. Un’occasione unica per mettere alla prova le proprie capacità deduttive e investigative.
“Giallo Natale”, organizzato e promosso dal Comune di Gubbio, dalla Biblioteca Sperelliana e dall’Associazione Culturale “I Misteri di Gubbio”, non è solo un evento culturale, ma un viaggio nelle profondità del mistero e della natura umana. Attraverso i suoi appuntamenti, il festival offre uno spazio di riflessione sui temi del crimine, della giustizia e della ricerca della verità.
L’obiettivo è quello di creare un dialogo tra esperti e pubblico, affrontando temi che spaziano dai casi irrisolti alla letteratura, passando per il gioco e l’interazione. Ogni incontro rappresenta un tassello di un mosaico che unisce cultura, intrattenimento e sensibilizzazione.
La Biblioteca Sperelliana di Gubbio, con la sua atmosfera unica, si conferma un luogo ideale per ospitare eventi di questo genere, in cui cultura e riflessione si fondono per offrire esperienze indimenticabili. E mentre il festival prosegue, le storie di Sonia Marra, Emanuela Orlandi e altri cold case italiani continuano a suscitare domande, emozioni e il desiderio di giustizia.