Una sconfitta amara, difficile da digerire per quanto si è visto in campo. La Ternana Women di Antonio Cincotta cade contro il Genoa per 3-1, al termine di una gara condotta per larghi tratti dalle rossoverdi ma decisa, ancora una volta, dalle disattenzioni sui calci piazzati. Dopo tre giornate, le Fere restano ancora a quota zero punti, mentre le liguri trovano la loro prima vittoria in Serie A salendo a tre.
Il copione della partita ha raccontato una Ternana propositiva, in grado di prendere in mano il pallino del gioco già dai primi minuti. Nonostante il buon approccio, però, è stato il Genoa a trovare il vantaggio, con Hilaj abile nello sfruttare una disattenzione difensiva. Le rossoverdi hanno reagito con personalità, trovando il pareggio grazie alla solita Pellegrino Cimò, brava a finalizzare una bella azione corale.
Nel secondo tempo la squadra di Cincotta ha spinto con convinzione, sfiorando il sorpasso prima con la stessa Pellegrino Cimò e poi con Lazaro. In quel momento la partita sembrava girare a favore delle umbre, ma due minuti di blackout sono stati fatali.
Il Genoa ha colpito due volte, entrambe su calcio d’angolo: prima con Lipman, abile ad anticipare Ciccioli sul primo palo, poi con Monterubbio, che da distanza ravvicinata ha insaccato di testa. Due episodi che hanno spezzato l’equilibrio e condannato la Ternana a una nuova, pesante sconfitta.
Al triplice fischio, il rammarico è stato grande. La Ternana Women ha costruito molto, giocato meglio per lunghi tratti, ma pagato a carissimo prezzo le distrazioni difensive sui calci piazzati. Un copione già visto nelle prime giornate, e che ora inizia a pesare.
Cincotta, visibilmente deluso nel post gara, ha analizzato con lucidità le cause del ko, assumendosi parte delle responsabilità:
“Sullo 0-0 ci hanno annullato un gol che mi dicono fosse valido - ha spiegato il tecnico rossoverde -. In una gara equilibrata, episodi come questo fanno la differenza. Abbiamo subito tre gol su palla inattiva oggi e tre contro il Napoli: in totale sei. È un nostro limite evidente. Dobbiamo essere molto più attente e capaci. È una mia responsabilità riuscire a far sì che l’aspetto delle palle inattive torni performante come lo scorso anno, perché sei gol presi così sono troppi”.
Cincotta ha poi sottolineato la prestazione positiva della squadra, che nonostante la sconfitta ha mostrato sprazzi di buon calcio e personalità:
“La squadra ha fatto bene, è andata in svantaggio ma ha reagito. Sull’1-1 abbiamo avuto la palla del vantaggio, poi sono arrivati due calci d’angolo sui quali siamo stati vulnerabili. È un aspetto su cui lavoriamo molto, ma sappiamo che abbiamo margini di crescita: questa categoria lo impone. Tre sconfitte consecutive fanno male, ma l’impegno è totale. L’abnegazione da parte di tutte è massima”.
L’allenatore rossoverde ha insistito su un punto chiave: in Serie A Femminile, i dettagli fanno la differenza. Le palle inattive, spesso sottovalutate, hanno già inciso pesantemente sull’inizio di stagione della Ternana.
“Ogni volta le palle inattive ci stanno mettendo in ginocchio - ha ammesso Cincotta -. È uno scenario difficile, ma dobbiamo fare passi avanti in fretta. In Serie A le situazioni da palla ferma sono determinanti. Basti pensare che nell’ultima giornata in totale si sono segnati dodici gol da palla ferma. È un aspetto che incide e sul quale dobbiamo assolutamente migliorare”.
Nel post partita, ai microfoni, ha parlato anche capitan Pacioni, che ha espresso tutta la delusione per un risultato che non rispecchia l’andamento del match:
“Nel primo tempo abbiamo giocato da squadra, tenendo palla senza paura - ha dichiarato la numero 4 rossoverde -. Poi sbagli, subisci, e la gara prende un’altra piega. Potevamo fare molto meglio. Sono dispiaciuta, è un mix di emozioni difficili da spiegare in questo momento. I punti contano, e oggi probabilmente per 70 minuti siamo state migliori, ma loro hanno portato a casa i tre punti”.