Dopo il successo della prima edizione, “Giallo Natale. Minifestival giallo, mystery, horror” si prepara a tornare a Gubbio dal 28 novembre al 1° dicembre, promettendo quattro giorni di eventi imperdibili per gli appassionati di cronaca nera, letteratura mystery e atmosfere horror. Organizzato dall’associazione “I misteri di Gubbio” in collaborazione con la Biblioteca Comunale Sperelliana e il Comune di Gubbio, l’evento ha come tema portante i cold case, casi di cronaca irrisolti che continuano a esercitare un fascino oscuro sul pubblico.
L’assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Paola Salciarini, ha sottolineato l’importanza dell’evento per il tessuto culturale eugubino: «Giallo Natale torna ad animare la città con la grande attualità dei casi di cronaca nera di ieri e di oggi. Il giallo, sotto qualunque luce lo si osservi, resta uno strumento di indagine non solo culturale e sociale, ma prima di tutto umana». Un festival che, nelle sue parole, è capace di attirare un pubblico eterogeneo grazie alla qualità degli ospiti e alla varietà degli eventi proposti.
Alla conferenza stampa di presentazione, la curatrice del festival, Giulia Ciarapica, ha spiegato la scelta del tema: «L’interesse per i cold case è fortissimo, sia in Italia che all’estero. Raccontano storie di vita e mistero, portando alla luce vicende umane irrisolte che continuano a interrogare l’opinione pubblica. Quest’anno vogliamo esplorare non solo la narrativa, ma anche il legame tra cronaca e società».
Giallo Natele prevede un elenco di ospiti di alto profilo: scrittori, giornalisti, criminologi
Il programma del festival prevede un elenco di ospiti di alto profilo, tra scrittori, giornalisti e criminologi, che guideranno il pubblico attraverso alcuni dei più famosi casi di cronaca nera italiani:
- Alvaro Fiorucci, giornalista e autore, aprirà il festival con una serata dedicata al caso di Sonia Marra, la giovane scomparsa a Perugia nel 2006. Un caso ancora avvolto nel mistero, che continua a sollevare domande senza risposte definitive.
- Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, ripercorrerà il celebre caso di Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983 in circostanze mai chiarite. Una vicenda che, a distanza di 40 anni, resta uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana.
- Stefano Nazzi, noto per i suoi podcast dedicati alla cronaca nera, guiderà il pubblico nelle atmosfere oscure della Milano criminale degli anni Settanta, un periodo segnato da omicidi, rapine e intrighi che hanno cambiato il volto della città.
- Roberta Bruzzone, criminologa e volto noto della televisione italiana, chiuderà il festival con un focus sul controverso caso di Chico Forti, recentemente tornato in Italia dopo una lunga detenzione negli Stati Uniti.
Giallo Natale non si limita a raccontare storie: il festival propone un’esperienza immersiva per coinvolgere il pubblico a 360 gradi. Tra le iniziative più attese ci sono: una crime room interattiva, in cui i partecipanti potranno vestire i panni degli investigatori e cimentarsi nella risoluzione di un caso fittizio, ispirato ai più celebri scenari di cronaca nera; un laboratorio di scrittura horror, aperto a giovani e adulti, che fornirà strumenti e tecniche per creare storie spaventose e coinvolgenti; sessioni di giochi di ruolo, organizzate dall’Associazione Alkimia, in cui i partecipanti potranno immergersi in avventure misteriose, scegliendo di essere detective, vittime o persino criminali; uno spettacolo musicale che unirà le atmosfere del giallo alla magia della musica, regalando momenti di intrattenimento e riflessione.
Riflessione su temi complessi come giustizia, memoria, e vicende irrisolte
Oltre all’intrattenimento, Giallo Natale si propone come un’occasione per riflettere su temi complessi come la giustizia, la memoria e il ruolo della società nel mantenere viva l’attenzione su vicende irrisolte. «Questa edizione del festival farà luce su anni fondamentali della storia italiana, ripercorrendo periodi di fuoco e di grande buio», ha spiegato Salciarini, sottolineando l’importanza di non dimenticare i drammi umani dietro ogni caso di cronaca.
La scelta dei cold case come filo conduttore riflette una tendenza globale che vede sempre più persone interessarsi a storie di crimini irrisolti, grazie anche alla diffusione di podcast, documentari e serie televisive. Giallo Natale si inserisce in questo filone, offrendo però un taglio originale e un’attenzione particolare al contesto italiano.
Durante i giorni del festival, Gubbio si trasformerà in una vera e propria capitale del mistero, con decorazioni, luci e installazioni tematiche che renderanno l’esperienza ancora più coinvolgente. Bar, ristoranti e negozi del centro storico parteciperanno all’evento con menu a tema e promozioni speciali, contribuendo a creare un’atmosfera unica.
Per il futuro, il progetto di portare a Gubbio autori e registi internazionali
Il festival rappresenta anche un’opportunità per promuovere il territorio e attrarre visitatori da tutta Italia. L’assessore Salciarini ha evidenziato come manifestazioni di questo tipo possano avere un impatto positivo sull’economia locale: «Eventi come Giallo Natale non solo arricchiscono l’offerta culturale, ma portano benefici concreti alle attività commerciali e al turismo, contribuendo a rendere Gubbio una meta sempre più attrattiva».
Con il successo della prima edizione e le premesse promettenti di quest’anno, gli organizzatori guardano già al futuro, immaginando un festival sempre più grande e articolato. Tra i progetti in cantiere ci sono: collaborazioni con autori e registi internazionali, per portare a Gubbio il meglio del panorama giallo e mystery; l’ampliamento delle attività collaterali, con laboratori e workshop pensati per un pubblico ancora più vasto; l’inclusione di nuovi temi, come la criminologia forense e l’intelligenza artificiale applicata alle indagini.
L’obiettivo, come spiegano gli organizzatori, è fare di Giallo Natale un appuntamento fisso nel calendario degli eventi culturali italiani, capace di attirare pubblico e interesse mediatico anno dopo anno.