31 Oct, 2025 - 10:30

Gemellarte 2025, si rinnova il legame Terni-Saint’Ouen nel segno dell'amore: in arrivo nuovi murales

Gemellarte 2025, si rinnova il legame Terni-Saint’Ouen nel segno dell'amore: in arrivo nuovi murales

Un’opera che illumina una periferia in trasformazione e un murale che si scrive insieme ai cittadini, a due passi da Parigi. GemellArte 2025 torna a unire Terni e Saint‑Ouen sotto un’unica parola chiave, L’amour, declinata come gesto civico oltre che come tema artistico. L’arte pubblica, qui, non è semplice cornice ma una leva per raccontare i quartieri, ascoltarne le voci e fissare nel cemento un segno che resta.

Un festival, due città: il racconto di questa edizione

Nato per rianimare il gemellaggio tra Terni e la città francese di Saint‑Ouen, il festival indipendente di arte contemporanea GemellArte affida l’edizione 2025 a due residenze selezionate tra oltre quaranta candidature. A Terni il lavoro partirà lunedì 11 novembre e si chiuderà giovedì 21 con inaugurazione sabato 22 in via San Lucio, nel quartiere San Valentino.

Saint‑Ouen, invece, in Rue Carnot (Entrée de Ville), il cantiere si aprirà dal 18 al 28 novembre, con vernissage sabato 29. Una scansione di tappe che restituisce la natura dialogica del progetto: due contesti urbani diversi, la stessa urgenza di trasformare uno spazio in un racconto condiviso.

Il murale di Daco a San Lucio: geometrie e cigni per una comunità

Daco, pseudonimo del parigino Damien Collignon, arriva a Terni forte di una formazione tra Beaux‑Arts di Nantes e École des Gobelins e di vent’anni di interventi in Europa e fuori. Il suo vocabolario “Graffaune” fonde graffiti, astrazione e geometrie di ascendenza costruttivista. Per San Lucio immagina una grande composizione dedicata all’amore che dura: due cigni che si fronteggiano, colli intrecciati a formare un cuore, dentro un paesaggio urbano stilizzato ispirato all’architettura locale. La fermezza delle forme incontra la tenerezza del soggetto; intorno, elementi cromatici e frammenti alludono a memoria, resilienza, unione.

La scelta della periferia è una presa di posizione culturale e civica. Lo ha spiegato l’assessora alla Cultura Michela Bordoni, che definisce GemellArte “uno dei progetti più significativi per la nostra città: un ponte tra culture, un dialogo tra artisti e cittadini”. E aggiunge: “L’arte pubblica, in questo contesto, diventa più di un intervento estetico: è un segno di cura, di attenzione, di presenza”. L’opera sarà valorizzata anche nelle ore serali grazie a un’illuminazione dedicata, ulteriore tassello di quella rigenerazione che punta a fare della bellezza un’abitudine quotidiana.

A Saint‑Ouen il murale partecipativo di Piantoni: una bottiglia per i messaggi d’amore

Classe 1987, ternano, un percorso che unisce studi economici e Accademia di Belle Arti, Marco Piantoni porta in Francia la sua pratica relazionale, dove estetica pop e sguardo critico sui sistemi sociali si intrecciano. “Ti affido al mare” è una parete da abitare: al centro una bottiglia bianca gigante, emersa dalle onde e inclinata per invitare i passanti a scrivere dediche e pensieri. La bottiglia diventa custode di memorie affettive, “un messaggio che sfida tempo e distanza”, mentre il mare fa da sfondo simbolico alla continuità dei legami. La superficie sarà trattata per accogliere scritture temporanee o semipermanenti: l’opera nasce, cresce e cambia con chi la incontra.

Rassegna OFF, partner e un patto con la città

GemellArte non vive solo sui muri. Ad accompagnare la doppia residenza c’è GemellArte OFF, rassegna di cinema francese in lingua originale con sottotitoli italiani: tre domeniche di ottobre alla Sala dell’Orologio, all’interno del CAOS di Terni, con selezione e introduzioni curate dalla giornalista Sara Michelucci e dal regista‑fotografo Fabrizio Borelli. Momenti di visione e discussione che estendono la partecipazione oltre la pura fruizione e consolidano una comunità attorno al progetto.

Il festival è promosso da GN Media, con il supporto del Comune di Terni; gode dell’alto patrocinio dell’Ambasciata di Francia a Roma e della collaborazione dell’Institut Français Italia. Anche l’infrastruttura conta: ASM Terni è partner tecnico per l’illuminazione dell’opera di San Lucio. Ma l’elenco dei crediti, qui, è più di un cerimoniale: racconta una rete istituzionale che si mette al servizio di un’idea semplice e radicale. Che l’amore, declinato in forme e gesti pubblici, possa diventare un dispositivo di cura urbana. E che un quartiere – a Terni come a Saint‑Ouen – possa riconoscersi in un’immagine condivisa e, da quella, ripartire.

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Giorgia Sdei
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